CRONACA -Ogni tanto capita anche a me. Nonostante non sia un’amante delle scorte alimentari e sia molto attenta al pareggio di bilancio tra il cibo acquistato e il numero di pasti da cucinare, quella vaschetta di gelato, dimenticata in freezer da qualche mese, è finita nella spazzatura.
Secondo uno studio sullo spreco domestico realizzato da Last Minute Market e Università di Bologna, 6 italiani su 10 buttano il cibo almeno una volta alla settimana, 1 su 10 addirittura una o due volte la settimana. In un anno, secondo l’Eurostat, arriviamo a sprecare 149 kg di cibo a testa.
Finiscono nell’immondizia soprattutto frutta e verdura (40-50%), seguiti dai cereali e prodotti derivati (30%). Questo perché sbagliamo nella conservazione e nella gestione delle scorte o ci lasciamo tentare da offerte speciali e promozioni, acquistando una quantità di cibo superiore a quella di cui avremmo bisogno.
La situazione italiana non è un’eccezione, ma la regola. Solo nell’Unione Europea, in un anno, vengono sprecati 90 milioni di tonnellate di cibo l’anno e ogni cittadino ne butta nell’immondizia 180 kg. Analizzando l’intera filiera alimentare, gli sprechi delle famiglie sono quelli più rilevanti (42% del totale), dopo la produzione (39%), la ristorazione (14%) e la vendita all’ingrosso e al dettaglio (5%).
Un problema non è solo economico ed etico, ma anche ambientale. La filiera alimentare negli Stati dell’Ue, infatti, è responsabile del 17% delle emissioni di gas serra dirette. Tutte le volte che sprechiamo del cibo, non facciamo altro che contribuire all’aumento delle emissioni.
Finchè l’unica Forza agente sulle scelte degli individui sarà esclusivamente un Guadagno in “moneta”, la distrubuzione delle risorse della Terra sarà sempre complessa e dispersiva.
D’altronde, non si vede attualmente all’orizzonte un modo più redditizio e meno sprecone per accedere ai beni prodotti , da parte di chi si guadagna il diritto a farlo, che sostituisca quello attuale.
Molto probablmente, quello del cibo che si spreca perchè va in scadenza o per altre cause è un naturale ed inevitabile processo entropico.
A ben vedere, infatti, in Natura, tutte le “trasformazioni” o gli “spostamenti ” di Energia sono affetti da un certo tasso di Entropia.
Ed è così anche per gli alimenti visti come veicolatori di”energia privilegiata.(cibi).