Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista PLoS Biology, gli studi preclinici effettuati sugli animali spesso mancano di tutti quei dettagli importanti che sarebbero fondamentali per altri ricercatori per valutare i lavori -e replicare gli esperimenti-, oltre a utilizzare calcoli statistici non adatti allo scopo.
Le riviste scientifiche prestigiose fanno una selezione dei paper totalmente artificiale, limitando il numero di quelli che vengono accettati in base ai propri interessi di marketing: una policy che alimenta la domanda, ma compromette il livello della ricerca.