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I fisici e la comunicazione: tanta passione, poco sostegno

Speciale su I fisici e la comunicazione JEKYLL - I fisici italiani mostrano di avere una vera passione per la comunicazione del loro lavoro: 8 su 10 dichiarano di aver avuto almeno un’esperienza di comunicazione pubblica della scienza negli ultimi tre anni. È quanto emerge dall’indagine condotta tra più di 5000 scienziati di CNR, INFN, INAF e Università italiane, realizzata nel 2012 da parte del gruppo di ricerca del CNR “Comunicazione della Scienza ed Educazione”, in collaborazione con Agorà Scienza. Per gli scienziati, tuttavia, la comunicazione rappresenta uno sforzo perlopiù spontaneo,...
LA VOCE DEL MASTERPODCAST

RE POST – Kyoto non deve morire

ASCOLTA IL PODCAST! LA VOCE DEL MASTER – Inizia Re post, il podcast del Master in Giornalismo Scientifico Digitale della Sissa di Trieste. Seguiteci ogni due settimane sulle pagine di Oggiscienza. Che ne è stato del protocollo di Kyoto? La scadenza prevista per questo accordo era Dicembre 2012. Ma nel frattempo è stato prolungato senza variazioni fino al 2020 con l'accordo di Doha, per rispondere alle esigenze della crisi climatica. Ma cos’è successo esattamente a Doha? Lo abbiamo chiesto a Federico Antognazza, vice presidente di Italian Climate Network, che era...
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Giornalisti o cheerleader (parte due)? Intervista a Fabio Turone

Fabio Turone La prima parte di quest'articolo, con un'intervista a Marco Cattaneo, è anch'essa disponibile su OggiScienza. JEKYLL - Continuiamo a cercare di capire cos'è, oggi, l'indipendenza per un giornalista scientifico. In questa seconda intervista abbiamo parlato con Fabio Turone, presidente di SWIM (Science Writers in Italy) e membro del board della EUSJA (European Union of Science Journalists' Association). Secondo Marco Cattaneo i giornalisti scientifici sono poco indipendenti quasi per principio, perché costretti a inseguire la crescente specializzazione degli scienziati e quindi a fidarsi di loro. Turone, ma allora il pubblico deve rassegnarsi a essere informato in...
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Giornalisti o cheerleader (parte uno)? Intervista a Marco Cattaneo

Marco Cattaneo La seconda parte di questo articolo, con un'intervista a Fabio Turone, è anch'essa disponibile su OggiScienza JEKYLL - Il giornalismo scientifico non è solo avere una bella penna o due dottorati di ricerca. Risale a pochi giorni fa la pubblicazione delle motivazioni in base alle quali i membri della Commissione Grandi Rischi sono stati condannati a sei anni di reclusione: un fatto che mostra come la comunicazione della scienza sia a volte un campo delicato, complesso. Da cui, forse, possono persino dipendere delle vite. Al giornalista scientifico non è richiesta soltanto...
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La vita meravigliosa di Stephen Jay Gould

CULTURA - È stato uno dei padri della teoria degli equilibri punteggiati e uno dei massimi protagonisti del dibattito sull’evoluzione del XX secolo. Ma è stato soprattutto uno dei più grandi comunicatori della scienza che il mondo ricorderà. Stiamo parlando, naturalmente, di Stephen Jay Gould, il paleontologo di New York scomparso prematuramente il 20 maggio del 2002, che ci ha lasciato in eredità una visione originale dell’evoluzione, e qualcosa come 300 e più saggi che hanno contribuito in modo decisivo a spargere il seme della scienza verso un pubblico poco avvezzo al pensiero scientifico. Ma Gould, con la sua personalità eclettica e una curiosità insaziabile, è stato anche un valido storico della scienza, un appassionato d’arte e un profondo conoscitore della realtà quotidiana a noi più vicina. La sua saggistica è la perfetta dimostrazione di come si possa trasmettere messaggi universali partendo da piccoli particolari, individuabili negli aneddoti e negli episodi della quotidianità. Questi e altri interessantissimi aspetti dell’universo gouldiano sono emersi nel corso del convegno “La vita meravigliosa. Milano ricorda Stephen Jay Gould”, tenutosi al Museo di Storia Naturale di Milano venerdì 18 gennaio. La vita meravigliosa di Gould è stata raccontata da noti scienziati e comunicatori, come Telmo Pievani, Giorgio Narducci e Marco Ferraguti, i quali in un modo o nell’altro hanno stretto profonde connessioni con l’opera del paleontologo americano. Noi abbiamo assistito all’evento, e abbiamo realizzato un breve servizio e un’intervista a uno dei protagonisti, il Professore dell’Università di Milano Marco Ferraguti.
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Fra «like» e «tweet», la scienza batte il gossip

JEKYLL - Politica, cronaca. E a seguire scienza e tecnologia. I gusti degli utenti italiani di social network in fatto di notizie sono piuttosto chiari: e se la passione per la politica ormai non sorprende più nessuno, la scienza si piazza al terzo posto nel 2012 fra i generi più condivisi, doppiando l'economia o gli esteri e superando anche le notizie di costume. Medaglia d'argento, invece, per un altro evergreen: la cronaca. I numeri arrivano da Human Highway, che per tutto lo scorso anno ha analizzato 40 testate online registrando le condivisioni sui...
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“I giornalisti devono ascoltare la rete”. Intervista a Pierluca Santoro

Intervista di Giulia Annovi ed Eleonora Degano. Testi e montaggio video di Cristina Da Rold ed Elisa Manera JEKYLL - Pier Luca Santoro ti colpisce per la lucidità e l'ampiezza dello sguardo con cui studia l'evoluzione del mondo dell'informazione e dei media. Non ci sono molti altri esempi, almeno nel nostro paese, di analisti in grado di tenere assieme i punti di vista del giornalista alla ricerca di una nuova identità professionale, delle istituzioni editoriali in crisi di nervi perché non hanno più a disposizione modelli di business rassicuranti, dell'ecosistema della...
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