Ossa nuove, su misura, on-demand. Se la prima cosa che vi viene in mente è l’Ossofast di Harry Potter, magica pozione che in una notte (tra atroci dolori) fa ricrescere tutta l’ossatura di un braccio, siete fuori strada.
DIY, ovvero Do It Yourself. Lo conoscete forse per il bricolage casalingo e per il giardinaggio, ma la versione elegante dell’ ”arrangiarsi” si affaccia ora su un ambito tutto nuovo: la creazione della strumentazione per un laboratorio scientifico, homemade (si fa per dire) e spiegata in un nuovo libro edito da Elsevier, Open-Source Lab.
Per qualcuno rappresentano una nuova rivoluzione industriale, un cambio di paradigma, ma ora che i loro prezzi precipitano diventa sempre più interessante il loro impatto sull'utente consumer: stiamo ovviamente parlando delle stampanti 3D.
Secondo un nuovo studio le stampanti 3D sarebbero già in grado di far risparmiare migliaia di dollari a una famiglia media.
La tracheobroncomalacia è una patologia nella quale trachea e bronchi tendono a collassare, impedendo la ventilazione. Nei bebè in particolare questa condizione li pone continuamente a rischio di vita.
Era il caso di Kaiba, una bambina che un brutto giorno, a sei settimane dalla nascita, ha cominciato a manifestare i sintomi. Ogni giorno la neonata smetteva di respirare e doveva essere rianimata. Una situazione talmente seria che i dottori dovettero dire ai genitori che loro figlia aveva poche possibilità di lasciare l'ospedale viva.
Ora Kaiba ha 20 mesi è sta benissimo. Nessun miracolo naturalmente: tutto merito di un trattamento innovativo messo a punto dal dottor Glenn Green e dall'ingegnere Scott Hollister dell' Università del Michigan, USA.
Come si può rendere la stampa 3D, con la quale ormai familiarizziamo (alcuni modelli base ora costano poche centinaia di euro) ancora più stupefacente? Questa, implicitamente, la domanda a cui Skylar Tibbits (architetto, designer e informatico arruolato al MIT) ha risposto nel suo ultimo TED talk.