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Per scettici in buona fede

IL CORRIERE DELLA SERRA - Il grafico raggruppa le temperature misurate dai meteorologi al suolo dal 1860 e poi con satelliti, una volta rese comparabili, un'operazione spiegata, in inglese, dal fisico Rasmus Benestad. Qui si vede ancora meglio l'effetto rinfrescante dei fumi durante il boom economico del secondo dopoguerra e prima delle leggi che negli anni '70 limitano le emissioni di solfati e altre particelle inquinanti, e la conseguente impennata delle temperature nell'ultimo trentennio, interrotta per poco da eruzioni vulcaniche.

Un’illusione visiva fa il volatile più grande

NOTIZIE - I buontemponi non risparmieranno le battute. D’altronde un uccello che “cerca di sembrare più grande sfruttando un’illusione visiva” se le va proprio a cercare. Umorismi a parte, l’osservazione di John Endler , biologo evoluzionista della Deakin University di Geelong in Australia e colleghi è davvero sorprendente e secondo alcuni conferma lo straordinario sviluppo cognitivo degli uccelli. O almeno, secondo altri, dimostra che il loro cervello è soggetto alle stesse illusioni percetive del nostro, dimostrando una convergenza funzionale fra i due sistemi visivi.

La fisica del fango

NOTIZIE - I ricercatori Philippe Coussot e Pamela Faure dell’Università di Parigi Est hanno creato tre tipi diversi di terreno composti da palline di vetro del diametro di 300 micron e dei materiali morbidi per tenerle unite. Due dei terreni sintetici sono tenuti insieme da creta, in un caso caolina e nell’altro bentonite, per il terzo hanno invece usato del gel per capelli. La creta è formata da particelle allungate mentre il gel è composto da bollicine sferiche che galleggiano nell’acqua.

La carta d’identità del Mediterraneo

AMBIENTE - Jacques Cousteau, l’indimenticabile oceanografo e pioniere subacqueo, non fu grande profeta quando negli anni Sessanta dichiarò che il Mediterraneo si sarebbe ridotto a una palude senza vita entro la fine del secolo. I problemi certamente c’erano e ci sono ancora oggi; dall’inquinamento da idrocarburi, al degrado degli habitat costieri, al cambiamento climatico e l’arrivo di nuove specie [Continua...] eppure lo studio pubblicato su Plos one “La biodiversità in Mediterraneo”, al quale hanno collaborato alcuni ricercatori italiani, rivela che questo mare tanto povero non è. Sono infatti 16 mila le specie presenti tra fauna e flora. Gli autori, nelle fasi preliminari del lavoro, erano stati “cauti”: si aspettavano di trovare 8-12 mila specie. E rispetto al 1992, quando venne effettuato un censimento simile, il numero è aumentato e a tutti gli effetti stiamo assistendo a una tropicalizzazione del Mediteranno.

Un mostro per amico

AMBIENTE - Mattina brumosa di metà dicembre 2009. Sette capodogli vengono trovati spiaggiati sulla costa garganica, nei pressi del lago di Varano (Foggia). Due animali sono inizialmente ancora vivi, agonizzanti. Moriranno qualche giorno dopo il ritrovamento, nonostante i molteplici tentativi di salvarli. Molti i curiosi e i fari accesi dei media. Gli esperti brancolano nel buio, difficile dare una causa certa all’evento. Intanto cresce una generale impressione di cordoglio. Non è forse un caso che il ministro Prestigicomo affermi ‘l’eutanasia era impossibile’, quasi si trattasse di esseri umani. Ed è proprio all’emergere di questa diffusa sensazione di compassione che pongono la loro attenzione Giovanni Bearzi e i suoi collaboratori in un articolo pubblicanto recentemente su Aquatic Conservation

Individuati nuovi meccanismi di autoprotezione dai tumori

SALUTE - Si stima che il corpo umano di un giovane maschio di circa 70 chili sia composto approssimativamente da 100 mila miliardi di cellule. Ognuna di queste produce delle minuscole molecole microRNA. Proprio da queste piccole molecole è partito il gruppo di ricercatori dell'Università di Udine guidato da Roberta Benetti, che ha fatto un decisivo balzo in avanti nella lotta contro il cancro.

Un altro avatar

NOTIZIE - È dagli anni Novanta che in intenet è stato introdotto il concetto di avatar, nel senso di rappresentazione o alter-ego dell’utente nel mondo virtuale. La forma più evoluta di avatar è intesa come una rappresentazione bi o tridimensionale in grado di muoversi e parlare come un essere umano. Negli ultimi decenni l’uso degli avatar animati è sempre più comune (nelle chat, nei videogame, nei mondi virtuali – come second life – nei servizi di istant messaging – esistono dei plugin anche per skype-...) ma la popolarità di questi alter-ego animati non è ancora decollata veramente. Uno degli ostacoli è la mancanza (o la rozzezza) di linguaggio corporeo, gestualità, postura, espressioni facciali, che nell’essere umano accompagnano sempre l’eloquio, cosa che li rende piuttosto innaturali e quindi spiacevoli da usare.

Un tocco artificiale

NOTIZIE - Qualche anno fa Hugh Herr, guru della prostetica, durante una conferenza pubblica parlava di uomo 2.0. Ricordo come il suo discorso, una miscela esplosiva di follia visionaria e profonda competenza scientifica, mi aveva lasciato stupita, entusiasta, incuriosita, e un tantino sgomenta. Questa stessa sensazione tende a riemergere ogni volta che leggo di lavori come questi pubblicati da poco su Nature Materials. Oggetto delle due ricerche è la pelle artificiale: due team, diversi e che hanno lavorato in maniera totalmente indipendente, hanno messo a punto dei dispositivi con caratteristiche diverse e complementari

Una valigetta che può salvare la vita

SALUTE - In apparenza l'oggetto sembra quasi una creazione di qualche designer, o un'installazione artistica; in realtà è un nuovo dispositivo economico per la ventilazione artificiale. Ideato da un team di studenti del Massachussets Institute of Technology (MIT) di Boston, è in grado di salvare la vita a pazienti con arresto respiratorio o gravissime difficoltà a respirare, soprattutto in situazioni di emergenza, dovute magari a disastri naturali o a pandemie. Per la verità non si tratta di una nuova tecnologia in senso stretto, il sistema è in sostanza una semplice pompa manuale, normalmente usata dai contadini in India per i casi disperati. Il punto di forza, però, sta proprio nella sua semplicità: la pompa è contenuta in una scatola di plastica con una batteria, un motore e dei controlli elementari, automatizzando così un sistema in origine del tutto manuale.
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