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Si fa presto a dire clone

NOTIZIE - Pioppi con lo stesso DNA reagiscono diversamente alle stesse variabili ambientali, e maggiore è il tempo per cui due rami "clone" sono stati separati e sono cresciuti in luoghi diversi, maggiore è questa differenza di comportamento. Anche nell'essere umano gemelli con un identico corredo genetico possono reagire fisiologicamente in maniera diversa a certi stessi stimoli ambientali, per esempio possono mostrare probabilità diverse di sviluppare certe malattie. Lo stesso accadrebbe anche nel mondo vegetale.

OggiScienza TV – L’evoluzione raccontata dai suoni di un pesce

OggiScienza TV - L'evoluzione raccontata dai suoni di un pesce Uno studio apparso su PLOSone supporta l'ipotesi darwiniana di un preadattamento alla futura vita terrestre da parte di specie più ancestrali. Ne parliamo con Stefano Malavasi, docente di Eccologia e Comportamento animale dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Per approfondire: www.mudskipper.it

Ritratto di Nettuno

NOTIZIE - Il più lontano pianeta del Sistema solare comincia a rivelare alcune delle sue caratteristiche, in particolare sulla composizione dell’atmosfera e la durata esatta del giorno, pari a 15 ore 57 minuti e 59 secondi. Ma molto altro resta ancora da scoprire.

Il social network che facilita la vita ai cannibali

NOTIZIE - Le stesse dinamiche di interazione sociale di social network come facebook e Twitter possono intervenire quando una gran massa di individui si muove, guidando la direzione, e garantendo il mantenimento delle distanze appropriate. Le stesse dinamiche inoltre favorirebbero la possibilità di mangiarsi (letteralmente) fra "vicini". Tranquilli, si parla di locuste, e alcuni scienziati dell'Istituto Max Planck di Fisica dei sistemi complessi (insieme ad altri ricercatori americani) usando la scienza dei network hanno studiato in che modo emerge il comportamento dello sciame (partendo dal comportamento di ogni singolo individuo).

Bebè a bassa risoluzione

NOTIZIE - La vista adulta si sviluppa con il tempo e le capacità visive dei bambini sono povere sotto diversi aspetti. Uno di cui non si sapeva nulla fino ad ora è quello della "risoluzione temporale". Gli adulti vedono facilmente un susseguirsi di fotogrammi (come quelli che si proiettano in una pellicola cinematografica) come un movimento fluido e non come un alternarsi di immagini a scatti. Il limite temporale "in basso" è circa quello di 12 fotogrammi al secondo (anche un po' meno): se il ritmo è più lento, quel che un adulto vede è una successione discreta di immagini. Esiste però anche un limite superiore, cioè quello in cui i fotogrammi si alternano troppo velocemente e il tutto appare molto confuso. Questo limite è di circa un fotogramma ogni 50-70 millisecondi
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