Cristalli provenienti da grandi profondità raccontano la storia del nostro pianeta
NOTIZIE – Non è semplice avere campioni del mantello terrestre. Nel complesso questa porzione del pianeta si estende da circa 30-60 fino quasi 3000 chilometri sotto ai nostri piedi raggiungendo temperature molto elevate e i dati conosciuti sono quasi sempre di natura indiretta. Secondo un gruppo internazionale di scienziati provenienti da Germania, Stati Uniti, Cina e Australia però una fonte importante di informazione diretta potrebbero essere gli zirconi. Si tratta di cristallli piuttosto comuni nella crosta terrestre, ma come spiegano Wolfagang Siebel e colleghi nell’articolo pubblicato su Nature Geoscience questi minerali hanno una struttura chimica e fisica che garantisce un’enorme durevolezza e permette loro di sopravvivere anche nelle condizioni estreme di pressione e temperatura del mantello, dove si formano.
Siebel e colleghi hanno analizzato gli zirconi nelle rocce basaltiche nel nord est della regione della Bavaria in Germania. Secondo l’analisi isotopica questi minerali sono stati trasportati sulla superficie terrestre da eruzioni basaltiche fra 29 e 24 milioni di anni fa, ma si sono formati molto prima, fra 80 e 50 milioni di anni fa a una profondità di 60-80 km a una temperatura di 850-950°C. Si tratta dunque di preziosi – ed esteticamente pregevoli – “fossili” provenienti dal profondo della nostra Terra, che in futuro potrebbero fornire informazioni interessanti sulle condizioni e la composizione del mantello terrestre.