ATTUALITÀ

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

CULTURA

Che fine ha fatto il maschio della rana pescatrice?

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - Vi segnalo un altro video delizioso della serie Creature cast (sempre dal corso di zoologia deli invertebrati della Brown University, avete visto l'ode al tardigrado la scorsa settimana?). Qui Lara Crystal ci racconta una storia avvincente e poco nota. I pesci abissali del tipo della rana pescatrice hanno modalità di accoppiamento davvero singolari. Gli scienziati si sono insospettiti quando hanno realizzato che gli individui pescati sono tutti femmine. Che fine fanno i meschi? E cos'è quella strana appendice sul corpo delle femmine? Guardate il video e scoprirete la storia di un "abbraccio eterno" degno d'un film di fantascienza.
AMBIENTECRONACAINFOGRAFICHE

Le rotte dell’ecomafia

AMBIENTE - Le sostanze pericolose e non riciclabili? In Africa. Plastica, carta, metalli, legno, Raee? Via verso l’Estremo Oriente. Auto rottamate e varie tipologie di sostanza tossiche? Nei Paesi dell’Est e nel Centro Europa. Sono queste le vie preferenziali per lo smaltimento illegale dei rifiuti secondo l’ultimo rapporto di Legambiente-Polieco sull’ecomafia globale. Solo in Italia nel 2010 sono state sequestrate 11.400 tonnellate di rifiuti diretti prevalentemente in Cina, India e Africa in partenza dai porti di Trieste, Venezia, La Spezia, Taranto, Napoli e Palermo. Si tratta per lo più di rifiuti di carta e cartone (37%), materie plastiche (19%), gomma (16%) e metalli (14%). Circa il 90% delle spedizioni di rifiuti di carta e cartone e di materie plastiche sequestrate era diretto in Cina, mentre il 70% delle spedizioni di gomma e pneumatici era in partenza verso la Corea del Sud. I metalli erano invece destinati per il 48% in Cina e per il 31% in India. Le parti di veicoli, infine, erano dirette in Cina (34%), Egitto (15%) e Marocco (12%)
COSTUME E SOCIETÀ

Democrazia animale

OSTUME E SOCIETÀ - In democrazia le decisioni che impegnano la collettività si prendono a maggioranza, quindi tutti devono essere ben informati altrimenti la maggioranza rischia di farsi manipolare da una minoranza che difende testardamente i propri interessi a spese di quelli comuni. Vero? Dipende, scrivono – in open access – su Science Iain Couzin di Princeton e altri otto biologi evoluzionisti, fisici ed informatici in "Individui non informati promuovono il consenso democratico nei gruppi di animali". Al computer hanno fatto modelli teorici di “integrazione dell’informazione” nei quali gli agenti possono essere influenzati dall’opinione dei vicini o non demordere dalla propria. Quando prevale l’intransigenza di pochi, come si è visto al Congresso americano a proposito del deficit dello Stato, tutti ne pagano il costo: l’adattamento alla situazione ambientale rallenta e il gruppo si frammenta. Ma se agli agenti iniziali si aggiungono dei disinformati – privi di preferenze e pregiudizi, quindi disinteressati – questi si aggregano alla maggioranza, la rafforzano e l’aiutano a spuntarla
CULTURA

Molti modi di essere umani

http://www.flickr.com/photos/oggiscienza/sets/72157628480950047/show/ Non siamo gli unici uomini su questa Terra o almeno non lo siamo stati sempre. Come è nata la nostra specie? Quando? Perché? E chi sono gli altri Homo che hanno vissuto con noi? Una risposta a queste domande arriva da Homo sapiens – la grande storia della diversità umana, mostra a cura di Telmo Pievani e Luigi Luca Cavalli Sforza, al Palazzo delle Esposizioni a Roma. Inaugurata l’11 novembre la mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 9 aprile 2012, con una proroga di quasi due mesi sulla...
AMBIENTECRONACA

La scienza a contorno

AMBIENTE - Mentre al vertice sul clima di Durban era in corso la gara a chi rallentava di più l'eventualità di un taglio alle emissioni di gas serra, due ricerche ne misuravano la quantità e gli effetti. Su Nature Climate Change, il gruppo della grande Corinne Le Quéré (non si tratta di sciovinismo, è canadese!) che dirige il Tyndall Centre all'università dell'East Anglia, osserva che le emissioni di CO2 sono aumentate del 50% in 20 anni, calate dell’1,4% nel 2008-2009 e cresciute del 5,4% nel 2010, toccando per la prima volta i 9 petagrammi di carbonio. Che sono nove miliardi di tonnellate. Il tasso medio di incremento si sta attestando attorno al 3% all’anno. Julia Steinberger, una fisica dei gas ultrafreddi passata all'economia ambientale, commenta sul Guardian:
COSTUME E SOCIETÀ

Uomini e serpenti: amici mai

COSTUME E SOCIETÀ - Giusto in tema con il Carnevale della biodiversità ospitato quest’anno da OggiScienza, un articolo sui Proceeding of the National Academy of Sciences ricostruisce la complicata convivenza tra umani e serpenti sin dalla preistoria, spiegando le ragioni dell’atavica paura, mista a fascino e repulsione, che da sempre suscitano in noi gli ofidi. Oggigiorno non abbiamo reali ragioni per temerli, date le rarissime, per non dire nulle, occasioni d’incontri ravvicinati. Eppure, la vista di un serpente, anche se appare solo in un documentario naturalistico, genera una reazione istintiva, negli adulti come nei bambini. Quasi che l’ofidiofobia, la fobia dei serpenti, sia scritta nei nostri geni, una sorta di spia d’allarme impressa nel Dna nel corso di centinaia di migliaia di anni. Perché ci spaventano tanto? Cos’è successo nel passato tra la specie umana e gli striscianti rettili carnivori?
CULTURA

Una metafora per la ricerca, concorso AIRC per i più giovani

CULTURA - Dall'ufficio stampa di AIRC (l'associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro) mi segnalano questa iniziativa, che mi sembra meritevole e divulgo con piacere: Raccontare la ricerca scientifica sul cancro, con uno slogan, un’illustrazione o una foto. È questa la sfida del concorso “Una metafora per la ricerca”, promosso da AIRC e da IFOM - Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano. è un concorso per tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo grado (come mi sento vecchia, posso solo supporre che significhi "le superiori"). Ragazzi, potete mandare il vostro prodotto - slogan, illustrazione o foto, appunto - all'indirizzo che trovate al sito web www.scuola.airc.it (entro il 31 gennaio prossimo)
CRONACA

Libertà con cioccolatini

CRONACA - Gli economisti della scuola di Chicago dicono che l'H. sapiens è un animale egoista che mira al massimo profitto. I neuroscienziati della scuola di Chicago dimostrano che il Rattus è diverso, in particolare se femmina. Inbal Bartal, Jean Decety e Peggy Mason, dell'università di Chicago, hanno cercato di stabilire se giovani ratti - dei piccoli Sprague-Dawley tra i tre e i sei mesi - erano capaci di altruismo. Si sapeva già che si lasciano contagiare dalle sensazioni e dai sentimenti dei compagni, paura, sofferenza, allegria, curiosità ecc. Sono empatici come tutti i mammiferi osservati fin qui, ma l'empatia ne modifica il comportamento e fino a che punto
CRONACA

Acqua su Mercurio?

CRONACA - La cerchiamo su Marte, la cerchiamo sulla Luna e anche su Mercurio, il pianeta così caldo che nelle zone più illuminate la sua temperatura scioglierebbe il piombo. Secondo gli scienziati del team di MESSENGER, la sonda NASA in orbita intorno a Mercurio da marzo di quest'anno, sul pianeta ci potrebbero essere zone perennemente in ombra in cui trovare acqua allo stato solido (ghiacciata). L'antefatto di questa storia è che nell'ormai lontano 1991, gli scienziati avevano notato che certe zone opache e scure alla luce visibile (nell'area del polo nord del pianeta) "brillavano" ai radar. L'acqua (il ghiaccio) si comporterebbe proprio cosi, ma questa prova non è sufficiente. Ora però sono usciti due studi che corroborano l'ipostesi, anche se ancora non sicono l'ultima parola sulla questione (sono stati presentati qui la settimana scorsa da Sean Solomon, planetologo all'Istituto Carnegie di Washington e membro del team di MESSENGER)
CRONACA

Troppo presto per parlare di Higgs

CRONACA - Higgs o non Higgs? Per il momento non si può ancora dire. Nel seminario tenuto al Cern il 13 dicembre, i portavoce degli esperimenti Atlas e Cms hanno presentato lo stato degli studi dei due gruppi sull'ormai celebre bosone di Higgs. I risultati, a livello teorico, non hanno sorpreso più di tanto. Del resto, era già stato annunciato qualche giorno prima della conferenza che, per risposte definitive, si sarebbe dovuto attendere il 2012. Ma qualcosa di nuovo c'è comunque, perché dalla conferenza è emerso un dato importante: le cifre. Si tratta di dati sufficienti a segnare un progresso significativo nella ricerca del bosone, ma non abbastanza da permettere dichiarazioni conclusive sull'esistenza - o la non esistenza - della sfuggente particella. Il risultato principale è che il bosone di Higgs, ammesso che esista, ha molto probabilmente una massa compresa tra 116 e 130 GeV, secondo Atlas (dove 1 GeV corrisponde a un miliardo di eV), e tra 115 e 127 GeV, secondo Cms. Indizi interessanti sono stati forniti da entrambi gli esperimenti in questa regione di masse, ma non sono ancora così provanti da permettere di parlare di una scoperta.
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