LA VOCE DEL MASTER – Ci troviamo nel Nord–Est delle piccole e medie imprese, per la precisione a Cordenons, in provincia di Pordenone. Quella presentata oggi è una azienda un po’ speciale: nata dall’iniziativa di un gruppo di giovani entusiasti, Interwind è tra le prime società in Italia a proporre l’eolico domestico. Maia, una turbina di piccole dimensioni e dai costi contenuti, pensata per garantire l’autosufficienza energetica alle piccole abitazioni.
Di certo non si tratta di una panacea: per la sua discontinuità, è comunque necessario abbinarlo alla presenza della rete elettrica per garantire una copertura energetica 24 ore su 24. Così come necessita di un investimento iniziale, che non è pensabile abbattere. In compenso, però, è molto meno pretenzioso di altre tecnologie rinnovabili sotto il profilo dell’installazione e della manutenzione, che a scanso di laboriose procedure lascia spazio al fai da te.
Nata nel 2009, Interwind sta ora testando e certificando i suoi primi prototipi, in vista della partecipazione a Zero Emission 2010, la fiera dedicata alle rinnovabili che si svolgerà a Roma fra il 7 e il 10 settembre.
In attesa dei prossimi appuntamenti, abbiamo chiesto ai giovani di Interwind qualche anticipazione.
Vista la corsa a convenzioni e incentivi, verrebbe da chiedersi: perché, mentre solare e fotovoltaico sono sulla cresta dell’onda, di piccolo eolico si sa ancora così poco?