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Immagini, fotografie, grafici, voci e volti. Perché la scienza non è fatta solo di parole.

LA VOCE DEL MASTER

L’ arsenico farà forse bene agli alieni, ma rovina la nostra salute.

LA VOCE DEL MASTER - La NASA ha recentemente tenuto un’importante conferenza stampa sulla Astrobiologia che si è conclusa con una dichiarazione significativa: la scoperta di uno speciale microbo che vive in un ambiente considerato finora letale, che utilizza l’arsenico per la propria sussistenza e che in tal senso potrebbe stravolgere le future ricerche di vita extraterrestre nello spazio. Ciò che per la nostra esistenza è letale ossia l’arsenico che è veleno, per un organismo sarebbe la fonte primaria. E’ una creatura-ombra, che (forse, visto che numerose sono le critiche alla ricerca) c’è e c’è stata a dispetto di tutto ciò che si è ipotizzato finora. Lewis Dartnell, astrobiologo del Centro per le Scienze Planetarie di Londra, ha sottolineato: "Se questi organismi utilizzano l'arsenico nel loro metabolismo, ciò dimostra che ci sono altre forme di vita rispetto a quelle che conosciamo. Sono alieni, ma alieni che condividono lo stesso nostro ambiente". Il suo metabolismo è basato sull’arsenico, vive di quello. Il 25 novembre 2010 l’ Associazione Italiana Medici per l’Ambiente ha emanato un comunicato sulla decsione della commissione europea che respinge la richiesta dell’Italia di deroga per la concentrazione di arsenico nelle acque destinate a consumo umano. L’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro (I.A.R.C.) classifica l’arsenico come elemento cancerogeno certo di classe 1 e lo pone in diretta correlazione con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute. L’esposizione ad arsenico attraverso l’acqua destinata a consumo umano è stata associata anche a cancro del fegato e del colon.
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Partita aperta fra Lui e Lei

LA VOCE DEL MASTER - “How our minds, Society and Neurosexism Create Difference” (come le nostre menti, la società e il neurosessismo creano le differenze) e “The flaws in the Science of Sex Differences” (le imprecisioni nella scienza delle differenze sessuali): così sottotitolano Cordelia Fine e Rebecca M. J. Young i rispettivi “Delusions of Gender” e “Brain Storm” (recensiti da Science magazine, dicembre). I sottotitoli lasciano ben intendere il taglio dei due saggi. Ci si muove in un contesto delicato, dove la partita non è mai chiusa: le differenze di genere. Comportamenti violenti, reazioni fisiche, tendenza alla focalizzazione del pensiero sul sesso, abilità matematica? Le inevitabili conseguenze di quel sei volte e mezzo in più di materia grigia presente nel cervello uomo! Estrema disponibilità e comprensione, abilità di gestire in contemporanea caffè, bambini e altre mille faccende? Frutto della strutturazione e della quantità di materia bianca nel cervello femminile! Studi e conclusioni che spesso hanno il retrogusto di strumentalizzazione scientifica volta definire oggettivamente una differenza di genere che giustificasse una gerarchia intellettuale o collocasse inderogabilmente gli uomini o le donne “al loro posto”.
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Il colore del canto del gallo

ARTE, MUSICA & SPETTACOLI - Si chiude a New York l'Imagine Science Films Festival, con il premio per il merito scientifico a un corto sulla sinestesia. Il pubblico premia invece l'inventore Marius Borodine e l'uomo “spostato” dall'impatto di un meteorite. Mentre a Milano eravamo impegnati con i creazionisti turchi, a New York era in corso l'Imagine Science Films Festival (già, il confronto è a dir poco imbarazzante): un festival di cortometraggi che “incorporano la scienza in una narrazione avvincente, capace tuttavia di mantenere credibilità scientifica” . Il festival si è...
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Quando sognare fa paura

LA VOCE DEL MASTER - Appena varcata la soglia della fase REM, che corrisponde a un’intensa attività cerebrale simile a quella dello stato di veglia, la nostra mente entra nel mondo dei sogni. Nel momento in cui stiamo per addormentarci o durante il risveglio, però, può capitare che ci si scopra incapaci di muoversi. Questo stato, detto paralisi del sonno, è dovuto alla momentanea discordanza tra cervello e corpo. Il corpo, nella fase REM, tende a secernere ormoni che portano a un rilassamento generale della muscolatura scheletrica. Se l’ormone viene rilasciato troppo velocemente, ci si può sentire paralizzati, convinti di non potersi muovere. Durante questa fase capita che il nostro cervello percepisca diverse sensazioni, come racconta Yvonne, ragazza ventinovenne che da anni è vittima di questo disturbo: «nel momento in cui inizia il sogno mi rendo conto che in realtà non è un sogno, e sono consapevole di quello che mi sta succedendo».
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Check-up alla mummia

LA VOCE DEL MASTER – Fabio Cavalli, maremmano di nascita, è presidente dell’Accademia Jaufré Rudel di studi medievali, che ha sede a Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia. Di professione radiologo, si interessa però da molti anni di storia della medicina e di paleopatologia, lo studio delle malattie antiche. Cinque anni fa l’azienda ospedaliera di Trieste ha riunito le competenze di studiosi di discipline diverse creando un’unità di ricerca di paleoradiologia, di cui è stato fatto responsabile proprio il dottor Cavalli.
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Energia, c’è aria di novità

LA VOCE DEL MASTER - Ci troviamo nel Nord–Est delle piccole e medie imprese, per la precisione a Cordenons, in provincia di Pordenone. Quella presentata oggi è una azienda un po' speciale: nata dall'iniziativa di un gruppo di giovani entusiasti, Interwind è tra le prime società in Italia a proporre l'eolico domestico. Maia, una turbina di piccole dimensioni e dai costi contenuti, pensata per garantire l'autosufficienza energetica alle piccole abitazioni.
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La formula magica del pulito

LA VOCE DEL MASTER - Qualche anno fa durante i suoi spettacoli Beppe Grillo magnificava l’utilità di una palla di plastica, con delle sfere di ceramica all’ interno, in grado di sostituire i comuni detersivi. Perché riparlarne oggi a distanza di tanto tempo? Perché, a chi scrive questo articolo, è successo che il proprio coinquilino tornasse a casa trionfante, dopo una giornata alla fiera Fa’ la cosa giusta di Milano, urlando “Ho comprato il prodotto che ci farà inquinare di meno quando useremo la lavatrice!”. Come funziona questa palla che è possibile trovare ancora in commercio con tanti nomi, distributori e prezzi diversi?
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Italia polmone nero d’Europa

LA VOCE DEL MASTER - Tra le trenta città più inquinate d’Europa, più della metà sono italiane. Il dato emerge da uno studio sulla qualità dell’aria nelle città europee, presentato dall’Istat la scorsa settimana. La città peggiore, tra le 221 comprese nello studio, è Plovdiv, in Bulgaria. A seguire Torino, Brescia e Milano. Sofia, ancora in Bulgaria, è al quinto posto, e subito dopo vengono altre tre città del nord Italia: Modena, Bergamo e Padova.
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La scommessa di Masud

LA VOCE DEL MASTER - Nell’era del web 2.0 e dei social network, dove sembra difficile stare al passo con le novità tecnologiche, un ragazzo emigrato dal Bangladesh cerca di sopravvivere in Italia attraverso un internet point costruito con mezzi di fortuna
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