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Denti high-tech per il dinosauro erbivoro

RICERCA – I denti dei mammiferi erbivori sono da sempre considerati un eccezionale esempio di adattamento alla macerazione del materiale vegetale di cui si nutrono. Negli ungulati, ad esempio, si è evoluta una complessa struttura dentaria, composta da ben quattro tessuti differenti che creano una superficie ruvida adatta allo sminuzzamento delle piante, in modo tale da favorire una più facile assimilazione dei nutrienti.

Questa struttura è comparsa diverse volte nel corso dell’evoluzione dei mammiferi, ma qualcosa di simile (anzi, di meglio!) era già presente circa 85 milioni di anni or sono nel gruppo degli adrosauridi (Hadrosauridae), la famiglia di dinosauri erbivori ‘dal becco d’anatra’. Questi organismi pascolavano nelle praterie del Cretaceo in branchi molto numerosi e per circa 35 milioni di anni hanno occupato la nicchia ecologica dei megaerbivori, quella che oggi è appannaggio esclusivo dei mammiferi.

Uno studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista Science ha descritto le approfondite analisi sulla struttura dei denti di questi organismi (nella specie Edmontosaurus), evidenziandone una composizione estremamente sofisticata e complessa. Grazie a sezioni trasversali di alcuni denti fossili, infatti, è stato possibile riconoscere ben sei tessuti differenti, che rendevano gli adrosauri eccezionalmente efficienti nel consumo di vegetali.

Questo risultato è ancora più interessante se si pensa che gli attuali rettili hanno denti composti da solo due tessuti: una simile struttura, unita alla grande varietà di dentizioni di questi dinosauri (alcune specie avevano anche oltre 1000 denti), ha fatto in modo che gli adrosauri fossero in grado di utilizzare una straordinaria varietà di vegetali, promuovendo così una grande differenziazione di questo gruppo di dinosauri.

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Andrea Romano
Biologo e giornalista scientifico, lavora come ecologo all'Università degli Studi di Milano, dove studia il comportamento animale. Scrive di animali, natura ed evoluzione anche su Le Scienze e Focus D&R. Dal 2008, è caporedattore di Pikaia - portale dell'evoluzione