CRONACA – Chiariamolo subito, 2005 YU55 martedì prossimo non colpirà la Terra e non provocherà alcuno scenario catastrofico alla “Deep impact”. Però, ammettiamolo, ci volerà parecchio vicino, “solo” 320.000 km (per farsi un’idea, la distanza media fra la Terra e la Luna è di 384.400 km). Se per un osservatore distratto questo passaggio non sarà nemmeno percepibile (la magnitudine del corpo celeste è di appena 11 – un centesimo di come appare la stella stella più debole qui dalla nostra Terra), questa sarà un’occasione ghiotta per gli astronomi che avranno l’occasione di osservare in corpo da vicino, senza dover spedire (costose) sonde in giro per il Sistema Solare (come per esempio la missione Rosetta di cui abbiamo parlato qualche giorno fa).
Basterà mobilitare (così si dice che la NASA abbia intenzione di fare) il Deep Space Network di radiotelescopi e l’osservatorio di Arecibo in Porto Rico. 2005 YU55, quando è stato scoperto è stato classificato come “Asteroide Potenzialmente Pericoloso”. Questo perché la sua orbita incrocia quella della Terra, anche se ci vorrebbe molta sfortuna perché i due corpi celesti si trovassero esattamente nel punto di incrocio al medesimo momento. Dai calcoli fatti gli astronomi sono assolutamente sicuri che l’asteroride non rappresenterà un pericolo per noi, almeno per i prossimi 100 anni.
Il prossimo passaggio, più le osservazioni che si potranno fare nel 2029 quando 2005 YU55 passerà vicino a Venere, permetteranno di calcolare con precisione a che distanza arriverà nel successivo flyby terrestre, e cioè nel 2049. Per ora le stime dicono che nel 2049 2005 YU55 potrà arrivare a una distanza variabile fra le 0.002 AU (300.000 km) e le 0.3 AU (quasi 45 milioni di chilometri). Dopo martedì vi terremo aggiornati sulle osservazioni.