Piccioni (con la cresta) in fuga
Il piccione crestato produce un fischio alternato grazie al repentino movimento delle 10 piume impiegate per volare.
ANIMALI – La gran parte dei volatili emette un particolare cinguettio per allertare i propri simili di un pericolo incombente, a volte adattando la propria “voce” alle modificazioni dell’habitat di riferimento. Il piccione crestato, invece, utilizza un metodo a dir poco sorprendente per lanciare l’allarme: l’aria che passa attraverso il piumaggio mentre il piccione si leva precipitosamente in volo produce un fischio caratteristico che mette subito in guardia gli altri membri, facendoli fuggire a loro volta.
A svelare i meccanismi di questo particolare sistema d’allarme è stato un gruppo di tre ricercatori della Research School of Biology dell’Australian National University, che ha pubblicato a novembre su Current Biology i risultati degli studi e delle osservazioni compiute sulle decine di esemplari di piccione crestato (Ocyphaps lophotes) che vivono in gran parte dei parchi pubblici di Canberra.
I tre ricercatori australiani – Trevor G. Murray, Jochen Zeil e Robert D. Magrath – hanno dimostrato come il fischio dei piccioni non sia un mero effetto casuale dello scatto compiuto per librarsi ma costituisca un segnale codificato, comprensibile e frutto dell’evoluzione. Il piccione crestato, infatti, produce un fischio alternato (una nota alta e una bassa) grazie al repentino movimento delle 10 piume impiegate per volare. Secondo i ricercatori sarebbe l’ottava piuma (denominata nello studio P8) a produrre un fischio diverso e questa particolare piuma verrebbe impiegata sistematicamente per fuggire in fretta in caso di pericolo. Gli altri volatili, percependo questa differenza di suono, vengono così allertati.
Per dimostrare il ruolo chiave dell’ottava piuma delle dieci indispensabili per volare i ricercatori hanno registrato i fischi prodotti durante una fuga da un esemplare a cui erano state rimosse entrambe le piume “P8” e li hanno riprodotti in vari ambienti popolati dai piccioni crestati. Il suono veniva del tutto ignorato. Successivamente il team ha riprodotto il fischio d’allarme di un esemplare dal piumaggio intatto e ha osservato come, in questo caso, i piccioni fuggissero precipitosamente.
Fu Charles Darwin uno dei primi studiosi a proporre l’idea che alcuni uccelli utilizzassero strumenti non-vocali in caso di pericolo ma fino a oggi sono stati prodotti pochi studi che analizzano le cause profonde di un fenomeno affascinante che si riscontra anche in altre specie di volatili come, ad esempio, il colibrì.
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