IL PARCO DELLE BUFALE – Il 2 ottobre, il Partito Democratico (PD) presentava alla Camera un’interrogazione al MIUR sulla fusione fredda. L’indomani il Movimento 5 Stelle (M5*) la presentava quasi identica al Senato. Da allora, una variante significativa turba il Paese.
Dal testo che i senatori Girotto, Serra e Bocchino hanno copiato dall’on. le Realacci:
La fusione fredda detta oggi Low energy nuclear reactions (LENR) fornisce un’interpretazione delle reazioni nucleari all’interno del «modello standard» e non di una «nuova fisica»
Poiché le ricerche sono soppresse dall’“ortodossia” scientifica e dai militari, dal 1989 proseguono ininterrotte in USA, Giappone, Francia e Italia e
i dispositivi LENR sono oggetto di forte interesse in vari Paesi avanzati
Giustamente, se si pensa che possono risolvere la crisi energetica e fermare i cambiamenti climatici. Oltretutto costano pochissimo. Mentre
fonti giornalistiche hanno fatto ascendere a oltre 7 miliardi di euro il costo dell’esperimento sul «bosone di Higgs» (1),
la ricerca sulle LENR
ha costi inferiori, di almeno tre ordini di grandezza, di quelli con i quali l’Italia sostiene i grandi progetti per la «fusione calda» (2),
Ai due partiti interessa in particolare il dispositivo di Francesco Celani dell’INFN. Chiedono
se il ministro non ritenga, nell’ambito delle sue competenze, di intervenire per impedire la chiusura, decisa dal presidente dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e ottemperata dal direttore dei LNF dell’Istituto nazionale di fisica nucleare, del laboratorio dove si svolge la sperimentazione di Celani e del suo team posto che appare paradossale che nel contesto descritto si ritenga non di interesse attuale dell’istituto, una ricerca diretta, con riconosciuti livelli di eccellenza da Francesco Celani, 1° ricercatore dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e vice-presidente della «International Society of Condensed Matter Nuclear Science», che da oltre vent’anni opera nel campo delle LENR, proprio quando la sua sperimentazione sulla Costantana, una lega di nichel e rame nota fin dalla fine Ottocento, apre orizzonti applicativi con materiali di basso costo;
Lo stesso periodare proustiano in entrambi i testi suggerisce un perfetto accordo. I due partiti, per esempio, evitano di dire al ministro che il dispositivo viene già sviluppato da un’azienda straniera. Eppure c’è una divergenza sostanziale e riguarda un’azienda italiana che dovrebbe esser cara a entrambi:
Luca Gamberale, direttore scientifico di una società di progettazione di tecnologia LENR, la Defkalion Europe, afferma realisticamente che la commercializzazione dei suoi dispositivi abbia un traguardo di due anni e che dipenderà soprattutto dalle industrie che vorranno produrre tali dispositivi
sostiene il PD. Il M5* non pare ritenerlo realistico e modifica così l’inizio della frase:
una società di progettazione di tecnologia Low energy nuclear reactions, ha previsto che
La divergenza è giunta inattesa. Il 21 luglio l’imprenditore Andrea “Mistero” Rampado, apprezzato da tempo dal M5* e che a sua volta apprezza molto il M5*, era entusiasta del dispositivo Defkalion. Sotto il titolo “Un altro 22 coi fiocchi!” infatti, l’altrettanto entusiasta Daniele Passerini scriveva :
da circa 20 giorni a Milano, la Defkalion ha realizzato ripetute e analoghe prove e dimostrazioni, sempre e solo per clienti. Del reattore che verrà utilizzato nell’imminente test, MISTERO ci ha fatto sapere poche ore fa che:
- Oggi dopo le 12 è stato acceso per verificare i setup di misura e lo streeming; attualmente il COP è 6.4 in continua crescita, si dovrebbe assestare attorno a 7-7,2.
Poco dopo l’imprenditore abbassava il rendimento a 4,5, comunque eccezionale. Il 22 e il 23 i giornalisti Maurizio Melis e Federico Pedrocchi trasmettevano altre “repliche” in streaming video, l’entusiasmo contagiava altri “paesi avanzati” e il dott. Gamberale “congelava i rapporti” con i suoi 1.300 clienti.
Da allora i colleghi di Radio 24, l’imprenditore e il poeta parlano d’altro e il dott. Gamberale non parla più. Il Parco chiede pertanto se qualche ministro, nell’ambito delle proprie competenze, non ritenga necessario intervenire prima che i clienti di Defkalion Europe acquistino dispositivi LERN in USA.
(1) Gli autori (?) confondono il costo totale dell’LHC con quello per l’uso di due dei suoi rilevatori.
(2) Gli autori (?) confondono la ricerca sulla fusione calda con la costruzione di un prototipo che produca energia. Il progetto ITER è stato “avviato” nel 2007 e l’Italia lo “sostiene” nel senso che finora ha investito 360 milioni di euro, di cui circa il 90% in personale e attrezzature esistenti, e ne ha ricavato 600 milioni in commesse e posti di lavoro.
Crediti immagine: Lorenza e Vincenzo Iaconianni, Wikimedia Commons