Lo yogurt del prof. Ruggiero, cont.
Dimissioni volontarie dall'ordine dei medici e tre articoli scientifici ritirati alle spalle. Ma nonostante questo la (pericolosa e truffaldina) saga continua
IL PARCO DELLE BUFALE – Dopo aver sperimentato la vendita di yogurt al GcMAF da 60-100 euro la dose quotidiana a sieropositivi reclutati in rete, il prof. Marco Ruggiero ha trasferito le proprie attività non accademiche all’estero dove hanno destato la curiosità di alcune agenzie del farmaco.
Il GcMAF (per Globulin component Macrophage Activating Factor, di recente ribattezzato goleic) è una sostanza presente nel sangue che aggiunta nel cibo, somministrata come collutorio o clistere, o per via intramuscolare rafforzerebbe il sistema immunitario per cui sarebbe in grado di guarire numerose malattie dall’AIDS all’autismo, dalle patologie neuro-degenerative ai tumori allo stadio terminale (dal quale, secondo il prof. Ruggiero et al., ci protegge l’infezione da HIV). Tre pubblicazioni scientifiche che riferivano queste proprietà sono state ritrattate l’anno scorso per irregolarità nella documentazione, dati dubbi e non reperibilità del primo autore Nobutu Yamamoto e della sua fondazione-laboratorio. (1).
Nel frattempo il prof. Ruggiero e la moglie prof. Stefania Pacini, dell’Università di Firenze, sono stati sospesi dall’Ordine dei medici rispettivamente dall’1 dicembre 2014 al 31 maggio 2015 e dall’1 al 31 dicembre 2014. Entrambi hanno rinunciato a opporsi al provvedimento e presentato invece una domanda di cancellazione dall’Ordine per “dimissioni volontarie” e alla scadenza della sospensione ne sono automaticamente esclusi.
Avevano già trasferito le proprie attività terapeutiche in cliniche segrete in Germania e in Svizzera dove non sono abilitati a esercitare la medicina e quelle scientifico-industriali in aziende del Regno Unito. Il 3 febbraio scorso, la Medicine and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA) ha pubblicato questo avviso:
Le persone che hanno comprato il GcMAF dovrebbero parlarne con il proprio medico.
Inquirenti della MHRA hanno svolto un’ispezione non annunciata in un sito di produzione a Milton, Cambridgeshire, dopo che l’agenzia di Guernsey aveva segnalato dubbi sul prodotto. Il plasma sanguigno usato come materiale di base per produrre il farmaco è risultato “Da non somministrare a essere umani e da non usare in alcun prodotto farmaceutico”.
Non esattamente quanto prevedono le “buone pratiche”.
Oltre 10.000 fiale sono state sequestrate ed è cessata la produzione del farmaco non autorizzato. I prodotti erano venduti attraverso siti web dai quali pazienti del Regno Unito potrebbero averli comprati. Lavoriamo con i colleghi di altri paesi per avvertirli dei rischi potenziali. Le nostre indagini procedono e fino ad ora non abbiamo ricevuto rapporti sugli effetti collaterali del prodotto.
In fondo al documento della MHRA, sono elencate le imprese di cui il prof. Ruggiero è consulente o direttore scientifico i cui siti web continuano a vendere il prodotto..
(1) Un esperimento clinico di fase I (non tossicità) per una terapia complementare contro i tumori, che la società Efranat ha basato sugli articoli ritrattati di Yamamoto, è stato approvato l’anno scorso dal Ministero israeliano per la sanità. I risultati preliminari dovrebbero essere pubblicati nel corso del 2016.
Puntate precedenti: La saga dello yogurt I, II, III, IV, V e VI.
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