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Orrorin: il bipede arboricolo

Orrorin_tugenensisCRONACA – Esseri bipedi ma arrampicarsi sugli alberi. Orrorin tugenensis, un nostro lontano antenato, era un primate davvero eclettico, che concentrava su di sé il meglio delle scimmie arboricole e degli ominini bipedi.

Un’analisi minuziosa del femore di questa specie, a cura della Stony Broke University e di un team internazionale di paleontropologi, fornisce nuovi interessanti spunti all’indagine sull’origine del bipedismo.

I ricercatori scrivono nel loro paper pubblicato su Nature Communications che la morfologia dell’osso, esaminata per mezzo di analisi morfometriche tridimensionali, è intermedia tra quella degli antenati quadrupedi delle scimmie antropomorfe e delle specie ominine che hanno affollato le successive ramificazioni dell’evoluzione umana. E suggerisce che i cammini evolutivi delle antropomorfe e degli ominini hanno preso direzioni diverse a partire dai comuni antenati miocenici.

Orrorin tugenensis è il cosiddetto “Uomo del millennio”, scoperto nel 2000 in Kenya e considerato tra i più affidabili candidati al ruolo di antenato degli ominini. Il suo status di ominino è ancora controverso, e la sua età è più antica di quella degli ominini ufficialmente riconosciuti, e risale a circa 6 milioni di anni fa.

L’analisi morfometrica comparativa ha coinvolto oltre 400 individui appartenenti a specie di primati preistorici e attuali, quali scimmie mioceniche, ominini fossili e scimmie antropomorfe. Il femore di Orrorin appare come un vero e proprio mosaico evolutivo: presenta affinità da una parte con Proconsul nyanzae, una scimmia miocenica, e dall’altra con Australopithecus afarensis, la specie di Lucy.

Gli autori sostengono che per giungere a una migliore comprensione dell’evoluzione del bipedismo servirà in futuro uno studio più approfondito della paleobiologia dei primati del Miocene.

Crediti immagine: Lucius, Wikimedia Commons

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