ATTUALITÀ

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

CRONACA

Niente Jurassic Park

CRONACA - Una conferma al forte sospetto che il DNA non possa conservarsi così a lungo da poter addirittura maneggiare quello dei dinosauri (magari allo scopo di riportarli in vita, così come vorrebbe Jack Horner) arriva da uno studio sui Proceeding of the Royal Society B, fresco fresco di pubblicazione. Lo studio dimostra che l'emivita del DNA sarebbe di 521 anni (per un frammento di 242 coppie di basi). Questo significa che in questo periodo si dimezza il numero di legami fra nucleotidi originali (significa che nei primi 521 anni si resta con la metà, nei secondi 521 anni con la metà della metà rimanente e via dicendo, fino a che dopo circa 6,8 milioni di anni non rimane nessun legame, ma il DNA risulterebbe illeggibile ben prima, probabilmente già dopo un milione e mezzo di anni). Tutto questo se il reperto fosse conservato in condizioni ideali (a -5°C) e per il DNA mitocondriale esaminato da Morten Allentoft at the University of Copenhagen and Michael Bunce at Murdoch University in Perth. Probabilmente per il DNA nucleare il tempo di decadimento sarebbe ancora più rapido
FOTOGRAFIAVIAGGI

Ischia, “l’Isola Verde”

La chiamano “l’isola verde”, forse per l’abbondante tufo verde di origine vulcanica, o per la rigogliosa vegetazione che lo ricopre. Di sicuro Ischia, la maggiore delle isole flegree che si affacciano sul Golfo di Napoli, è un piccolo gioiello naturalistico.
POLITICA

Le lezioni di Fukushima-Daiichi

Non c'è solo la fusione fredda nella vita.Sulla fissione calda è uscito il rapporto sulla sicurezza delle centrali nucleari chiesto dalla Commissione europea dopo i danni causati alla centrale giapponese dai terremoti e dallo tsunami del marzo 2011.
AMBIENTECULTURA

Cinquanta primavere, e non le dimostra.

NOTIZIE - La settimana scorsa, uno dei volumi fondamentali per comprendere le origini del pensiero ambientalista ha compiuto cinquant'anni. Pubblicato nel 1962 negli Stati Uniti, Primavera silenziosa ('Silent Spring' nell'originale inglese) della biologa Rachel Carson è ben presto diventato un classico dell'ambientalismo, oltre ad aver dato inizio, secondo alcuni, allo stesso movimento ambientalista moderno. Qual è oggi, a cinquant'anni di distanza dalla pubblicazione, l'eredità di Primavera silenziosa? Fin dalla pubblicazione, ebbe un impatto innegabile su temi di protezione ambientale e produzione agroalimentare e sollevò l'importante questione della tossicità dei pesticidi sulla salute umana e su quella di altre specie animali. La primavera silenziosa del titolo si riferiva appunto alla scomparsa di uccelli canori, causata secondo l'autrice dall'uso diffuso e sconsiderato di pesticidi. Il volume della Carson scatenò reazioni particolarmente vivaci nell'industria chimica (supportata dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti), ma rifletté anche le inquietudini del suo tempo (un periodo che vide la nascita della controcultura nordamericana): in particolare, il fatto che le tecnologie moderne, combinate con un consumismo vorace, causassero problemi ambientali mai notati prima di allora o, peggio, 'omessi' per interessi commerciali.
CRONACA

I geni prima del Nobel

CRONACA - Mentre si scaldano i motori per il grande evento dei Nobel (si comincia lunedì prossimo con la medicina), qualcuno ha già cominciato a festeggiare. Sono i 23 "geni" che hanno appena vinto il MacArthur Fellows Program, anche noto come genius grant appunto: un premio che ogni anno l'americana John D. and Catherine T. MacArthur Foundation attribuisce a cittadini statunitensi che abbiano esibito particolare meriti creativi. Il riconoscimento è ghiotto: quest'anno, a ciascuno dei 23 fortunati sono andati 500.000 dollari. In cambio, la fondazione non chiede report o produzioni particolari,...
AMBIENTEECONOMIA

Mamme, è arrivata la Pannolinoteca

AMBIENTE - “È un servizio di prestito, del tutto paragonabile a una biblioteca, dove al posto dei libri ci sono i pannolini lavabili” così Anna Franchina, coordinatrice del progetto, ci spiega che cos’è la nuova Pannolinoteca Udinese, inaugurata sabato 29 settembre a Passon di Pasian di Prato, paesino in provincia di Udine. L’iniziativa è sostenuta dall’Associazione Non solo ciripà NSC (di cui Anna Franchina è referente per la provincia di Udine), costituita da genitori che utilizzano con successo i pannolini lavabili e sostengono enti pubblici e famiglie interessate a questa...
POLITICA

Seppuku

L'Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) e il ministro Profumo fanno discutere nelle gazzette e nel Parlamento. Riassumiamo i fatti e ospitiamo il commento lievemente incavolato del presidente del CNISM.
AMBIENTECRONACAINFOGRAFICHE

Anche la corruzione inquina

AMBIENTE - Non ci sono solo il traffico illecito degli appalti per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti o le opere pubbliche realizzate con il cemento depotenziato, la corruzione ambientale è un "veleno che attraversa il nostro Paese". A lanciare l'allarme è il dossier "Corruzione, le cifre della tassa occulta che impoverisce e inquina il paese", presentato l'1 ottobre da Libera, Legambiente e Avviso Pubblico. Dati alla mano, dall'1 gennaio 2010 al 30 settembre 2012 sono state avviate 78 inchieste, relative a episodi di corruzione connessi ad attività dal...
AMBIENTECRONACA

Harlan chiuderà

CRONACA - Lo scorso sabato a Udine erano in duemila a gridare questa frase. Duemila animalisti provenienti da tutta Italia, giù giù fino in Puglia e in Basilicata. Tutti i gruppi noti e meno noti: i Black Dogs, l'OIPA, la LAV, l'ENPA, il No Harlan Group (che ha organizzato l'evento), sicuramente molti membri in incognito del Fronte di Liberazione Animale e centinaia di persone senza alcun tesserino in tasca, ma con un'idea comune: no alla vivisezione, ma soprattutto no alla Harlan. Harlan Laboratories Inc. è uno dei principali fornitori di...
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