MULTIMEDIA

Immagini, fotografie, grafici, voci e volti. Perché la scienza non è fatta solo di parole.

COSTUME E SOCIETÀCULTURALA VOCE DEL MASTER

Le parole nei libri e l’umore storico

LA VOCE DEL MASTER - È possibile rendere l’antropologia una disciplina quantitativa e collegare il lessico e l’emotività dei libri con gli eventi storici? Questa è la domanda a cui ha tentato di rispondere un gruppo di ricercatori delle Università britanniche di Bristol, Sheffield e Durham, che ha utilizzato un approccio sistematico nell’analizzare milioni di libri in formato digitale. La ricerca ha stabilito che nei testi in lingua inglese, negli ultimi cinquanta anni, l’uso di termini con contenuto emotivo è in calo costante. I dettagli dello studio sono stati pubblicati il 20 marzo su Public Library of Science ONE. Il primo autore dell’articolo è l’antropologo italiano Alberto Acerbi, che ha studiato all’Università di Siena e ora è ricercatore presso il dipartimento di archelogia e antropologia dell’Università di Bristol. L’analisi metodica dei testi digitali ha richiesto la suddivisione dei termini con contenuto emozionale in sei categorie: rabbia, disgusto, paura, gioia, tristezza e sorpresa. Il trend generale è un utilizzo sempre meno frequente dagli anni ’60 in poi, soprattutto per i termini legati al disgusto. Fanno eccezione le parole che esprimono paura, in controtendenza dagli anni ’80
LA VOCE DEL MASTER

Umani e scimpanzé scelgono la collaborazione

LA VOCE DEL MASTER - Una ricerca dimostra come la capacità di lavorare in squadra, tipicamente umana, è condivisa dal nostro parente primato, lo scimpanzé. Un team di scienziati della Warwick Business School nel Regno Unito e del Max-Planck-Institut für evolutionäre Anthropologie di Leipzig ha studiato il comportamento di 12 scimpanzé provenienti dallo Sweetwaters Chimpanzee Sanctuary in Kenya, sottoposti a un test, sotto forma di gioco. Il test prevedeva un lavoro di coppia, per reperire degli acini d’uva da una scatola di plastica. Gli scimpanzé sono stati posizionati su due lati...
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OggiScienza TV – Sirius e la Giornata Mondiale dell’Acqua

OGGISCIENZA TV – Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell'Acqua, un appuntamento importante da ormai oltre 10 anni. Nella sfida per un uso razionale della risorsa acqua è necessariamente coinvolta anche la ricerca. E se pensiamo che il 70% dei consumi annuali d'acqua dolce è destinato all'agricoltura, appare particolarmente interessante parlare del progetto internazionale Sirius. Di cosa si tratta ? Ce lo spiega il responsabile italiano Nino Pasquale dell'Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA). Si ricorda che in occasione di questa ricorrenza INEA organizza il workshop COOPERARE PER...
LA VOCE DEL MASTER

Adozioni strategiche

LA VOCE DEL MASTER - Lezioni di risk-management dal mondo acquatico: un team di ricercatori di medicina veterinaria dell'università di Vienna ha studiato un piccolo pesce che vive nel Lago Tanganica in Africa orientale, scoprendo che condividere la cura della covata tra le diverse famiglie rappresenta una sorta di “polizza assicurativa” contro la predazione di un nido. In particolare, lo studio – pubblicato di recente sulla rivista “Behavioral Ecology” - suggerisce che i genitori di questo tipo di pesce scambiano i propri piccoli con altri di altri genitori in modo da ridurre la possibilità che la loro nidiata venga predata interamente in una volta sola. Gli scienziati hanno studiato questo pesce particolare, chiamato Neolamprologus caudopunctatus, che vive nel lago Tanganica, analizzandone i comportamenti che riguardano la gestione della prole. I ricercatori hanno notato un’alta percentuale di rimescolamento di nidiate: circa il 60% dei nidi studiati contengono dei piccoli estranei alla coppia genitoriale. Questo tipo di miscelazione tra i piccoli nei nidi è stata documentata anche per altre specie, e la principale questione su cui gli scienziati continuano a dibattere è se questo comportamento rappresenti la conseguenza di movimenti casuali oppure denoti un comportamento strategico. La ricerca dell’università viennese mira a fornire alcune risposte proprio a questa domanda. Le ipotesi che gli scienziati hanno formulato dalle osservazioni sul campo è che sia i genitori adottivi che accolgono i nuovi piccoli da un altro nido, sia i genitori che lasciano adottare i nuovi nati, traggono beneficio da questa pratica. Se i genitori naturali trasferiscono parte della loro nidiate per disperdere il rischio di predazione, cioè come strategia per "non mettere tutte le uova nello stesso paniere", quelli adottivi viceversa, hanno come beneficio una ridotta possibilità di predazione della propria nidiata
LA VOCE DEL MASTERPODCAST

RE POST – Cronache marziane

LA VOCE DEL MASTER – Terza puntata di Re-post, il podcast del Master in Giornalismo Scientifico Digitale della Sissa di Trieste. Seguiteci ogni due settimane sulle pagine di Oggiscienza. Si parla spesso dell’esplorazione di Marte, ma a che punto siamo con la scoperta del Pianeta Rosso? Amedeo Balbi, astrobiologo dell’Università di Roma Tor Vergata e Paolo Bellutta, ingegnere della NASA che guida il Rover Curiosity su Marte, ci aiuteranno a fare il punto della situazione. Per la rubrica Mr Hyde (lo scienziato che non ti aspetti) abbiamo intervistato Domenico Vicinanza, scienziato e compositore che trova e mette in musica le risonanze che provengono dal mondo della ricerca. La rubrica Orwell invece ci immerge nello spirito del film "2022: i sopravvissuti" con Juan Carlos Morales della Global Footprint Network: prospettive sull’ impronta ecologica dell'uomo e l’ecostenibilità.
AMBIENTECRONACAINFOGRAFICHE

La performance ambientale dell’Italia

AMBIENTE - Italia, Rimandata in ambiente. È questa la pagella dell'Ocse, che ha valutato le politiche ambientali attuate dal nostro Paese. Nonostante i progressi compiuti, l'Italia deve ancora risolvere o quanto meno affrontare problemi ambientali, come l'inquinamento dell'aria delle città, l'aumento della produzione di rifiuti, lo sfruttamento delle acque sotterranee, l'inquinamento delle falde acquifere e l'erosione del suolo. Dal rapporto, che ha analizzato l'evoluzione dei principali indicatori ambientali, emergono alcune criticità. Nonostante le emissioni atmosferiche di sostanze inquinanti siano diminuite più che negli altri Paesi Ocse, più della metà delle...
AMBIENTEINFOGRAFICHE

ll pedaggio? Dipende da quanto inquini

AMBIENTE - Più inquini, più paghi. È questo l'orientamento che l'Unione europea suggerisce per incoraggiare l'utilizzo e lo sviluppo di metodi di trasporto delle merci più salutari. Secondo le stime dell'Agenzia europea per l'ambiente (AEA), in Europa, l'inquinamento atmosferico causato dal trasporto su strada costa, in termini di salute, circa 100 miliardi di euro all'anno, di cui 43-46 attribuibili agli automezzi pesanti. L'analisi dell'AEA comprende i costi medi dell'inquinamento per 66 differenti classi di automezzi su tre diverse tipologie di strada (suburbana, interurbana e autostrada) in 30 Paesi e 108 città.
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