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Le emissioni di un tempo

Un viaggio all'indietro nel tempo. È come se fossimo tornati all'atmosfera del pliocene, almeno se guardiamo alle concentrazioni di anidride carbonica. Secondo l'ultima rilevazione del Noaa (National Oceanic and Atmosferic Administration), uno degli enti americani più accreditati, a maggio la concentrazione dell'anidride carbonica nell'aria ha superato le 400 parti per milione (ppm).

Caldo caldissimo

AMBIENTE - Il NOAA, L'amministrazione nazionale per gli oceani e l'atmosfera americana, ha reso pubblici i dati climatici relativi al 2012, da poco finito. Niente di nuovo purtorppo. Dal 1880, il 2012 è stato il decimo anno più caldo, il 36esimo di fila a essere superiore alla media del ventesimo secolo. Degli anni nel 21esimo secolo (dal 2000 in poi) tutti e dodici si piazzano entro il 14 più caldi sempre dal 1880. In questo quadro c'è da notare anche che l'anno scorso molte parti del mondo hanno registrato temperature stagionali superiori alla media, ma altre ne hanno mostrate di marcatamente inferiori (e parlando di estremi, l'Artico ha avuto una stagione dello sciogliomento che ha superato ogni record, come precocità, mentre dall'altra parte l'Antartico ha mostrato una estensione massima dei ghiacci superioe alla norma)

Delfini: morti misteriose nel Golfo del Messico

LA VOCE DEL MASTER - La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha riferito che 714 delfini e altri cetacei sono stati trovati arenati sulla costa che va dal confine fra la Louisiana e il Texas fino al Franklin County in Florida, nel periodo che va da febbraio 2010 al 1 aprile 2012. Di questi mammiferi solo il 5 percento era ancora vivo. Si tratta di una mortalità senza precedenti, normalmente infatti i delfini che vengono ritrovati sulle rive settentrionali del Golfo del Messico sono in media 74 ogni anno. I biologi della NOAA ritengono che siano morti effettivamente più di 714 cetacei, considerando anche quelli che si sarebbero decomposti o che sarebbero stati mangiati da altri animali prima di raggiungere la costa

Balena, ti addormento per salvarti

MARE - Come riuscire a togliere una cima di 15 metri impigliata nella bocca di una balena lunga quasi 10 metri? I ricercatori del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) l’hanno sedata. L’animale, una giovane femmina di balena franca nord-atlantica nata durante la stagione riproduttiva del 2008, appartiene a una specie minacciata di estinzione, di cui rimangono poche centinaia di esemplari (300-350 secondo le stime più ottimistiche). La giovane balena fu osservata per la prima volta da alcuni ricercatori durante un transetto aereo il giorno di Natale con una lenza da pesca simile a un palamito lunga 50 metri arrotolata intorno al corpo. Cin que giorni più tardi alcuni uomini del Dipartimento delle Risorse naturali della Georgia raggiunsero la balena e riuscirono a tagliare parte della lenza, ma un pezzo rimase attaccato all’animale.
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Luglio 2010: temperature da record

IL CORRIERE DELLA SERRA - Per una volta i mezzi di comunicazione potrebbero non aver gonfiato i fatti. Almeno per quanto riguarda la temperatura del mare che, secondo quanto riportato dai mezzi di comunicazione lo scorso luglio, ha toccato la temperatura record di 30,2 gradi centigradi al molo Bandiera di Trieste. Nello stesso periodo il capoluogo del Venezia-Giulia ha anche registrato la temperatura massima media di 28,4 gradi, secondo quanto riportato dall'archivio dell'Osservatorio Meteorologico Regionale dell'ARPA Friuli Venezia Giulia. Si tratta di una delle medie più alte degli ultimi anni. Dati puntuali, ma perfettamente in linea con il rapporto rilasciato in questi giorni dalla National Oceanic and Atmospheric Administration americana (NOAA), la quale mostra che a livello planetario il luglio 2010 è stato il secondo più caldo dal 1880, ovvero da quando sono a disposizione i dati. La temperatura media è stata di 16.5°C, 0.66°C al di sopra della media del XX secolo, poco al di sotto di quella registrata nel 1998, il luglio più caldo di cui si abbia memoria.

La zona morta

Secondo una ricerca del NOAA, quest'anno l'area marina quasi priva di ossigeno nel Golfo del Messico è meno estesa del previsto. Ma le preoccupazioni non diminuiscono