Dai resti di un mammut nuovi indizi sulla presenza umana nell’Artico
I resti di mammut trovati vicino alla baia del fiume Enisey. Foto di V. Pitulko et al. SCOPERTE- 45.000 anni...
Clima: senza vincoli precisi, gli Stati si impegnano poco
SCIENCE DIPLOMACY – L’ultimo a presentarlo in ordine di tempo è stato il Sudan. Prima della nazione africana, circa 100...
La Merkel, Articolo 9 e Papa Francesco. A chi il Nobel per la Pace 2015?
ATTUALITÀ – Niente previsioni autorevoli questa volta: il sistema di ScienceWatch non funziona per predire i vincitori del premio Nobel...
La grande incognita della Brexit, tra migranti e Horizon 2020
SCIENCE & DIPLOMACY – Adesso che l'emergenza Grexit, l'uscita forzata della Grecia dalla zona euro, sembra ormai passata, la tormentata...
Litigate pure, ma guai a chi tocca la scienza!
SCIENCE & DIPLOMACY - Forse è da quando è crollata l'Unione Sovietica che i rapporti tra Europa e Russia non...
Spagna: primo caso di difterite in 30 anni
Aggiornamento, 29 giugno: Le autorità spagnole hanno confermato che il bimbo malato di difterite, identificato solo come Pau, è morto nelle...
Science & diplomacy – I fondi per la scienza? Servono a comprare armi
SCIENCE AND DIPLOMACY - La guerra in Ucraina, sebbene ormai scomparsa dai media, continua. Non più violenta e stragista come...
Science & Diplomacy – Notizie dal mondo della cooperazione scientifica; n. 3
La cooperazione scientifica italiana guarda sempre più a est ATTUALITÀ – Forse sotto traccia rispetto alla gran parte delle notizie, la...
Science & Diplomacy – Notizie dal mondo della cooperazione scientifica
Top story Il futuro dell'esplorazione dello spazio passa da Kiev «La Roscosmos e la NASA collaboreranno al progetto per una...
Come garantire la sicurezza energetica in Europa?
L'Europa comprende alcuni degli stati più virtuosi per quanto riguarda lo sfruttamento delle risorse rinnovabili e l'attenzione all'efficienza energetica, ma nonostante questo per soddisfare il suo fabbisogno deve ancora importare, sotto varie forme, enormi quantità di energia dagli altri paesi. Qualche numero: importiamo il 66% del gas naturale, l'88% di petrolio, il 42% dei combustibili solidi (diversi tipi di carbone) e il 95% dell'uranio, pari al 53% dell'energia consumata. Niente di grave in linea di principio: l'energia si può commerciare come qualsiasi altra risorsa. Il problema sorge invece quando si mettono troppe uova in un solo paniere, ovvero quando troppi stati consumatori dipendono da uno solo o pochi stati fornitori, magari non troppo stabili dal punto di vista geopolitico. In questo caso si crea un rapporto di dipendenza che in alcune circostanze mette a dura prova le economie.
