RICERCA – I meccanismi di formazione di metastasi sono un filone di ricerca che impegna i ricercatori da anni, data la complessità delle dinamiche in gioco. Oggi un gruppo di ricercatori dell’Istituto Tumori di Milano ha identificato nel modello animale un nuovo meccanismo che contribuisce alla formazione delle metastasi nel carcinoma mammario, cioè quello che definiamo comunemente tumore maligno, che vede coinvolta una proteina della matrice extracellulare chiamata “osteopontina“, che giocherebbe un ruolo ancora più rilevante nella formazione di metastasi di quanto ritenuto in precedenza. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cancer Research.
L’osteopontina, coinvolta nella regolazione di diversi processi fisiologici tra cui la stessa sopravvivenza cellulare, è prodotta dalle cellule tumorali da cui la proteina viene rilasciata all’esterno. I ricercatori hanno dimostrato che particolari cellule del sistema immunitario, le cellule mieloidi, produco anch’esse osteopontina ma, invece di rilasciarla all’esterno, la trattengono dentro la cellula. In particolare quello che hanno scoperto è che in entrambi i casi, sia che sia prodotta dalle cellule tumorali che dalle cellule mieloidi, questa proteina agevola la formazione delle metastasi.
Mentre l’osteopontina prodotta dalle cellule tumorali ne assicura la sopravvivenza in un ambiente ostile quale il circolo sanguigno dove deve transitare per andare a formare la metastasi, quella ritenuta all’interno dei globuli bianchi contribuisce alla loro attività immunosoppressiva, proteggendo così le cellule tumorali che stanno formando la metastasi dall’attacco immunologico. In altre parole difende il tumore impedendo al nostro sistema immunitario di combatterlo. A controprova che questo meccanismo dimostrato nell’animale da laboratorio è rilevante anche per l’uomo, i ricercatori hanno trovato in metastasi di pazienti con tumore al seno proprio la presenza di cellule mieloidi contenenti osteopontina.
“Il nostro studio è nato proprio dal tentativo di definire una volta per tutte il ruolo di questa molecola nella formazione delle metastasi, nel nostro caso polmonari, del carcinoma mammario – spiega Claudia Chiodoni, una delle ricercatrici del Dipartimento di Oncologia Sperimentale che ha condotto lo studio – e ha confermato che anche l’osteopontina prodotta dal sistema immunitario che dovrebbe proteggerci dalla formazione delle metastasi, in realtà gioca un ruolo contrario pro-tumorale, favorendo la metastasi.”
“E’ solo una porta che si è aperta – prosegue Claudia Chiodoni – ma aggiunge un nuovo e importante pezzo al complesso puzzle che è il processo di formazione delle metastasi. Siamo infatti ancora in una prima fase di ricerca, in cui ci siamo basati su un modello animale e sebbene i dati sulle metastasi di pazienti analizzate nello studio facciano ritenere che anche nell’uomo comportamento questo meccanismo possa essere rilevante, per un riscontro clinico effettivo sull’uomo bisognerà attendere studi futuri”.
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