POLITICA – Qualcuno pensa che i tagli della spending review alla ricerca non sono abbastanza… che diavolo ci facciamo con questi enti di ricerca, insomma. A cosa serviranno mai.
Quando apprendo certe cose (dal blog di Sylvie, per inciso) mi viene un attacco di acidità di stomaco. Per chi non sapesse cos’è un interrogazione parlamentare: è una domanda che uno o più parlamentari rivolgono al Governo sulla “veridicità di un fatto o di una notizia e sui provvedimenti che il Governo intende adottare o ha già adottato in merito”.
Il governo può rispondere o meno, ma se non lo fa deve giustificare il motivo. Fossi nel Governo alla domanda sotto risponderei: “ma va sul mus”.
C’è da chiedersi quanto tempo libero hanno i nostri parlamentari se riescono a formulare testi allucinanti (e ignoranti) come quello qui sotto:
[premesso un preambolo che descrive le funzioni di INGV si continua…]
…INGV è un ente pubblico che conta 1.000 dipendenti di cui 400 sono precari…
(aha, allora non sono mille i “dipendenti”…)
le tendenza mondiale è di enti scientifici con meno di 400 dipendenti
(“le” non è un refuso mio, e comunque INGV raggruppa cinque enti sotto di sè)
è scientificamente comprovato che non vi è alcuna possibilità di prevedere i terremoti o le eruzioni vulcaniche;
i recenti eventi sismici nel nostro Paese hanno purtroppo dimostrato l’inutilità delle previsioni sui movimenti tellurici
Non si possono prevedere i terremoti, suvvia, chiudiamo INGV. Chiaro no? Un ragionamento limpido e cristallino. Ecco io questa gente (MANCUSO, CICCIOLI e GIRO) la mandere ia zappare in campagna, dove è possibile si rivelino più utili. Non certo in parlamento.