Paolo Nespoli nello spazio: ai blocchi di partenza per la missione VITA
A 60 anni l’astronauta dell’ASI e dell’ESA Paolo Nespoli si prepara a tornare nello spazio per la missione VITA. Il compito è delicato: seguire i 200 esperimenti a bordo della ISS per capire le scienze biologiche e la vita nello spazio e preparare la strada per le future missioni verso Marte
CRONACA – Un altro astronauta italiano si prepara a tornare nello spazio. Dopo la missione Futura 42 di Samantha Cristoforetti, il 28 luglio alle 17.40 ora italiana Paolo Nespoli, soprannominato AstroPaolo, partirà dalla base di Baikonur in Kazakhstan per la missione Vita, acronimo di Vitalità, Innovazione, Tecnologia e Abilità, nata dalla collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana, ASI, e l’agenzia americana NASA. A 60 anni l’astronauta dell’European Space Agency, ESA, partirà alla volta della Stazione Spaziale Internazionale, ISS, per la Expedition 52 insieme ai suoi compagni di equipaggio: il russo Sergey Ryazansky e l’americano Randy Bresnik.
Ad aspettare Nespoli e colleghi in orbita ci saranno gli astronauti Fyodor Yurchikhin, Jack Fischer e Peggy Whitson, l’astronauta americana con cui ha già volato nel 2007 per la missione Esperia. Anche la Whitson vanta diversi record: è stata la prima donna astronauta per due volte al comando della ISS e uno degli americani con il maggior numero di passeggiate spaziali.
Ma chi è Paolo Nespoli? Nato a Milano il 6 luglio 1957 e cresciuto a Verano Brianza, dopo il diploma scientifico ha frequentato la Scuola Militare di Paracadutismo di Pisa per poi entrare tra le Forze speciali italiane. Nespoli si è poi laureato in ingegneria aerospaziale fino al 1991, quando è stato assunto dall’ESA dove ha iniziato il percorso per diventare astronauta.
AstroPaolo è un veterano alla sua terza missione sulla Iss. Dopo la missione Esperia del 2007 e la missione MagISStra nel 2011, ora si prepara a trascorrere i prossimi 4 mesi nello spazio con la missione VITA. Nespoli si occuperà di 200 esperimenti di cui 11 dell’ASI che riguarderanno le scienze delle vita, dalla fisiologia alla biologia.
Gli esperimenti previsti per questa missione non rivoluzioneranno la vita sulla Terra, ma serviranno ad avere conoscenze più approfondite su fenomeni che riguardano la vita di tutti i giorni e che sono necessari per progettare missioni umane nello spazio che permettano l’esplorazione spaziale del Sistema Solare, come le prossime missioni verso Marte e verso la Luna. Proprio Nespoli ha spiegato in un’intervista:
“Nessuno degli esperimenti previsti in questa missione rivoluzionerà la Terra né la nostra vita. Tutti hanno la possibilità di farlo, ma non potremmo mai saperlo finché non le faremo. Ognuno è un granello di sale che si aggiunge ad altri all’interno di un contenitore, e un po’ alla volta il contenitore si riempie. In questi ultimi anni l’attenzione alla ricerca scientifica è diventata altissima sulla Stazione Spaziale e i risultati piano piano si stanno accumulando”.
L’appuntamento dunque è fissato per domani, 28 luglio, alla base russa in Kazakhstan e Paolo Nespoli è in prima fila per questa importantissima missione. Un altro passo nello spazio, anche stavolta appena fuori la Terra, per prepararsi all’esplorazione di pianeti sempre più lontani.
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