CRONACA (NERA) – Quel “diavolo” che perseguita Città della Scienza, il science centre napoletano, da un anno esatto non sembra mollare la presa. Due giorni fa davamo la notizia della giornata di celebrazioni in ricordo dell’anniversario nefasto degli eventi del 4 marzo 2013, in cui CDS veniva rasa al suolo da un incendio doloso. Doveva essere un giorno di festa e ricostruzione in cui si sarebbe dovuto ratificare l’accordo di programma per la ricostruzione. L’accordo prevedeva la bonifica del mare di Coroglio, la realizzazione di una spiaggia artificiale e la ricostruzione del Science Centre. Niente di fatto.
A sorpresa il Comune di Napoli e la Regione Campania non hanno trovato un accordo. Nodo della questione è la bonifica dei fondali marini davanti alla zona in cui è situato il science centre. Attonita anche la neoministra dell’Istruzione Stefania Giannini, che ha dichiarato alla stampa “avrei preferito trovare un accordo concluso e non il diavolo che si annida nei dettagli come sempre”, ma ha aggiunto una nota positiva: “l’accordo non è saltato, ma deve essere perfezionato”. Incrociamo le dita per CDS e continuiamo a supportarla. Ci chiediamo però come sia possibile che un fatto di questa entità si scopra lo stesso giorno in cui il programma doveva essere stipulato e se non fosse stata possibile una contrattazione precedente.
Crediti immagine: Christian Scholz (Flickr)