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POLITICA

Deriva autoritaria

Libertà di ricerca? Scordatevela, dicono agli scienziati la maggioranza repubblicana al Congresso statunitense, il governo canadese e quello australiano.

Al sud più tagli cesarei

SALUTE - Aumentano i tagli cesarei al Sud Italia. Uno studio dell'Università politecnica delle Marche, di Ancona, dimostra che, nonostante le raccomandazioni dell'Istituto mondiale di sanità di mantenere i cesarei tra il 5 e il 15% delle nascite, la loro frequenza continua a salire anche in paesi dotati di sufficienti servizi medici. In Italia, in particolare, i cesarei hanno raggiunto una percentuale elevatissima, il 38%: si tratta del dato più alto in Europa. Un gruppo di ricercatori dell'ateneo marchigiano ha valutato su scala nazionale i parametri socioeconomici e clinici di chi viene sottoposto a cesareo per scelta o per obbligo, e ha cercato di capire se tali parametri differissero tra donne con una preferenza a priori, rispettivamente, per il parto naturale e il cesareo. Lo studio, condotto analizzando dati Istat dell'ultimo sondaggio Salute e sanità e pubblicato questa settimana sulla rivista Plos One, ha esplorato una serie di aspetti riguardanti la salute della popolazione italiana, come prevalenza di malattie croniche, stili di vita e abitudine all'uso del sistema sanitario. Il sondaggio Istat ha raccolto dati da più di 50mila famiglie e quasi 130mila persone, rappresentative della popolazione italiana in termini di età, genere e distribuzione geografica. L'analisi del gruppo marchigiano è stata ristretta a un campione di circa 2.500 donne al primo parto, cui è stato chiesto sia in che modo avessero partorito (naturale, cesareo elettivo, cesareo non programmato), sia che modalità avrebbero scelto, prima del parto, se ne avessero avuto la possibilità.

Investimenti umanitari

Per i costi della "fuga dei cervelli", da mezzo secolo le stime variano con le discipline e gli economisti sono divisi sulle conseguenze per lo sviluppo dei paesi esportatori. Nel caso della medicina, i dati sono più abbondanti, le stime più affidabili e confermano che i paesi più poveri sovvenzionano il sistema sanitario dei paesi più ricchi.

Fate passare?

AMBIENTE - Su Science è uscita una ricerca che interesserà dai governanti (onesti) ai semplici cittadini soprattutto se collaborano con associazioni umanitarie e ambientaliste. Da leggere prima del vertice della Terra "Rio 92 + 20". Prima di tutto complimenti a Elisabetta Vignati e Luca Pozzoli dell'Istituto per l'ambiente e la sostenibilità al Joint Research Centre di Ispra. E per non essere sciovinisti, anche ai loro 21 coautori guidati dal climatologo Drew Shindell del centro Goddard-NASA a New York. Hanno testato 400 misure già applicate oggi per tagliare le emissioni di metano e di black carbon, il particolato di fuliggine e ozono che sosta sopra l’Asia meridionale, per esempio, in una grande nube bruna. Sono sostanze dette “climalteranti” che riscaldano l’atmosfera, anche se a tempo e distanze più brevi, più dell’anidride carbonica. Questa ha un effetto serra determinante perché è ben miscelata e una parte scalda cieli e mari per centinaia di migliaia di anni.

Il meritometro

Su Science David Reshef, suo fratello Yakir e altri ricercatori diretti da Pardis Sabeti all'Istituto Broad, una joint-venture dell'MIT e di Harvard, descrivono un...
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