CRONACA

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

CRONACA

Cinque miti sulla memoria (sfatati)

NOTIZIE - Nei processi spesso le sentenze di colpevolezza si basano sulla testimonianza oculare. Eppure tante volte gli psicologi hanno messo in guardia il pubblico: la memoria umana non è poi così affidabile e soprattutto il luogo comune si discosta da quanto è stato provato dalla scienza. L'ultimo lavoro in questo senso è stato pubblicato qualche giorno fa su PLoS One. Daniel Simons, dell'università dell'Illinois e Christopher Chabris dell'Union College Svhenectady hanno chiesto a un gruppo di esperti (psicologi che partecipavano auna conferenza) e a un numeroso gruppo di non esperti (1.800 cittadini statunitensi) di rispondere a un questionario.
CRONACA

Il gene che cancella le impronte digitali

NOTIZIE - Se volessimo compiere il delitto perfetto non avere le impronte digitali sarebbe certo un buon vantaggio. Ma non è quello che avrà pensato nel 2007 una donna svizzera bloccata all'ingresso negli Stati Uniti perché la sua identità non poteva essere verificata. La donna fa parte infatti di una delle poche famiglie al mondo affette da adermatoglyphia, chiamata recentemente anche “sindrome da ritardo nel visto di immigrazione”, proprio per i problemi che causa ai viaggiatori per il riconoscimento alle frontiere. Questi pazienti non hanno le impronte digitali dalla nascita e mostrano anche i segni di un'alterata sudorazione ai palmi delle mani e ad oggi sono state descritte solamente quattro famiglie al mondo affette da questa malattia. Fino ad oggi non se ne conoscevano le cause, ma un gruppo di dermatologi del Sourasky Medical Center di Tel Aviv ha trovato la mutazione del gene SMARCAD1, responsabile di questa rarissima malattia.
CRONACA

Nepotismo nelle università italiane

NOTIZIE - Serviva la statistica? Forse no, ma sulla rivista PLoS One proprio un ricercatore italiano (da anni emigrato negli Stati Uniti) ha dimostrato il malcostume del mondo accademico italiano analizzando il database dei 61340 docenti universitari del nostro paese e passando dalle opinioni ai fatti. Certo non vogliamo generalizzare, ma le analisi di Stefano Allesina dimostrano come in alcuni settori disciplinari il numero dei cognomi che ricorre nei dipartimenti universitari sia stranamente basso. Come spiega lo stesso Allesina all'inizio del suo articolo, i casi di parentela "scientifica" non sono una novità. Pierre e Marie Curie hanno condiviso la vittoria di un premio Nobel e la loro figlia, Irene Joliot-Curie ha poi vinto un altro Nobel proprio con il marito. Qui però non stiamo parlando di casi eccezionali, ma della situazione delle baronie nelle Università italiane, dove parenti e amici talvolta ricevono "spintarelle" per ottenere un posto. Se tracciare le amicizie e le parentele acquisite è piuttosto complicato, seguire la traccia dell'elenco telefonico è piuttosto semplice. I cognomi infatti non mentono mai, o quasi mai.
CRONACA

La doppia Luna della Terra

NOTIZIE - Secondo una simulazione, il nostro satellite attuale era in realtà due corpi celesti con caratteristiche diverse, che poi si sono fusi insieme. Questo spiegherebbe le diversità di conformazione geologica della Luna finora rimaste inspiegate.
CRONACA

Disannuncio

CRONACA - Nel luglio 2010 si è parlato molto della ricerca di Paola Sebastiani e Thomas Perls dell’Università di Boston, in collaborazione con Annibale Puca, dell’Istituto di Tecnologie Biomediche del Cnr di Milano (Itb-Cnr), pubblicata su Science. In un migliaio di centenari, erano state identificate 150 mutazioni genetiche che proteggono dalle malattie dell’invecchiamento. Quattro mesi dopo tuttavia, il direttore di Science esprimeva la sua "preoccupazione" e avvertiva che le critiche erano piovute fitte e motivate. In particolare, quelle mutazioni erano state trovate in laboratori diversi - un "subappalto" frequente che consente di risparmiare tempo e denaro, e l'analisi bio-statistica dei risultati non aveva tenuto conto delle differenze nei metodi e negli strumenti utilizzati.
CRONACA

Biophilia – Björk, la scienza, la natura, la musica

NOTIZIE - L'ultimo lavoro di Björk è impressionante sia - e soprattutto - dal punto di vista creativo e dei contenuti, sia per la rivoluzione tecnologica - ma non solo - che sta introducendo nell'industria discografica. Bhiophilia (letteralmente "amore per la vita") è un tributo appassionato alla natura, alla scienza. Ma è anche un esperimento high-tech e di cross-medialità comunicativa quasi perfetta. Ma è anche un nuovo approccio al processo creativo, alla musica, e persino all'insegnamento della stessa. Che cos'è Bhiophilia nel concreto? Un album musicale (che verrà messo in vendita a partire da questo autunno), una serie di performance live ad alto contenuto tecnologico, dei video, un sito, e una serie di app per iPad e iPhone, forse destinate a rivoluzionare il modo in cui si vende la musica oggi. E poteva essere anche un video 3D in collaborazione con National Geographic (e magari lo sarà chissà). Al momento la cantante islandese ha fatto uscire il primo singolo "Crystalline" e due app, una delle quali è una sorta di app "madre" che riunirà tutte quelle successive (una per ogni singolo), che si apre un un'introduzione narratta nientepopodimeno che da Sir David Attemborough, naturalista inglese e noto divulgatore, definito dalla stessa Björk, come la sua "rockstar" da ragazzina - pare che la cantante a scuola fosse un sorta di nerd, amante soprattutto della matematica
CRONACA

Encelado “piove” su Saturno

NOTIZIE - Grazie al telescopio spaziale Erschel (ESA) gli astronomi del Max-Planck-Institut für Sonnensystemforschung, di Katlenburg-Lindau in Germania, sono riusciti a determinare l'origine dell'acqua contenuta negli strati alti dell'atmosfera di Saturno. Il satellite Encelado emette corposi getti di vapore acqueo dalla regione polare (sud) e questo vapore va a formare un enorme anello di gas intorno a Saturno (il raggio dell'anello corrisponde a dieci volte quello di Saturno, per una larghezza pari a un raggio). Circa il 2/3 % dell'acqua contenuta nell'alta atmosfera di Saturno arriva proprio da lì, questo è quanto emerge dalla simulazione effettuata da Paul Hartogh e il suo team, che hanno usato i dati di Herschel.
ESTERI

Nucleare, i due volti dell’Asia

ESTERI - Come ha reagito il mondo a Fukushima? In Europa ha prevalso la prudenza: a poco meno di cinque mesi dal disastro giapponese, infatti, paesi come Germania e Svizzera hanno annunciato un processo di disimpegno dal nucleare. In Italia il plebiscitario referendum dello scorso giugno ha segnato il tramonto del programma atomico, per altro già messo in discussione dal Governo poche settimane prima della tornata elettorale. La Francia, dal canto suo, non sembra avere in programma nessun dietrofront; tuttavia, non è previsto neppure un rilancio in termini di grandi investimenti in questa fonte energetica. Un solo nuovo reattore infatti è in arrivo in Francia nella prossima decade. Negli Stati Uniti sono stati indetti controlli approfonditi alle centrali per accertare eventuali malfunzionamenti o potenziali situazioni di pericolo. Una reazione emblematica arriva inoltre dai due paesi più popolati dell'Asia e del mondo, Cina e India. Mentre in Europa i dubbi sull'energia atomica sono tanti, in questi due paesi il nucleare è in forte espansione. Fukushima non ha suscitato dubbi ai governi di Cina e India che, al contrario di Germania e Svizzera, non rinunciano alle centrali e, a differenza anche della Francia, hanno anche in programma grandi investimenti sull'energia nucleare. I numeri forniti dalla World Nuclear Association parlano chiaro: Cina (con Taiwan) e India sono i due paesi nel mondo che hanno pianificato la costruzione del maggior numero di reattori, precedendo in questa classifica anche Russia e Stati Uniti. Cina e India puntano tutto sul nucleare per garantire energia a popolazioni che superano abbondantemente il miliardo di abitanti. Reazione più "europea" quella del Giappone, paese in cui il futuro dell'energia nucleare è in forte dubbio.
CRONACA

Come se la resistenza agli antibiotici non bastasse

NOTIZIE - Lo sviluppo di ceppi batterici resistenti agli antibiotici è un problema sempre più serio, soprattutto per quelli responsabili di infezioni ospedaliere. Cancellate l'immagine di ospedali immacolati e sale operatorie asettiche: secondo quanto riportato su Epicentro, il sito web del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità: si può stimare che in Italia il 5-8% dei pazienti ricoverati contrae un’infezione ospedaliera. Ogni anno, quindi, si verificano in Italia 450-700 mila infezioni in pazienti ricoverati in ospedale (soprattutto infezioni urinarie, seguite da infezioni della ferita chirurgica, polmoniti e sepsi). Di queste, si stima che circa il 30% siano potenzialmente prevenibili (135-210 mila) e che siano direttamente causa del decesso nell’1% dei casi (1350-2100 decessi prevenibili in un anno). Esce oggi sulla rivista PLos Genetics una ricerca che spiega come i batteri che acquisiscono la capacità di resistere a diversi trattamenti antibiotici (multiresistenza) sono anche in grando di replicarsi più rapidamente rispetto al ceppo wild type.
CRONACA

Frenare con la testa

NOTIZIE - un semplice dispositivo elettroencefalografico può ridurre i tempi di reazione nelle frenate in automobile e diminuire la probabilità di incidente. Lo studio è stato pubblicato ieri sul Journal of Neural Engineering, e dimostra che l'utilizzo di elettrodi appoggiati sullo scalpo del guidatore, uniti ai sistemi di guida servo-assistita già in uso, possono ridurre il tempo di inizio della frenata di 130 millisecondi rispetto a una normale frenata a pedale. Se un'auto si muove a 100 km/h questo significa una riduzione dello spazio di frenata di 3,66 m
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