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Lo screening mammografico non è uguale per tutte

Un Paese diviso anche sul fronte della prevenzione. Lo dicono i dati del Rapporto 2012 dell'Osservatorio Nazionale Screening. Se nelle regioni del Nord la partecipazione a programmi di screening mammografici raggiunge l'89%, al sud arriva a malapena al 38%.

Cent’anni di screening

L’1 dicembre scorso si è celebrata la giornata mondiale contro l’Aids, in cui sono stati presentati i dati Ecdc e Oms del 2012, che mostrano come l’anno scorso si siano registrate 31 mila nuove infezioni nel mondo, di cui 29 mila nel territorio europeo, l’8% in più rispetto al 2011.

Vittime di incidenti prevenibili

Martha è una bambina di 8 anni che vive in un piccolo villaggio appena fuori Merida, in Messico. All'età di 6 anni cade nel pozzo del cortile della casa di famiglia, nel tentativo di recuperare un giocattolo che le era scivolato. Soccorsa immediatamente dal fratello e dal padre, viene portata all'ospedale più vicino. I medici riescono a rianimarla, ma rimane in condizioni critiche per diverse settimane. Ora, è affetta da un ritardo mentale e necessita di assistenza quotidiana. E' questa la storia con cui si apre il rapporto dell'Oms "World report on child injury prevention".

Boschi che bruciano

Ogni anno, in Italia, vanno in fumo in media 40.000 ettari di foreste. L'anno scorso ne sono bruciati 46.000, circa il 20% in più rispetto al 2011, causando - tra gli altri danni - l’accumulo in atmosfera di circa 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica, pari allo 0,4% delle emissioni totali nazionali.

Epidemia globale

SALUTE - Un’epidemia responsabile del 9% delle morti nel mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, quasi sei milioni di persone...

L’AIDS prima e dopo il vertice

SALUTE - La XIX conferenza mondiale sull'AIDS si teneva la settimana scorsa negli Stati Uniti per la prima volta dal divieto, nel 1987, di ingresso nel paese agli stranieri sieropositivi, abrogato nel 2010. Apriva sotto il segno di un "cauto ottimismo". Giustificato? Sì, ma...

Prevenzione, non previsione

CRONACA - A ogni scossa tocca ripeterlo, anche perché non manca chi fa disinformazione. Tipo quello che si insinua su questo pezzo di Repubblica oggi. Si vocifera che il professor Panza sarà ospite anche a "Porta a porta" stasera, immagino per perorare la sua causa. Noi rispondiamo con l'ennesima intervista all'ennesimo sismologo che, come fa la maggior parte della comunità scientifica, che i terremoti non si possono prevedere. Le mappe di pericolosità sismica invece sono disponibili per tutti e possiamo sapere bene quanto il nostro paese sia a rischio e che è necessario costruire antisismico. Serve forse sapere luogo e l'ora in cui un terremoto colpirà per costruire edifici sicuri o basta essere a conoscenza che in una data zona prima o poi un terremoto di una certa entità arriverà? Quel che serve davvero è una normativa chiara e controlli adeguati sulle costruzioni. Ne parliamo con Laura Peruzza, sismologa dell'OGS di Trieste che si occupa proprio di pericolosità sismica. Ascoltate l'ìintervista! Le mappe di pericolosità sismica invece sono disponibili per tutti e possiamo ssapere bene quanto il nostro paese sia arischio e che è necessario costruire antisismico. Serve forse sapere luogo e l'ora in cui un terremoto colpirà per costruire edifici sicuri o basta essere a conoscenza che in una data zona prima o poi un terremoto di una certa entità arriverà? Quel che serve davvero è una normativa chiara e controlli adeguati sulle costruzioni. Ne parliamo con Laura Peruzza, sismologa dell'OGS di Trieste che si occupa proprio di pericolosità sismica. Ascoltate l'ìintervista!

MrPod – Spegnetela!

MRPOD - Sono più di 11 milioni gli italiani che fumano, ma molti diloro vorrebbero smettere. Come fare? Da soli, con l'aiuto del medico? Cerotti, gomme, sigarette elettroniche? Mentre uno studio sembra affermare che "aiutini" come gomme e cerotti non servano a prevenire le ricadute, Roberto Boffi, pneumologo del Centro per i danni da fumo dell'Istituto Tumori di Milano, che abbiamo intervistato, è cauto: prima di tutto per smettere di fumare è bene chiedere aiuto, e comunque i farmaci possono essere un valido supporto...

Altra delusione

SALUTE - Al vertice sull'AIDS di Vienna nel luglio 2010, erano stati annunciati risultati incoraggianti: in 889 volontarie di Durban e di un villaggio del Kwazulu-Natal, un gel vaginale riduceva del 39% le infezioni da HIV e del 54% se era usato regolarmente prima e dopo i rapporti sessuali. Una prevenzione, anche se imperfetta, sembrava a portata di mano e doveva confermarlo un esperimento clinico che è appena stato interrotto. I dati di Qurraisha e Salim Abdul Karim, e degli altri ricercatori del Center for the AIDS Programme of Research in South Africa, pubblicati su Science, erano la promessa di una svolta, in attesa di un vaccino. Già un anno prima, una valutazione preliminare dei risultati aveva dato il via allo studio VOICE che era iniziato nel settembre 2009 con 5.000 volontarie in Sudafrica, Uganda e Zimbabwe. Lo scopo era di controllare la sicurezza (non tossicità), l'efficacia e l'accettabilità (uso regolare) di due forme di prevenzione. Una consisteva nell'applicazione quotidiana di un gel microbicida a base di tenofovir, e l'altra con una pillola quotidiana contenente solo tenofovir o in combinazione con un altro anti-retrovirale
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