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Mi&Lab – a Trieste dal 6 al 9 febbraio

EVENTI - Da oggi, fino al 9 febbraio, si svolge a Trieste la terza edizione di Mi&Lab, il microfestival di scienza, musica, arte, filosofia e tecnologia promosso dal Teatro Miela in collaborazione con La Cappella Underground, la Scuola di musica e nuove tecnologie del Conservatorio Tartini e il Teatro Stabile Sloveno.

Non solo Taranto (ma anche Trieste)

SALUTE - La salute è un diritto fondamentale dell'essere umano, definito come uno stato di benessere fisico, psichico e sociale e non come la semplice assenza di malattia, lo dice l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Ho trovato questa citazione in chiusura un documento diramato lo scorso settembre dall'azienda Sanitaria Triestina - ASS1, che il cui oggetto erano i dati relativi ai livelli di benzo(a)pirene nel quartiere triestino di Servola, a ridosso dello stabilimento Lucchini-Severstal, più noto in città come semplicemente "la ferriera". Tornerò nel dettagli del documento più sotto, ma prima vorrei riassumere alcuni fatti. La situazione della Ferriera di Trieste si fa sempre più incandescente. mi chiedo se al clamore di questi giorni dello stabilimento siderurgico triestino sulla stampa nazionale hanno contribuito i nervi scoperti provocati dall'ILVA di Taranto, ma a memoria lo scontento verso la ferriera di Servola serpeggia a Trieste in maniera più o meno marcata da tanti anni ormai (con al solita domanda "lavoro o salute?"). In questi giorni a buttare benzina sul fuoco c'è la protesta di Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD e vicepresidente della III Commissione sanità, che chiede a gran voce ad ARPA FVG di rendere pubblici i dati sull'osservatorio epidemiologico ambientale relativi al biennio 2008-2010
AMBIENTEECONOMIAPOLITICA

Rigassificatore di Trieste: incognita sicurezza

AMBIENTE - È da due anni che a Trieste, appare e scompare, la notizia della costruzione di un rigassificatore onshore nella zona di Zaule, a una manciata di chilometri dal centro cittadino. Dopo una serie di false partenze, smentite e apparenti retro-front, da qualche settimana, l'impianto a mare, proposto dalla multinazionale spagnola Gas Natural Fenosa, attraverso la società Gas Natural Rigassificazione Italia, sembra più vicino alla sua realizzazione.

SCIENCE+FICTION

ARTE, MUSICA E SPETTACOLIUn festival di fanta-scienza con molta scienza, quello di quest'anno. D'altronde Trieste è la città giusta: sede di importanti centri di ricerca (il Centro di Fisica Teorica (ICTP) Abdus-Salam, La Scuola Internazionale superiore di Studi Avanzati (SISSA), l'ICGEB, Il CBM e tanti altri), la citta con la più alta densità di ricrcatore per abitante in Europa... Insomma quest'anno Science+Fiction ha coinvolto la cittadinaza scientifica della città. Ieri infatti l'inaugurazione è partita con il il documentario "Abdus Salam, The Dream of Symmetry", di Diego Cienetiempo, proprio in collaborazione con l'ICTP e nella serata è stato propiettato anche "The cave of forgotten dreams" il documentario 3d firmato da Werner Herzog ambientato nelle caverne di Chauvet, famose per i dipinti rupestri vecchi di 30.000 anni, che vede coinvolti molti scienziati e storici

Requiem per i colibrì

CRONACA - Non mi sono mai piaciuti gli uccelli in gabbia. Non importa la dimensione della gabbia, non mi piacciono. E qualche volta i fatti mi ricordano il perché: stamattina alle 8 e 30, un incendio ha praticamente ucciso tutti gli esemplari di colibri "custiditi" nel castello di Miramare di Trieste, un attrazione "storica", come definita dal quotidiano della Città, Il Piccolo. Solo due esemplari si sono salvati, ma versano in condizioni disperate per aver esalato i gas tossici. La collezione contava esemplari molto rari e preziosi. Alla base dell'incidente, si pensa, un banale corto circuito. Fatalità, vero, ma fa riflettere sul modo in cui gli animali vengono messi in mostra. Il Centro era comunque già nel bel mezzo di una bufera che riguardava permessi e finanziamenti. Destino beffardo.
LA VOCE DEL MASTER

Le antenne di Conconello

LA VOCE DEL MASTER - Eppure esistono anche altre realtà meno note, ma su cui sarebbe importante soffermarsi, come quella di Conconello, una piccola frazione di Trieste in cui gli abitanti, da decenni, vivono in involontaria simbiosi con le antenne radiotelevisive e in cui, da decenni, si sentono ripetere che questa convivenza finirà a breve. Conconello è probabilmente il primo caso di sito “inquinato elettromagneticamente” di cui si parla in Italia: già nel 1996 il Corriere della Sera lo cita, accanto ad Honolulu, come caso emblematico di danni da esposizione a onde elettromagnetiche: “Disturbi neurovegetativi riscontrati su 27 persone abitanti sulla collina di Conconello, alla periferia di Trieste, furono imputati, da parte di un gruppo di esperti incaricati dal pretore di Trieste, ai ripetitori radiotelevisivi presenti in alta concentrazione nella zona”. Il Corriere si occupa di Conconello e del suo inquinamento anche due anni più tardi, parlando di “Far West di antenne”: in effetti, le trasmittenti radiotelevisive a Conconello sono installate su tralicci abusivi che però non possono essere abbattuti in quanto radio e televisione offrono un servizio di pubblica utilità

OggiScienza TV – Trieste città della scienza

OggiScienza TV - Trieste città della scienza A Trieste la scienza è una realtà tangibile. Qui si registra una delle densità di ricercatore per abitante più alta al mondo e la presenza di numerosi centri di ricerca d'eccellenza, fra i quali la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, la SISSA, e l'Istituto di Fisica Teorica Abdus Salam che dalla sua fondazione ha formato molti importanti scienziati, fra i quali anche alcuni premi Nobel. Le recenti elezioni amministrative hanno cambiato le dirigenze in molti comuni italiani e fra questi vi è appunto Trieste. Roberto Cosolini il neoeletto sindaco ha puntato decisamente su "Trieste città della scienza" come risorsa. OggiScienza la ha intervistato.

Quando l’inquinamento arriva nelle grotte

NOTIZIE - 121 grotte inquinate, 247 ostruite, 19 sparite: ad oggi questi sono i numeri che testimoniano l’inquinamento delle grotte dell’altipiano carsico. Il risultato di anni d’incuria e illegalità, durante i quali nelle grotte sono stati riversati liquami industriali, idrocarburi, acque fognarie di case private, e chiunque vi ha gettato oggetti di tutti i tipi, dai motorini ai residuati bellici ai pezzi di Eternit, come se le grotte fossero comodi immondezzai ad uso comune. Nel 2010 la situazione è diventata di dominio pubblico, quando a gennaio è stato pubblicato su National Geographic l’articolo di Fabio Dalmasso, sceso nelle grotte assieme agli speleologi triestini Claudio De Filippo e Roberto Trevi, e al fotografo Fabio Liverani.

Il cielo sotto ai piedi

NOTIZIE - Un singolare fenomeno atmosferico ha interessato oggi la città di Trieste: la nebbia. Non ci sarebbe nulla di strano se non che il panorama sul bordo del ciglione carsico era quello che potete vedere nella foto qui sopra (scusate, si poteva fare certo di meglio). Un mare di nebbia, sembrava di avere il cielo sotto ai piedi. Nella nebbia che vedete qui sotto è completamente inghiottita la città di Trieste. Tanto per scadere nel luogo comune il primo pensiero dopo aver visto questa meraviglia è stato: ma cavolo è già l’ennesimo giorno consecutivo di nebbia, che qui la nebbia fino a una quindicina d’anni fa non se ne vedeva mai. Cosa sta succedendo? Ho subito contattato il nostro meteorologo di fiducia, Fulvio Stel, fisico dell’Unione meteorologica del Friuli Venezia Giulia, che mi ha subito bacchettato: “In realtà la nebbia e' sempre stata relativamente rara a Trieste ma, dai pochi dati a disposizione, non sembra che ci sia stata una recrudescenza nella frequenza di questo fenomeno.”
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