archive2012

Ohibò! Ho una trave nell’occhio.

CULTURA - Phineas Gage, a suo modo, è una superstar. Uso il presente, perché nonostante sia morto da 152 anni, continua a far parlare di sé. Quando ancora non esistevano le moderne tecniche di studio del cervello, ha offerto agli scienziati un’opportunità unica per capire meglio le funzioni cerebrali. In realtà al povero Phineas non interessava la fama e tantomeno il progresso scientifico: era un operaio venticinquenne impegnato nella costruzione delle ferrovie americane. Il 13 settembre 1848 (un bel giorno per la scienza, ma pessimo per lui), mentre stava inserendo una carica esplosiva per la costruzione di un nuovo tratto ferroviario qualcosa andò storto: la detonazione avvenne prima del previsto, e la barra di acciaio che Phineas stava usando gli schizzò in faccia, trapassandogli il cranio. Un incidente sul lavoro che soprattutto in quegli anni non era così strano. La cosa strana, quella sì, è che possiamo ammirare Phineas Gage in una fotografia di qualche tempo dopo, mentre regge orgogliosamente la trave di metallo che attraversò i lobi frontali del suo cervello. Vivo.

Che ci fa un reattore nucleare alla Kodak

CRONACA - Lo avrete già sentito, nei sotterranei della sede storica della Kodak di Rochester (stato di New York) è stato trovato un reattore nucleare, lì dal 1974. Sembra la trama di una serie Marvel, ma al di là dello stupore, la domanda è che diavolo ci faceva la Kodak con un reattore nucleare? No, niente guerra fredda, niente armi di distruzione di massa, nessun intento bellico a quanto pare. Quel tipo di reattore molto probabilmente aveva uno scopo di ricerca. Come si legge anche in questo blog, dietro al quale c'è lo zampino dell'American Physical Society, quel tipo di reattore si trova facilmente in molte università americane, custodito con cura e senza nessuno scopo malefico, solo ricerca. E comunque non si tratte di un reattore nucleare come si è scritto un po' dappertutto, ma invece di un "californium neutron flux multiplier" (fisici, esiste una traduzione in italiano?), dispositivo che serve a: Accrescere l'emisisone di neutroni da una fonte radiottiva, ma non c'era abbastanza materiale per iniziare una reazione a catena. Lo strumento veniva usato in un modo molto simile a quello in cui molti reattori sono usati nelle università e negli istituti di ricerca

Conservare o non conservare questo è il problema

OGGISCIENZATV - Circa un quarto dei mammiferi presenti oggi sulla Terra è a rischio di estinzione ma non ci sono risorse sufficiente a salvare tutte le specie. Come deciderne le priorità ? A questa domanda risponde un recente articolo apparso su Conservation Letter. Ne parliamo con Moreno Di Marco del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell'Università La Sapienza di Roma.

Science Forward – Imitation of life

ASCOLTA IL PODCAST! SCIENCE FORWARD - Torna l’appuntamento con ScienceForward, il podcast del master in giornalismo scientifico digitale della Sissa di Trieste. Questa settimana parliamo di biomimesi con Ilaria Mazzoleni, architetto presso il Southern California Institute of Architecture, che ci racconta come il design e la progettazione architettonica possano prendere spunto da strutture della natura. Nicola Pugno ci parla delle potenzialità dei nuovi materiali che vengono studiati al laboratorio di nanomeccanica bioispirata del Politecnico di Torino. Con la rubrica Riciclati conosciamo Marco Valli che, dopo un dottorato in fisica, oggi è consulente per una società che si occupa di decisioni razionali. Nel film di Tim Burton “Il pianeta delle scimmie” (2001) ci descrive un mondo in cui i ruoli tra uomini e scimmie sono invertite. Per la rubrica +Science abbiamo chiesto a Daniela De Donno, presidente del Jane Goodall Institute Italia, come vivono oggi i primati sul pianeta dell’uomo. La scienziata della rubrica Import-Export di questa settimana è Dania Movia, post-doc in un laboratorio del Trinity College, che ci racconta la sua Dublino. Buon ascolto!

L’energia che viene dal sole

AMBIENTE - Occhi puntati sul fotovoltaico. Tra le energie verdi, quella prodotta dal sole continua a crescere. Secondo i dati presentati al SolarExpo di Verona, l’Italia con oltre 9.000 MW installati è stato il primo Paese nel 2011 in termini di nuova capacità di energia fotovoltaica connessa alla rete, superando anche la crescita della Germania che detiene il primato in Europa. Oggi il fotovoltaico contribuisce per il 31% alla produzione di energia da fonti rinnovabili: gli oltre 340mila impianti presenti nel nostro Paese producono circa 11 TWh/anno di energia elettrica

Per colpa di Achab

LA VOCE DEL MASTER - La caccia commerciale alla balena grigia, che tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 ha sterminato decine di migliaia di esemplari, è stata probabilmente la causa principale della recente diminuzione della popolazione di questa specie. Lo suggerisce un nuovo studio, condotto da un gruppo di ricercatori guidato da Elizabeth Alter della Stanford University e pubblicato su PLoS ONE. Anche se l’affermazione può sembrare ovvia, in realtà altre ricerche avevano ipotizzato che la diminuzione numerica fosse collegata a fenomeni precedenti alla caccia massiva della seconda metà del 1800. Erano stati considerati, infatti, fattori come l’influenza dei cambiamenti climatici (il “periodo caldo medioevale”, la “Piccola era glaciale”), la presenza di predatori (Orcinus orca) e il fatto che le popolazioni indigene avessero cacciato questa specie per 5000 anni

Revolution

AMBIENTE - Che cosa succederebbe se all’improvviso finisse l’elettricità? Parte proprio da domanda intrigante la nuova serie televisiva Revolution che andrà in onda prossimamente sull’NBC. La nuova serie action-adventure, diretta da Jon Favreau, Eric Kripke e in particolare da J.J Abrams, già autore dei famosi serial Lost e Alias, racconta la storia di un gruppo di sopravvissuti a un fenomeno paranormale che ha privato il pianeta della corrente elettrica e ha spinto l’umanità in dietro di centinaia d’anni. Computer, elettrodomestici, mezzi di trasporto, illuminazione, telefonia, tutto spento. Le grandi metropoli sono inghiottite dalla vegetazione e le persone vivono in piccole comunità di agricoltori

Diavolo di una manta!

AMBIENTE - Mi è capitato di vederle una volta, stando sott’acqua (qualcosa di simile a questo). E davvero l’emozione è stata fortissima. In effetti la manta gigante (Manta birostris), grande razza filtratrice, detiene almeno due primati: il primo (a parer mio) è la sua incomparabile bellezza e dell'eleganza, il secondo (a detta degli esperti) è quello di essere una delle specie di grandi dimensioni meno conosciute dall’uomo: sui suoi spostamenti e preferenze ambientali infatti se ne sa davvero poco o nulla. Ad illuminare questo ‘buio di conoscenze’ è apparso recentemente su PLosOne una ricerca 'pioneristica' che rivela i movimenti di sei individui - quattro femmine, un maschio e una giovanile – marcati con trasmittenti satellitari in prossimità della penisola dello Yucatan (Messico). Il team internazionale di ricercatori ha monitorato gli spostamenti degli enormi pesci cartilaginei (come gli squali per intenderci) per un massimo di due mesi: essi hanno trascorso la maggior parte del tempo all'interno delle acque territoriali del Messico - entro 200 miglia della costa -, allontanandosi al massimo 100 chilometri dal punto iniziale di campionamento
1 46 47 48 49 50 81
Page 48 of 81