archive2011

A chi giova il microcredito?

ECONOMIA - Come mezzo per combattere la povertà, delle donne in particolare, sotto la sua forma attuale il microcredito è nato a metà degli anni '70 con la banca Grameen in Bangladesh e la BRAC in India. Osteggiato all'inizio dalla Banca Mondiale, poi raccomandato quasi fosse una bacchetta magica, oggi gli enti di microfinanza sono circa 10.000, non tutti onesti, alcuni dei quali fanno profitti e distribuiscono dividendi a chi ci investe dei capitali, come la messicana Finca. Un terzo sono controllati da un'organizzazione mondiale che ha appena pubblicato il proprio rapporto annuale, pieno di ottimismo. Giustificato? Con un protocollo sperimentale tipico di molte discipline ma che solo ora, sull'esempio di Esther Duflo, gli economisti dello sviluppo cominciano a usare, Dean Karlan di Yale e Jonathan Zinman del Dartmouth College hanno creato un software per selezionare "micro-imprenditori" più affidabili tra quelli senza beni da usare come garanzia e senza una storia pregressa di morosità. L'hanno provato sui clienti della First Macro Bank, nelle Filippine, un microcredito rurale “for profit” che ai fini dell'esperimento ha prestato

Vajont: studiare il passato per migliorare il futuro

NOTIZIE - La sera del 9 ottobre del 1963 circa 300 milioni di metri cubi di terra e roccia si staccarono dal versante settentrionale del monte Toc per franare nel bacino artificiale sottostante creato dalla diga del Vajont. Quello che seguì fu molto simile alle immagini dello tsunami che abbiamo visto nei mesi scorsi in televisione. Si sollevò una massa d'acqua che diede origine a due ondate che travolsero persone e case, distruggendo interi centri abitati. Una tragedia che ha causato 1910 vittime e che è ancora viva nella memoria grazie anche a spettacoli come quello di Marco Paolini. Oggi i ricercatori dell'Università di Padova e dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste hanno avviato un progetto congiunto per esamimare l'area della frana e dei dintorni da un punto di vista elastico-acustico, con tecnologie più moderne di quelle usate in passato. Lo scopo è di ottenere un modello 3D in grado di descrivere la caduta e la deformazione del terreno, fornendo indicazioni sulle caratteristiche di elasticità delle rocce e del terreno franato. Le ricadute di questo progetto potranno essere applicate non solo al Friuli Venezia Giulia e al Veneto, regioni direttamente coinvolte, ma anche ad altre zone colpite da dissesto idrogeologico, infatti ci sono aree di grosse masse rocciose instabili su tutto l'arco alpino. Per capire meglio come lavoreranno i ricercatori, abbiamo intervistato Massimo Giorgi, ricercatore del Dipartimento di Geofisica della Litosfera, responsabile scientifico del progetto per l'OGS, che lavorerà al modello assieme al collega Roberto Francese e al gruppo padovano guidato da Rinaldo Genevois.

Il nostro più lontano emissario

NOTIZIE - Le analisi dei dati provenienti dalle sonde Voyager dicono che i confini del nostro Sistema solare non sono uniformi e omogenei come si riteneva, ma sono costituiti piuttosto da una struttura fatta di bolle magnetiche turbolente con un diametro di circa 150 milioni di chilometri.
LA VOCE DEL MASTER

Cibo buttato, acqua sprecata

LA VOCE DEL MASTER - In questi giorni si discute molto della risorsa acqua, si riflette su quanto sia un bene prezioso per ciascuno di noi e su quanta in Italia ne vada sprecata a causa di acquedotti colabrodo. Un nuovo spunto di riflessione viene da uno studio britannico che, per la prima volta, ha calcolato l’impronta ecologica del cibo/rifiuto in termini di consumo d’acqua. Scopriamo così che attraverso il cibo non consumato e buttato nella spazzatura, ogni cittadino britannico spreca 280 litri d’acqua al giorno Questi i dati presentati in un documentato rapporto della società britannica che si occupa della gestione sostenibile dei rifiuti (meglio conosciuta come WRAP “Waste and Resources Action Programme”) e dal WWF. La ricerca si è concentrata sulle abitudini dei cittadini del Regno Unito, con lo scopo di analizzare l’impatto di consumi e sprechi in termini di utilizzo d’acqua e di produzione di anidride carbonica (le cosiddette “impronta idrica e di carbonio”)

Galline empatiche

ANIMALI - Ogni anno in Europa vengono allevati oltre 400 milioni di galline ovaiole, di cui 50 milioni solo in Italia. Di queste il 68% vive nelle gabbie minuscole degli allevamenti intensivi in uno spazio pro capite della dimensione di un foglio A4, con tutto ciò che ne comporta: sofferenza fisica, deformazioni dovute alla mancanza di spazio per l'apertura delle ali, sovrappopolamento, stress psicologico, ferite da combattimento. Come le galline ovaiole, anche polli da carne, mucche, agnelli e altri animali vivono condizioni di sofferenza emotiva oltre che fisica. È evidente, quindi, che gli studi sul “benessere” degli animali di allevamento intensivo (o da laboratorio), il cosiddetto “animal welfare”, sono diventati un'esigenza assoluta in una società che vuole definirsi “civile”.

Piccole cicogne crescono

FOTOGRAFIA - A metà maggio fervono le attività nell’Oasi S. Matteo di Medolla, in provincia di Modena. E non potrebbe essere diversamente: ci sono molte nuove bocche da sfamare. Questa ex cava abbandonata, trasformata in area di riequilibrio ecologico, ospita dal 2002 una piccola colonia di cicogne bianche (Ciconia ciconia), che ogni primavera si dedicano con cura e impegno all’allevamento dei piccoli. Le 3 coppie immesse in voliera nel 2002 hanno cominciato a riprodursi nel 2004, consentendo finora la reintroduzione di una ventina di esemplari. Alcuni di questi sono ritornati dall’Africa, dove erano andati a svernare, accompagnati da cicogne selvatiche.

Eruzione solare

NOTIZIE - Ieri il Sole ha eruttato, una bella esplosione degna di nota. Non è un evento così raro, si verifica da molte volte al giorno, nei periodi di attività solare particolamente intensa a meno di uno a settimana, quando il Sole è più quieto. Questa volta volta il "solar flare" è stato piuttosto grande, attirando l'attenzione di astronomi e astrofili, ma soprattutto (per me) è l'occasione per segnalarvi questo link: Helioviewer, un sito interattivo (di pubblico dominio) per tenere costantemente sotto osservazione la nostra stella che usa le immagini fornite da alcuni osservatori della NASA (SOHO, STEREO, SDO). La spettacolare eruzione di ieri ha mandato unpo' in tilt il sito, per cui i tempi di attesa sono un po' lunghi, ma chiunque puàò richiedere dei filmati del sole (anche in diverse gamme dello spettro elettromagnetico) e di solito sono disponibili in pochi minuti.
1 42 43 44 45 46 90
Page 44 of 90