RICERCA – L’utilizzo di strumenti per la caccia non è un’esclusiva prerogativa umana: sono noti ormai da anni diversi esempi tra le scimmie antropomorfe, come l’utilizzo di vere e proprie lance negli scimpanzé a caccia di altri piccoli primati, e anche tra gli uccelli, come il caso eclatante di alcuni aironi che pescano i pesci attirandoli con pezzi di pane (video). Tuttavia, finora non si conoscevano esempi del genere tra i rettili.
In questi giorni però la rivista Ethology, Ecology and Evolution pubblica il primo caso di utilizzo di oggetti come esca in due specie di coccodrillo: il coccodrillo palustre (Crocodylus palustris), specie diffusa in tutta la penisola indiana, e l’alligatore americano (Alligator mississippiensis), che abita la regione meridionale degli Stati Uniti. In particolare, alcuni esemplari di entrambe le specie sono stati osservati usare piccoli bastoni in modo tale da attrarre verso di sé gli uccelli in fase di costruzione del nido. In pratica, i coccodrilli nuotano verso i bastoni, fanno in modo che questi si depositino sul loro muso e poi aspettano l’arrivo delle prede (immagine). Quando queste si avvicinano i predatori sferranno così l’attacco mortale.
Tale comportamento, sottolineano i ricercatori, non viene però messo in atto con la stessa frequenza in tutto il corso dell’anno, ma si osserva un forte incremento durante la stagione riproduttiva degli uccelli. Nella specie nordamericana, infatti, si verifica prevalentemente tra marzo e maggio, proprio nel periodo in cui le loro prede sono in cerca di legnetti per la costruzione del nido. I coccodrilli, quindi, non sono solo in grado di utilizzare un’esca, ma anche di tenere conto della stagionalità del comportamento delle proprie prede.
Sebbene sia esclusivamente di carattere descrittivo e non mostri la generalità di tale comportamento, la ricerca fornisce comunque sorprendenti informazioni sulla possibile complessità, prima non riconosciuta, nelle strategie di caccia dei questi rettili.
Crediti immagine: Tartarus is a n00b, Wikimedia Commons