CULTURA

LA VOCE DEL MASTERSPORT

I “colpi di testa” non fanno tanto bene

LA VOCE DEL MASTER - Con più di 265 milioni di giocatori in tutto il mondo, il calcio è lo sport più popolare del mondo: tuttavia, palleggiare spesso con la testa mette a rischio la salute del cervello. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’ Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University. Lo studio, pubblicato sulla rivista Radiology, ha riscontrato che i calciatori dediti a questa pratica hanno anomalie cerebrali molto simili a quelle riscontrate in pazienti che hanno subito lievi traumi cranici. I ricercatori hanno utilizzato tecniche avanzate di imaging cerebrale (MRI) per analizzare 37 adulti di età media 31 anni, giocatori di calcio a livello amatoriale. I soggetti si erano dedicati a questo sport sin dall’infanzia, e nell’anno precedente lo studio avevano giocato regolarmente per circa dieci mesi su dodici
CULTURALIBRI

LIBRI – Essere intelligenti è una malattia?

“Non conosco nessuno sprovvisto di cervello. È un organismo molto utile. Anche chi perde la testa se ne serve tutti i giorni... Paradossalmente, siamo perfettamente in grado di usarlo pur non sapendo davvero come funzioni. Certo, tutti abbiamo una vaga idea di cosa sia: è costituito da due emisferi, a loro volta composti da neuroni che generano segnali elettrici e la cui attività ci permette di svolgere le nostre molteplici azioni quotidiane. Ma a parte questo? Si può ridurre a così poco una struttura che è stata descritta come l'entità più complessa dell'universo? Ovviamente no, lo capite anche voi...”
CRONACACULTURAPOLITICA

Ebook a scuola: forse un nuovo rinvio

È ormai agli sgoccioli l’anno scolastico, ma qualcuno guarda già con apprensione ai prossimi mesi, e all’incertezza su quello che succederà dei libri che entreranno negli zaini degli studenti. La novità è delle ultime settimane: l’introduzione obbligatoria dei testi digitali, prevista dal decreto dell'ex ministro Profumo per l’anno scolastico 2014/2015, rischia di slittare ancora.
CRONACACULTURA

Un antico gioiello dallo spazio

La più antica testimonianza di un oggetto di ferro nella storia egizia rivelerebbe un’origine celeste. No, nessuna traccia di alieni però. Il materiale con cui è stato costruito l’ornamento sembra infatti provenire da un meteorite, secondo le nuove analisi di un gruppo di ricerca britannico, recentemente pubblicate sulla rivista Meteoritics & Planetary Science.
CULTURA

Il vino francese era etrusco (ma assomigliava a quello greco)

CULTURA - Ebbene sì, sono stati i francesi a copiarci, e non viceversa. O meglio hanno copiato gli antenati etruschi della popolazione italiana. Nel fare il vino, sì. Nell'eterna lotta per la supremazia enologica fra Francia e Italia, incassiamo un punto: siamo stati noi a passare l'arte del vino ai cugini transalpini (del sud). lo dicono le analisi scientifiche. Un articolo apparso su PNAS a quanto pare pone fine a un dubbio che attanagliava gli studiosi da un po'. I reperti infatti testimoniano che nel 600 a. C. le anfore etrusche hanno iniziato a viaggiare per la Francia del sud. irca un secolo più tardi però il senso del commercio si è invertitoe anfore tipicamente francesi hanno iniziato a muoversi in direzione contraria. Il centro di commercio era il piccolo comune di Lattes (allora chiamata Lattara), in Linguadoca, già noto agli archeologi come importante punto di commercio dove gli etruschi diffondevano le loro merci nel territorio oggi francese. Cosa contenevano le anfore? Se si trattava di vino (come si sospettava) la congettura era facile: prima i francesi comperavano il vino etrusco e poi hanno iniziato a imitarlo e produrlo da soli. E così pare sia stato, visto che le analisi hanno confermato che le anfore contenevano proprio vino. Niente di simile a quello che si beve oggi, un bianco con aggiunta di piante aromatiche, come il rosmarino e il timo e probabilmente un po' di resina (come la retsina greca), usati sia come conservanti, sia perché il vino aveva probabilmente anche un uso medicinale.
AMBIENTECULTURA

Dai un nome alla foca

CULTURA - Un esemplare di foca monaca avvistato alle isole Egadi è senza nome e Isprambiente (insieme al Ministero per l'Ambiente e l'Area Marina Protetta della isole Egadi) chiede a tutti di darle un nome. In questa pagina potete trovare tutti i dettagli del concorso, e qui trovate il form per partecipare. Si tratta semplicemente di votare il nome preferito (il concorso si articola i più fasi ma è tutto molto semplice). In giuria (fra gli altri): Donatella Bianchi di Linea Blu-Raiuno e Antonello Dose e Marco Presta del Ruggito del Coniglio - Radiodue Rai. Premio in palio: un fine settimana nell'Area Marina Protetta delle Isole Egadi. Votate!
eventiOGGISCIENZA TV

Young Researcher Meeting

OGGISCIENZA TV -La quarta edizione dello Young Researcher Meeting, realizzata grazie al supporto della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste e dell'Università di Padova, si svolgerà il prossimo 3 e 4 giugno presso la SISSA. Nelle scorse edizioni si è parlato di fisica teorica, fisica della materia condensata e delle superfici, astronomia, cosmologia, strumentazioni e applicazioni della fisica alla medicina e biologia. Ma che cos'è esattamente il Young Researcher Meeting? Lo chiediamo a Claudia Antolini, studentessa presso la SISSA e membro del comitato organizzatore.
CRONACAeventi

Luca Parmitano in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale

CRONACA - La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) da questa notte ha tre nuovi inquilini. Alle 22.31, ora italiana, dalla base di Baikonur in Kazakistan è stata lanciata la navicella Soyuz con a bordo Luca Parmitano, astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea e dell’Agenzia Spaziale Italiana, insieme al cosmonauta russo Fëdor Nikolaevič Jurčichin e alla collega Karen L. Nyberg (qui un audio originale). Pochi secondi dopo il lancio, la Soyuz, fuoriuscita dall’atmosfera terrestre, ha compiuto 4 orbite intorno alla Terra prima di poter iniziare le procedure di attracco alla ISS, in cui...
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