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L’ape di città e l’ape di campagna

NOTIZIE - Le api continuano a non passarsela bene e c’è chi è molto preoccupato. I cittadini britannici per esempio, che nel Regno Unito stanno moltiplicando i progetti per la conservazione di questo tanto amato insetto (cercando anche di comprendere i motivi del declino). Soldi pubblici e privati vengono investiti ogni anno in diversi programmi di monitoraggio (di alcuni ne abbiamo anche già parlato). Un’altra interessante iniziativa è stata promossa dalle radio locali della BBC e dal National Trust e si chiama Be Part of It. Fra le azioni promosse da questo progetto c’è il monitoraggio dei pollini raccolti dalle api che vivono in aree urbane e e in campagna. I dati preliminari della ricerca sono per certi versi sorprendenti: la biodiversità del cibo disponibile nelle aree urbane è molto maggiore che in quelle campagnole, e questo potrebbe dare indicazioni per una migliore protezione degli insetti.

Morto Nicola Cabibbo

NOTIZIE - All’età di 75 anni è morto ieri il grande fisico teorico nonché consigliere del Papa e dal 1993 presidente della Pontificia Accademia delle Scienze. Lo ricordiamo con un'intervista a Serguey Petcov che l'ha conosciuto personalmente.

Cetrioli e pompe all’ammoniaca: riparte la scienza sull’ISS

NOTIZIE - Chissà perché mi fa pensare alla situazione nel mio frigorifero. LA NASA qualche giorno fa ha dichiarato che fortunatamente il cetriolo (la pianta di cetriolo, a dire il vero) che era nel freezer giapponese è stato spostato in quello americano per cui “tutto ok” il vegetale è sano e salvo [Continua...] . La cosa è ovviamente molto più importante dello stato di salute dei cetrioli (piuttosto raggrinziti) che giacciono sul fondo del mio frigo. Stiamo infatti parlando della Stazione Spaziale Internazionale e il cetriolo in questione serve per studiare gli effetti dell’assenza di gravità sulla crescita delle radici. Il pericolo che la povera cucurbitacea e molti altri esperimenti scientifici hanno corso dipende dall’avaria di una delle due pompe all’ammoniaca per il sistema di raffreddamento della stazione che si è verificata lo scorso 31 luglio in seguito a un cortocircuito.

La melodia del parlato

NOTIZIE - Ci sono persone che quando parlano ti incantano. Il suono delle parole, il ritmo del discorso, il tono della voce, ogni singolo ingrediente sembra fatto per catturarti piacevolmente. Si tratta di una caratteristica che tutti, in modo più o meno evidente, possediamo: gli scienziati l’hanno chiamata prosodia ed è determinata dall’insieme dell’intonazione del discorso, il ritmo, la velocità, la frequenza del suono e la qualità della voce, tutti elementi che servono a veicolare il passaggio dell’informazione linguistica ed emozionale da un individuo all’altro. Lisa Aziz-Zadeh e Tong Sheng dell’Università della Southern California, e Anahita Gheytanchi della Pacific Graduate School of Psychology hanno studiato come la percezione e la produzione della prosodia sono legate a livello neurale a scoprendo anche che gli individui con un tasso maggiore di prosodia nei loro discorsi sono anche quelli con i punteggi più alti nei test standardizzati per misurare l’empatia, la capacità di cogliere e sintonizzarsi sulle emozioni altrui. Questo suggerisce che la prosodia è importante per i legami sociali fra gli individui, anche se non è ancora chiaro se le maggiori capacità empatiche rendano i discorsi degli individui più prosodici o se invece sia il contrario (o se non vi sia alcun legame, per questo gli scienziati vogliono approfondire la questione con studi ulteriori)

La prova del sì e no

Vinay Deolalikar degli HP Research Labs, un matematico delle reti, ha appena pubblicato in versione preliminare la prova che P ≠ NP....

Le asimmetrie del nucleo terrestre

NOTIZIE - Un modello dove il nucleo interno si sciolga da un emisfero e si solidifichi dall’altro potrebbe spiegare le stranezze osservate nella propagazione delle onde sismiche al centro della Terra.

Static Kill tiene

NOTIZE - Chissà se gli sfortunati abitanti delle aree intorno al Golfo del Messico (e il mondo intero) possono davvero tirare un sospiro di sollievo e cominciare a pensare nuovamente al futuro. Fatto sta che la BP (e i supervisori governativi) ha dichiarato pubblicamente il successo dell'operazione “static kill” per fermare la fuoriuscita di greggio dal pozzo petrolifero danneggiato. 2.300 barili di fango pesante e un altro bel po' di cemento sono stati iniettati nel pozzo. L'operazione non è del tutto finita, nei prossimi giorni continuerà in quella che è stata chiamata “bottom kill” con l'iniezione di altro fango e cemento in due pozzi ausiliari che dovrebbe servire da “sicura”, in mododa sigillare perfettamente il giacimento. Per ora, e questa è la cosa importante, static kill ha fermato il riversamento incessante di petrolio nel mare e se tutto va bene, l'incubo dovrebbe essere finito. Ora la Bp dovrà concentrarsi sulle operazioni di pulizia del mare e della costa.

Energia solare a base di sale fondente

NOTIZIE - Il Sole tramonta, finalmente un po' di riposo. Sbagliato. Archimede, la centrale solare dell'Enel, inaugurata lo scorso 14 aprile a Siracusa, non si ferma nemmeno quando il Sole non c'è più. Si tratta infatti in una centrale che usa la tecnologia a “sali fusi” per dare continuità all'approvvigionamento energetico. Archimede produce ogni giorno circa 5 megawatt di energia (un o' pochino è vero, ma l'energia solare notoriamente non ha grandi rendimenti, anche se è ovvio che si spera di migliorare nel futuro). Si tratta al momento della prima al mondo (anche se sia in Spagna che negli Stati Uniti stanno per aprire impianti simili), tanto unica da aver attirato oggi anche l'attenzione di Scientific American

Lingua straniera for dummies

NOTIZIE - La mia insegnante d'inglese delle medie era dunque perfetta. “De chet is on de teible”: il suo accento italiano faceva sorridere persino noi asinacci. Eppure a quanto si legge sulla ricerca pubblicata qualche giorno fa sul Journal of Psycholinguist Research, sarebbe più facile imparare una seconda lingua (e non solo quella) da un insegnante con un accento simile al nostro. Niente più vacanze studio a Oxford dunque, meglio il corso fai-da-te dell'associazione sotto casa, almeno così pensano Zohar Eviatar e colleghi dell'Università di Haifa.
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