CULTURA

COSTUME E SOCIETÀ

Il gel per capelli dell’antico Egitto

COSTUME - Che gli egizi erano dei gran vanitosi si sa. È noto il loro amore per la cura del corpo, in particolare della pelle, e nel mondo antico le loro ricette per oli profumati e nutrienti, pomate curative e di bellezza, erano considerate le migliori; per motivi di estetica, ed anche per questioni igieniche, la ricerca di prodotti nuovi era una delle attività principali di medici e maghi. Donne e uomini trattavano la loro pelle con creme derivate da erbe, fiori e argille provenienti dal delta del Nilo e lavorate con procedimenti che venivano testati più volte e poi tramandati su papiri, alcuni dei quali arrivati fino a noi. La pulizia, considerata anche in maniera spirituale come la purificazione del corpo, era uno degli aspetti centrali della vita egizia, soprattutto per i ricchi e certamente per il faraone, che, come prima attività della giornata, si dedicava ad un rituale chiamato “cerimonia di toeletta”, che prevedeva bagno, trucco e profumazione con l'incenso. Perfino la cura dei capelli era già nota all'epoca: parrucche, lozioni anticaduta e contro i capelli grigi. E poi l'amore per il trucco, specialmente degli occhi, in vita e dopo la morte. Perché in effetti per la civiltà egizia la cura per il corpo e l'igiene erano considerati aspetti che trascendono la pura estetica e sconfinano nella spiritualità e anche dopo la morte la bellezza come ideale puro si realizzava sul corpo del defunto attraverso trucchi, maschere funerarie e attraverso la mummificazione, il cui scopo principale era quello di mantenere l'aspetto del corpo così come era stato in vita. Nel normale processo di decomposizione, infatti, il corpo perderebbe mano a mano la sua identità, modificando l'aspetto fino al decadimento completo e al disfacimento.
CULTURA

Consiglio per un acquisto

LIBRI - Su Repubblica del 5 agosto, Melania Mazzucco recensiva Scienziate d’ Italia, il volume di Elisabetta Strickland, docente di algebra all’università di Tor Vergata, appena pubblicato da Donzelli (…) animatrice di svariate iniziative sulle problematiche di genere. Il volume è una mini enciclopedia: 19 schede biografiche in ordine alfabetico – da Giuseppina Aliverti, fisica napoletana, a Pierina Scaramella, botanica di Parma. Diciannove schede per le migliaia di ricercatrici vissute dall’Unità d’Italia a oggi, un’enciclopedia? Comunque ne parlava bene anche Claudio Pasqua da gravità zero, vado in libreria e lo compro. Dopo l'introduzione, leggo una prima biografia che mi ricorda qualcosa. Consulto il fidato motore di ricerca, eccola! Con pochissime modifiche e nemmeno un paio di virgolette, è quella di Giuseppina Aliverti su Scienza a due voci. Vado avanti. Margherita Bieloch Piazzolla, Giuseppina Biggiogero Masotti, Rita Brunetti, Enrica Calabresi, Maria Cibrario Cinquini, Cornelia Fabri, Elena Freda, Eva Mameli Calvino ha anche alcuni passi presi dalla (bella) biografia di Elena Macellari, Pia Nalli, Filomena Nitti Bovet, Maria Pastori, Livia Pirocchi Tonolli, Pierina Scaramella...
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La malattia mentale in versi

INTERVISTE - Raccontare e condividere con gli altri due esperienze in parallelo, legate dagli stessi sentimenti. L’esperienza della malattia mentale di una madre, con i suoi alti e bassi, e di una figlia, che cresce e vive le sue esperienze in solitudine, mantenendo un legame forte con la madre e vivendo la sua malattia. Barbara Grubissa ha presentato così il suo primo libro di poesie, “Son stufadiza”, giovedì 12 maggio a Trieste, città dove vive e in cui ha trascorso tutta la sua infanzia e l’adolescenza. Barbara ha raccontato una parte intima e dolorosa della sua vita attraverso una delle forme di comunicazione ed espressione più sottili e intrise di emozioni: la poesia. «La poesia è un mezzo di comunicazione personale che fa emergere l’emozione e la passione: come una fotografia di una determinata azione senza però entrare nei dettagli del contenuto. È un’opera in cui contenuto e linguaggio si fondono per ritagliare l’osservazione del mondo solamente a livello emotivo, e non a quello razionale. Nella poesia tutti si devono riconoscere in qualche modo, come un oggetto visto da tantissime prospettive». I versi poetici presenti nelle pagine del libro portano i differenti lettori a vivere un continuo intreccio di sensazioni e riflessioni attraverso i temi affrontati: il ricordo della madre malata, un’infanzia e un’adolescenza difficili, l’incomprensione dei medici, il suicidio. “Psicosi bipolare”: è questa la diagnosi della malattia, che costringeva la madre a vivere in equilibrio su un’altalena, la cui oscillazione veniva temporaneamente e con forza arrestata dal TSO (Trattamento sanitario obbligatorio) e dall’abuso di psicofarmaci.
COSTUME E SOCIETÀ

Eau de toilette per scimmie

COSTUME - In alcune specie di scimmie, tra cui i Cebi (scimmia Cappuccina), i maschi si dedicano con gran cura alla toeletta, anche se la loro acqua di colonia, ai nostri nasi, risulterebbe parecchio sgradevole. La tecnica è questa: urinano nelle mani e poi le strofinano vigorosamente sul corpo. Lo studio condotto dalla psicologa Kimberley Philips su gruppi di scimmie nate in cattività ha proposto una spiegazione a questo genere di strana attività. La ricercatrice è partita dall'ipotesi che il “lavaggio all'urina” (in inglese tecnicamente “urine washing” o UW) debba avere una motivazione per i maschi e, visto che l'urina contiene elementi chimici e feromoni, l'UW potrebbe avere una rilevante funzione di informazione sociale e sessuale.
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Quanta biologia, con William e Kate!

La scienza nascosta nel "matrimonio del secolo". COSTUME - Come sarà vestita lei? Come sarà la torta nuziale? Quanto  spenderanno i curiosi accorsi a Londra per l'occasione? E quanti seguiranno da casa il matrimonio del secolo, in tv, su youtube o via twitter? Le nozze del principe William con Kate Middleton si avvicinano e l'entusiasmo per l'evento non risparmia neppure "Cell", una delle più importanti riviste scientifiche del mondo, specializzata in pubblicazioni di biologia cellulare e molecolare, oncologia molecolare, biochimica e simili. Robert Kruger, uno degli editor della rivista, è...
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Porci con le ali

COSTUME - In Inghilterra il 14 marzo è iniziata la National Butchers' Week (la settimana nazionale dei macellai), durante la quale sono state organizzate bancarelle di carne, incontri per il pubblico e piccoli corsi su come cucinare al meglio la carne. Durante la stessa settimana il Meat Trades Journal, un giornale di settore del commercio della carne, ha organizzato un sondaggio per capire quanto gli inglesi conoscono ciò che mangiano, considerando un target di carnivori ed escludendo vegetariani o vegani. Più di 1.000 i partecipanti al sondaggio. I risultati sono stati a dir poco sconvolgenti: un considerevole numero di persone non sa distinguere tra una zona ed un'altra dell'animale, se lo vede già tagliato. Questo non ci lascia a bocca aperta, però 3 adulti – sottolineo “adulti – su 10 credono che esistano le alette di maiale, il cosciotto di fegato e la braciola di pollo e si aspettano, perciò di trovarle sul banco del loro macellaio di fiducia. E ancora: il 20% dei partecipanti è fermamente convinto che il tofu sia un alimento a base di carne, mentre almeno uno su venti afferma con certezza che le polpette, gli “haggis” (un insaccato di interiora di pecora con cipolla, grasso di rognone, farina d'avena, tipico della tradizione scozzese, che viene bollito per alcune ore nello stomaco dell'animale) e l'”oxtail” (coda bovina) non contengono affatto carne. Dunque, il tofu ai carnivori e le interiora ai vegetariani, pare.
CRONACACULTURA

Quattro occasioni mancate

LIBRI - In tutto il mondo si punta sulla scienza, la tecnologia, l’innovazione e la cultura per costruire una società migliore e più ricca, non solo in termini economici ma anche di idee, di benessere, biodiversità biologica e umana ecc. In Italia invece tutto ciò stenta ad affermarsi, si preferisce lasciare che i singoli si arrangino, che se la cavino da soli. È quanto emerge anche dal libro di Marco Pivato, Il miracolo scippato pubblicato da Donzelli poche settimane fa.
COSTUME E SOCIETÀ

Sterilizzazione animale: Silvio Berlusconi ci mette la faccia

COSTUME - Dopo il professionista di golf Tiger Woods, che qualche tempo fa ha attirato l'attenzione per le sue numerose storie amorose, e dopo una serie di attori di film per adulti (Sasha Grey, Jenna Jameson, e Ron Jeremy), scelti dalla PETA - già nota per varie campagne "scandalo" - per le sue campagne pubblicitarie, oggi è la volta del nostro Presidente del Consiglio. Sì, è proprio così: Silvio Berlusconi è testimonial – del tutto involontario – della nuova campagna di PETA-Germania per la castrazione e sterilizzazione di cani e gatti.
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