Beyond, Luca Parmitano pronto ad andare “oltre” sulla ISS
L’astronauta italiano ha annunciato il nome della Spedizione 60/61: partirà di nuovo, nel 2019.
ATTUALITÀ – Il 27 settembre è una data importante per l’astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea Luca Parmitano. Non solo compie 42 anni, ma ha annunciato durante un evento presso l’Esrin, centro dell’ESA a Frascati, anche il nome della missione che nel 2019 lo porterà di nuovo a bordo della Stazione Spaziale internazionale (ISS). Stavolta come comandante di avamposto.
Beyond, letteralmente “Oltre”: questo il nome scelto per la Spedizione 60/61 in cui Parmitano raggiungerà l’ISS insieme all’astronauta della NASA Andrew Morgan e al cosmonauta della Roscomos Alexander Skvortsov.
Un ritorno nello spazio in grande stile per il pilota italiano, astronauta della classe ESA 2009, che fu il primo a volare proprio a bordo della stazione spaziale in orbita intorno alla Terra. Era il 2013 e per 166 giorni Parmitano ha svolto esperimenti scientifici, che sono ancora in corso oggi, e partecipato a due uscite extraveicolari.
Un logo e un nuovo nome scelti proprio dall’astronauta, che spiega di essere stato ispirato da altri astronauti dell’ESA. Partendo dalla missione Proxima di Thomas Pesquet del 2015 e arrivando alla missione Orizzonti, ancora in corso con Alexander Gerst, il futuro comandante di avamposto ha seguito un percorso che è destinato a portare l’umanità oltre e ancora più lontano, con grande beneficio per la scienza. Durante l’evento organizzato dall’ESA Parmitano ha commentato:
“Ciò che facciamo in orbita non è per gli astronauti o per il programma della Stazione Spaziale Internazionale, è per tutti. È per la Terra, per l’umanità, ed è l’unica via per noi per conoscere di cosa abbiamo bisogno, in termini di scienza e di tecnologia, per poter andare oltre”.
Esplorazioni lunari e marziane, per andare oltre
Proprio per questa necessità di spingersi oltre il limite delle nostre attuali conoscenze dello spazio e dell’universo, il logo di Beyond raffigura un astronauta che guarda fuori nello spazio, mentre la Terra e la Stazione Spaziale Internazionale si riflettono sulla visiera del casco. Tre cerchi concentrici che rappresentano i prossimi obiettivi dell’esplorazione spaziale. La Luna, che appare solo in lontananza, attende il ritorno dell’essere umanocon la navicella spaziale Orion e i suoi rover.
Poi “oltre” c’è Marte, l’ambito pianeta rosso e prossima meta nei piani di colonizzazione umana. Infine il nero dello spazio profondo.
Oltre al logo sono stati annunciati anche alcuni degli esperimenti che terranno impegnato l’astronauta nella prossima missione. Il filo conduttore degli oltre 50 esperimenti in programma sono le nuove tecnologie, in primo luogo la robotica, che porteranno l’esplorazione spaziale su un nuovo livello. Altri esperimenti invece riguarderanno la sicurezza dell’essere umano in missioni esplorative di lunga durata.
Nell’agenda di Parmitano sono previste anche dimostrazioni con l’obiettivo di sviluppare la conoscenza tecnologica e operativa necessarie, in parallelo all’aiuto dei robot, per esplorare le superfici lunare e marziana non solo dall’orbita, ma anche in superficie.
Il primo comandante italiano sulla ISS
La Spedizione 60/61 vedrà poi Parmitano nella seconda parte della sua missione vestire i ruoli di comandante dell’avamposto, un ruolo che per la terza volta viene assegnato a un astronauta dell’ESA, ma che rappresenta la prima volta di un italiano a capo della stazione spaziale. Un ruolo da “facilitatore”, così si era definito Parmitano durante l’annuncio del suo ritorno nello spazio.
L’astronauta ora continua ad addestrarsi al Johnson Space Center della NASA a Houston, alla Città delle Stelle vicino Mosca, e presso il Centro Europeo Addestramento Astronauti di Colonia, dove alle simulazioni a bordo della navicella Soyuz vengono affiancate esercitazioni sugli esperimenti che dovrà condurre una volta in orbita intorno alla Terra.
La missione Beyond è quasi pronta e l’entusiasmo è forte anche da parte dell’Agenzia spaziale italiana (ASI) con il presidente Roberto Battiston che al margine della presentazione del nome e del logo della missione ha commentato:
“Il nome della missione, Beyond ossia ‘oltre’, evoca il concetto stesso della ricerca, che per sua natura è portata a superare i suoi limiti. In un colpo solo definisce tutti gli esperimenti, tesi a superare i limiti acquisiti e a migliorare la capacità di conoscere il nostro pianeta”.
Ora non resta che attendere il lancio della Soyuz e che AstroLuca sia pronto ad andare oltre per conquistare nuovamente il cielo e lo spazio.
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