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ricerca

Una nuova specie di orbettino tutta italiana

Alla fauna d'Italia si aggiunge in questi giorni Anguis veronensis, una nuova specie di orbettino. La scoperta non è il frutto di recenti spedizioni in zone ancora inesplorate, ma di nuove e altamente precise analisi genetiche.

11 miliardi di persone

Quanti saremo nel 2100? Quasi 11 miliardi di persone, secondo le ultime stime dell’Onu sulla crescita della popolazione mondiale. Dagli attuali 7,2 miliardi passeremo a 8,1 nel 2025, 9,6 nel 2050 e infine 10,9 nel 2100. Previsioni riviste al rialzo, rispetto a quelle del 2011, che si fermavano a 10,1 miliardi di persone.

Sonni inquieti? Colpa della luna

CRONACA - "Stanotte ho dormito male". "Sarà stata la luna piena". Una risposta che a prima vista farebbe sorridere è sul punto di acquisire canoni di scientificità. A dare man forte alle alle molte persone che lamentano di dormire male in periodi di luna piena, arriva oggi un rapporto pubblicato su Current Biology, che offre delle prove scientifiche che gli esseri umani, nonostante i comfort del mondo civilizzato, rispondono ancora ai ritmi geofisici della luna, guidati da un ‘orologio circalunare’: un orologio simile a quello circadiano, che permette all’organismo di sincronizzarsi con il ciclo naturale giorno-notte

Potenziale

Un comunicato stampa dell'Università di Nottingham, annuncia "una tecnologia che cambierà il mondo". Messa a punto da Edward Cocking, consentirà a 200 piante alimentari, potenzialmente a tutte, di fissare anche l'azoto dell'aria e di incrementarne la resa riducendo sia l'uso di fertilizzanti che l'inquinamento da nitrati.
CRONACA

Il MUSE è aperto

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - Trento, 27 luglio 2013. In un’assolata e torrida giornata d’estate, migliaia di persone, non solo...

Vanity Press

Un candidato italiano al premio Nobel dimostra che non è indispensabile pagare editori in open access per far lievitare il proprio indice di citazioni.
CRONACACULTURAPOLITICA

Dal ministro Carrozza un nuovo stop al digitale a scuola

«Perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente!» Sembrano ispirarsi al verso di Gaber le politiche del Ministero dell’Istruzione italiano in materia di testi scolastici. La rivoluzione, non violenta ma per alcuni pericolosa, è quella digitale, che vorrebbe la graduale trasformazione dei libri di testo in prodotti multimediali.

Talebana nei giorni feriali

Un lettore voleva sapere se la custode considerava una bufala o meno "l'esperimento più recente in fusione fredda", segnalato lunedì da questa rubrica. Consapevole di deludere il popolo italiano, la custode confessa di non riuscire ancora a viaggiare nel futuro.

Con la pratica si impara di più

Lanciarsi a occhi aperti nell’esplorazione sembra essere ancora il modo migliore per imparare. Un team di ricercatori dell’università di Stanford suggerisce oggi di ribaltare la dinamica dell’apprendimento classica secondo cui gli studenti imparano di più e meglio cominciando a leggere autonomamente qualche testo su un argomento prima di affrontarlo in classe. Secondo alcuni recenti risultati – pubblicati sulla rivista IEEE Transactions on Learning Technologies - quando invece l'ordine viene invertito, cioè quando il primo contatto con un argomento nuovo avviene insieme in classe tramite strumenti innovativi, le performances degli studenti migliorano significativamente.
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