AMBIENTE – La città con il maggior numero di stabilimenti a rischio di incidente rilevante (RIR)? Ravenna, con 25 stabilimenti in cui sono o possono essere presenti sostanze potenzialmente pericolose e quindi soggetti alla normativa Seveso. Quella con la più alta densità di stabilimenti RIR? Brescia con 8 impianti, la maggior parte siderurgici. E dove vengono stoccate le sostante pericolose? A Venezia, con più di un milione di tonnellate.
Sono alcuni dei dati racolti nel rapporto Ispra sugli indicatori urbani, che ha analizzato la presenza di stabilimenti RIR in 51 città e nel rispettivo territorio provinciale.
Come si può vedere nell’infografica, non sempre c’è una corrispondenza diretta tra il numero di stabilimenti presenti, la densità e la quantità di sostanze stoccate. Per esempio, tra i comuni con il più alto quantitativo di sostanze stoccate, Ravenna, con i suoi 25 stabilimenti, è al quinto posto. Viceversa Roma, al settimo posto per numero di stabilimenti nel territorio comunale, è al secondo posto, subito dopo Venezia, per quantitativi di sostanze.
A livello provinciale, invece, la distribuzione dei quantitativi di sostanze presenti negli stabilimenti a rischio mostra come il carico di sostanze detenute nelle aree di Siracusa, Bologna, Cagliari, Roma, Messina e Trieste sia superiore a quello detenuto nelle province di Bergamo, Brescia, Napoli, Ravenna, Novara, Venezia e Torino, caratterizzate da un maggior numero di stabilimenti RIR. Non è una semplice questione numerica: le oscillazioni delle città e delle province all’interno delle tre classifiche dipendono da diversi fattori, quali la dimensione degli impianti, la tipologia di sostanze stoccate e la distribuzione sul territorio.