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Te lo legge l’autore: i finalisti del Premio Galileo 2018

Chi prenderà il posto di Guido Tonelli in cima al podio del Premio Galileo?

premiogalileo
Il logo del premio, giunto alla dodicesima edizione
  • Il tema che affronta nel libro è conosciuto a livello mediatico o bisognerebbe trattarlo di più e meglio?

Greison: La parità di genere in tutti i settori e in particolare in quello scientifico è sempre più dibattuto e la situazione sta migliorando, ma finché facciamo caso a chi fa le cose e non a come le fa, significa che non abbiamo ancora raggiunto la vera parità. Io racconto queste storie in tv, a teatro e sul mio sito internet e vedo che c’è tanto interesse sia per le vite delle scienziate sia per il loro lavoro.

Malvaldi: La chimica è un linguaggio, ma troppo spesso si pretende di capirla senza studiarla: sarebbe come sperare di capire il cinese senza averlo mai studiato. Io ho scritto romanzi e libri gialli e la differenza che ho riscontrato è che nel romanzo il lettore è interessato fin dall’inizio al racconto e quindi è indulgente nei confronti dello scrittore, mentre nel saggio scientifico lo scrittore deve riuscire a catturare il lettore e non può lasciarlo troppo in sospeso tra le pagine.

Mancuso: Il mondo vegetale va ancora studiato moltissimo e raccontato in modo nuovo. Spesso “divulgazione della botanica” è sinonimo di “noia infinita” perché si riduce a una carrellata di nomi in latino con qualche fotografia. Io ho cercato di rendere giustizia a questo mondo meraviglioso, anche se mi rendo conto che l’amore per le piante è un amore adulto, perché da bambini è più semplice ammirare e amare un animale, che si comporta in modo più simile a noi.

Martin: Il tema dei rifiuti torna di tanto in tanto sulle pagine dei giornali [di recente, la storia dei dischetti di plastica nel Tirreno], ma la notizia non si accompagna a un cambio di mentalità sull’argomento. Questo libro non ha l’obiettivo di fare la morale a nessuno, ma attraverso dati scientificamente robusti dimostra che dobbiamo ripensare la cultura dello scarto e intendere i materiali non come rifiuti, ma come fonti da riusare e riciclare finché è possibile.

Meldolesi: Il pubblico generalista non conosce ancora la parola CRISPR, ma gli appassionati di scienza sono curiosi per le novità che questa tecnologia può portare. Per evitare la nascita di uno spauracchio, come avvenne per gli OGM, sono stati avviati dibattiti pubblici e summit internazionali prima che i prodotti ottenuti con CRISPR siano sul mercato. Il libro racconta la nascita di questa rivoluzione scientifica, ma i cambiamenti sono continui e rapidi, per cui racconto la sua evoluzione anche attraverso un blog chiamato CRISPeRmania.

[continua]

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claudio dutto
Redattore di libri scolastici, appassionato di saggi scientifici e autore di podcast per diletto. Su twitter sono @claudio_dutto