Dal giugno 2018, la transessualità non è più classificata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come malattia mentale. L'incongruenza di genere è...
Una ricerca ha messo in relazione l'opinione sui matrimoni omosessuali e l'atteggiamento nei confronti della sessualità. Crediti immagini: Elvert Barnes,...
IL PARCO DELEL BUFALE - I media riferiscono una ricerca secondo la quale le donne che prendono la pillola sono più felici della relazione di coppia che della prestazione del partner. Forse, ma resta da dimostrare.
La pillola contiene ormoni quindi modifica il ciclo ormonale, non ci piove. Potrebbe modulare l'espressione dei geni legati al complesso maggiore di istocompatibilità che favorisce una percezione inconscia della compatibilità dei rispettivi sistemi immunitari, la quale ottimizza la probabilità di avere figli sani. Di nuovo al condizionale, la pillola modificherebbe pertanto la scelta dell'uomo ideale per un attimo o per sempre. Al picco della fecondità, le donne preferirebbero gli uomini dai forti tratti maschili (l'equivalente umano del pavone dalla coda più sontuosa di cui parlava Darwin nell'Origine dell'uomo e la selezione sessuale). E nel periodo di calo, gli uomini premurosi, ricchi o comunque più capaci di dare una mano ad allevare la prole.
NOTIZIE - Mi viene in mente un luogo comune che ho sentito spesso ripetere (principalmente da individui di sesso maschile, anche se non mancano gli esempi femminili). Il concetto è più o meno questo: la sessualità maschile è più fisica, gli uomini avrebbero bisogno di fare sesso con una frequenza maggiore delle donne e più in generale nella scelta del partner sessuale (e forse anche di quello “romantico”) i maschi sarebbero guidati maggiormente “dagli istinti” rispetto alle femmine, che invece agirebbero guidate maggiormente dalla testa e dal cuore. Sono sicura che molti uomini si sentiranno offesi da una simile banalità (e spero mi scuseranno, riporto quanto sentito e non quello che penso), ma bisogna ammettere che queste voci girano. Dopo però succede che si pubblicano ricerche come questa di Steven Gangestad, sulla rivista Evolution and Human Behaviuor, e tutto va all’aria.
Non so se per gli uomini sia una buona o una cattiva notizia, ma tant’è: anche le donne sono fortemente guidate dagli ormoni per quanto riguarda l’attrazione sessuale. Per la precisione lo studio di Steven Gangestad (Università del New Mexico, Albuquerque) ha osservato che l’attrazione sessuale delle donne che hanno una relazione stabile verso individui maschili esterni alla coppia varia con il ciclo mestruale e dipende anche da quante caratteristiche “mascoline” possiede il partner ufficiale. Forse a qualcuno a questo punto è venuto un piccolo brivido, ma vorrei rassicurare, studi come questi vanno ad analizzare gli “istinti basilari” e poco hanno a che fare con il libero arbitrio degli individui.