CRONACA - Doveva esserci un errore. Questa è stata la reazione 'di pancia' di un gran numero di fisici alla notizia, nel settembre scorso, che delle particelle subatomiche, i neutrini, sembrassero viaggiare più veloci della luce, in violazione della teoria della relatività di Einstein. La maggior parte dei fisici delle particelle sospettò che questa anomala velocità dei neutrini fosse il prodotto di errori nell'apparato sperimentale, ma suggerì che questo errore fosse difficilente percettibile, e nascosto nei dettagli della misura. Se un errore c'era, i fisici avvertirono, sarebbe potuto rimanere nascosto per sempre. Del resto, la storia della scienza non è nuova a risultati anomali che, rigettati dopo la mancata replicazione in esperimenti successivi, non sono però mai stati spiegati.
L'errore ci sarebbe. Uno, secondo quanto riporta il sito web Science Insider, che fa capo all'American Association for the Advancement of Science (AAAS); due, secondo quanto riporta il comunicato stampa appena pubblicato dal gruppo dell'esperimento Opera del Cern (una collaborazione del centro ginevrino di cui fa parte anche l'Istituto nazionale di fisica nucleare italiano) e ripreso dalla rivista Nature. I punti significativi dei comunicati si possono trovare, in italiano, su OggiScienza (qui quello di Science Insider, e qui quello del Cern).
Una chiacchierata fra fisici. Uno, l'intervistatore e nostro collaboratore Luca Mazzuccato, giovane fisico di belle speranze (research assistant professor al Simons Center for Geometry and Physics dell'Università Stony Brook, NY) incontra l'altro, Shmuel Nussinov, decano della Scuola di Fisica e Astronomia all'Università di Tel Aviv (ha appena compiuto settant'anni), che gli confessa i suoi forti dubbi sul fatto che i neutrini possano viaggiare più veloci della luce. E non solo... (FS)
CULTURA - Riserva sempre sorprese chiacchierare con Shmuel Nussinov, decano della Scuola di Fisica e Astronomia all'Università di Tel Aviv. Nussinov spende molti mesi ogni anno in visita presso istituti di ricerca americani: l'Institute for Advanced Study a Princeton, Upenn, l'Università del Maryland e ora la Chapman University. I suoi consueti seminari al C. N. Yang Institute per la Fisica Teorica, a Stony Brook, sono un must e sarete certi di rimanere a bocca aperta. In occasione del suo recente settantesimo compleanno, Nussinov decise di farsi un regalo unico nel suo genere: pubblicare undici articoli di fisica teorica nella stessa settimana, sui più svariati argomenti. Dalla materia oscura, alla fisica dei neutrini, alla teoria dei grafi e quant'altro
CRONACA - Una cosa è certa: se davvero successivi esperimenti confermeranno i risultati raccolti da OPERA al Gran Sasso, speriamo ci si dimentichi in fretta che in Italia la notizia è arrivata alla stampa generalista grazie a una telefonata del fisico Antonino Zichichi agli amici de Il Giornale, che in una divertente intervista tra Galileo, dimensioni ed epistemologia spicciola di fatto ha rotto unilateralmente l'embargo in maniera a dir poco imbarazzante.