SALUTE - Alcune persone affette da Parkinson mostrano una spiccata tendenza al gioco d'azzardo e allo shopping compulsivo, con conseguenze spesso devastanti sul piano economico, sociale, familiare. Da tempo si ipotizza un ruolo dei farmaci che agiscono sul sistema dopaminergico spesso usati nel trattamento di questa malattia neurologica, ma una risposta definitiva manca ancora. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Neurology supporta quest'ipotesi.
Daniel Weintraub, dell'Università della Pennsylvania e colleghi hanno esaminato 168 individui con una diagnosi recente, non ancora sotto trattamento, e altre persone sane. I soggetti dovevano rispondere a un questionario che analizzava i loro comportamenti in diversi ambiti, compreso il gioco e le azioni compulsive in genere
SALUTE - Le lezioni di canto del Passero del Giappone, un piccolo e socievole pennuto, potrebbero aiutare a trovare nuovi modi per trattare malattie neurologiche che compromettono il movimento, come ad esempio la malattia di Huntington e il Parkinson.
La ricerca nasce dall’osservazione del maschio di questa specie mentre impara a riprodurre la melodia che gli servirà a incantare le femmine una volta raggiunta la maturità sessuale. Si tratta di una lunga fase di apprendimento, fatta di prove ed errori, durante la quale l’uccello ripete per centinaia di volte al giorno lo stesso motivo, migliorandolo continuamente con dei piccoli aggiustamenti del suono. Lo studio di questo processo ha permesso a un gruppo di ricercatori della University of California, San Francisco, di identificare una nuova caratteristica dei gangli della base, un insieme di nuclei di sostanza grigia del cervello che agisce come centro di apprendimento.
SALUTE - Milioni di persone soffrono della malattia di Parkinson, un disordine del sistema nervoso che riduce la mobilità, induce tremore a riposo e si aggrava al passare del tempo. Poiché la popolazione mondiale invecchia, si stima che il numero di persone colpite dalla malattia andrà crescendo anno dopo anno. Eppure, malgrado si siano sperimentate diverse terapie efficaci nel trattamento dei sintomi del Parkinson, nulla rallenta la progressione della malattia.
Mentre non è noto cosa esattamente causi il disturbo, ci sono però indizi che puntano a un colpevole particolare: una proteina detta alfa-sinucleina. Si pensa che questa proteina, che si trova comunemente in tutti i pazienti affetti da Parkinson, diventi uno dei responsabili della malattia nel momento in cui si lega in gruppi, o aggregati, e diventa tossica, uccidendo i neuroni.
Un gruppo di ricercatori dell'Università della California di Los Angeles (UCLA) ha trovato il modo di evitare che si formino aggregati: non solo il nuovo metodo non sarebbe tossico, ma riuscirebbe anche a scindere gli aggregati già esistenti
SALUTE - Da oggi si potrà monitorare lo stato di avanzamento del Parkinson in un paziente anche da casa. I malati, infatti, oltre ad essere spesso anziani, con l'avanzare della malattia faticano sempre più a muoversi e ad uscire per raggiungere il medico di riferimento.
Fino a ora non c'era, però, alcuna alternativa valida e, d'altro canto, valutare i vari stadi in tempo è assolutamente necessario per poter somministrare i farmaci nel modo migliore; non esiste terapia, infatti, ma, se correttamente dosati, i medicinali attualmente in commercio sono in grado di alleviare alcuni dei sintomi più importanti.
NOTIZIE -Le malattie neurodegenerative sono le candidate più papabili per le terapie basate sulle cellule staminali. In queste malattie infatti i neuroni di una o più zone cerebrali muoiono portando a un graduale peggioramento delle condizioni fisiche cognitive del paziente. Le cellule staminali potrebbero rimpiazzare questi neuroni morti. Una di queste malattie è sicuramente il Parkinson, un disturbo caratterizzato da forti tremori e disturbi emotivi, cognitivi e comportamentali molto gravi, purtroppo molto comune e in aumento a causa del progressivo innalzamento dell’aspettativa di vita [Continua...] ..