SALUTE

Diamo uno sguardo al mondo della salute: ospedali, prevenzione, medici, politiche sanitarie, trend sulla salute degli italiani ma anche le ultime scoperte in campo medico.

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Come funziona lo yoghurt

SALUTE - Diciamolo subito, fra coloro che hanno dato fondi a questo studio (oltre ai NIH americani) c'è pure la Danone. Ma dato che la ricerca non intende provare che lo yoghurt fa bene, per esempio promuovendo la funzione digestiva (questo lo hanno già fatto numerosi studi a partire dagli anni '90) e piuttosto cerca di dare una spiegazione a come lo faccia, credo possa essere interessante prenderla in considerazione. La conclusione di Jeffrey Gordon, microbiologo della Washington University a Saint Louis, è che i fermenti attivi nello yogurth ma anche in altri cibi fermentati (pro-biotici) alterino addirittura l'espressione genica dei microbi nella flora batterica. Il ricercatore ei suoi colleghi hanno dato da mangiare dello yogurth (contenente 5 tipi diversi di fermenti) a un gruppo di volontari umani e a dei topi che avevano nell'intestino batteri tipici dell'essere umano.
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Il fallimento di tutte le diete

SALUTE - Perdere peso non è facile ed è ancora più difficile mantenere gli effetti delle diete e non riacquistare i chili persi dopo poco tempo. E la colpa è degli ormoni. Come è apparso ieri sul New England Journal of Medicine, almeno in parte la colpa del fallimento delle diete va ricercata nei livelli di alcuni ormoni circolanti, che aumentano l'appetito e ci spingono a mangiare di più.
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Tutte le bugie delle banche private del cordone

Aggiornamento 16/05/2016 Poiché continua a essere una valida fonte di informazioni sulla possibilità di conservare il cordone ombelicale, questo articolo viene ancora largamente letto e condiviso dai nostri lettori e ospita un acceso dibattito tra i commenti. Precisiamo tuttavia che non è recente, ma è stato scritto nel 2011. Si è aggiudicato un EU Health Prize for Journalists per il suo valore informativo e il premio giornalistico Riccardo Tomassetti "Per aver affrontato con apprezzabile chiarezza e rigore scientifico un argomento estremamente controverso, in cui scarsa informazione e interessi economici offuscano la...
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Il gps svela il contagio

SALUTE - Gli strumenti semplici sono spesso quelli più efficaci. Naturalmente perché qualcosa diventi semplice c'è anche bisogno che la tecnologia divenga facile da usare e alla portata di tutti, come è oramai per il GPS, di recente usato per mappare la diffusione e la variabilità genetica di ceppi di salmonella nella capitale del Nepal, Kathmandu, per comprendere le dinamiche di diffusione e rintracciare le fonti di contagio. Se confermata da ulteriori successi questa metodologia potrebbe essere applicata in molte parti del mondo, aiutando così la prevenzione di molte malattie infettive. Nalla ricerca pubblicata - finanziata e promossa dal Wellcome Trust - sulla nuova rivista open-access Open Biology (la prima di questo genere pubblicata dalla Royal Society), Stephen Baker della Oxford University Clinical Research Unit con basi alla Patan Academy of Health Sciences di Kathmandu e all'Hospital for Tropical Diseases di Ho Chi Minh City, Vietnam, e colleghi hanno mappato (sfruttando le tecniche di sequenziamento genetico più recenti) l'epidemia di Salmonella typhi e Salmonella paratyphi usando un sistema di posizionamento globale (gps)
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Staminali, immunità e sclerosi multipla

SALUTE - Per malattie complesse e sfuggenti come la sclerosi multipla, si sa, è difficile - per non dire impossibile - trovare d'un botto la soluzione miracolosa, il magic bullet che risolve tutto. Quello che si può fare è continuare imperterriti con la ricerca, accumulando un passo alla volta conoscenze utili per cercare di mettere a punto nuove terapie, che magari non saranno LA CURA definitiva, ma armi in più nell'arsenale del medico e a fianco dei pazienti. Va in questa direzione il lavoro sulle cellule staminali mesenchimali, staminali adulte presenti in differenti tessuti (midollo osseo, sangue del cordone ombelicale, grasso ecc.) e capaci di differenziarsi in vari tipi di cellule, portato avanti da alcuni anni da un gruppo di ricerca guidato dal neurologo Antonio Uccelli, dell'Università di Genova. Uccelli e colleghi hanno appena pubblicato su Pnas uno studio che conferma, per la prima volta in vivo su un modello animale, il ruolo di queste cellule nella modulazione dell'attività del sistema immunitario, illustrando in dettaglio i meccanismi di questa interazione. Il risultato rappresenta un ulteriore sostegno teorico per una sperimentazione internazionale sull'impiego di staminali mesenchimali nella sclerosi multipla che partirà nel 2012, proprio sotto la supervisione di Uccelli
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Sclerosi multipla e CCSVI, l’importanza della comunicazione

SALUTE - Se una tesi fino a questo momento  dubbia dal punto di vista scientifico ha avuto così tanto successo e presa sul pubblico, un grosso merito è stato certamente della comunicazione, spesso esagerata, messa in atto dai sostenitori della teoria di Zamboni. Il perché la comunicazione abbia giocato un ruolo fondamentale è presto detto: la sclerosi multipla è una malattia complessa, le cause sconosciute e la cura inesistente. E proprio su questi punti si basa il successo mediatico della tesi di Zamboni: La causa: non si parla di linfociti...
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Sclerosi multipla e CCSVI: in arrivo le sperimentazioni italiane

SALUTE - Se gli studi scientifici pubblicati finora non sono  riusciti a chiarire l'effettiva correlazione tra sclerosi multipla e CCSVI, né di conseguenza ad affievolire le polemiche sorte, una prova solida potrebbe arrivare da alcune grosse sperimentazioni italiane, ormai prossime alla partenza. In un primo momento avrebbe dovuto esserci un'unica sperimentazione coordinata dall'AISM,  l'associazione nazionale dei malati di sclerosi multipla, che vedeva lo stesso Zamboni prendere parte al comitato scientifico che ha redatto il protocollo sperimentale. Ma così non è avvenuto: il ricercatore ferrarese ha successivamente scelto, in polemica con AISM sulla formazione dei doppleristi,...
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Sclerosi multipla e CCSVI, non solo una questione di scienza

SALUTE - È possibile isolare al solo ambito scientifico la vicenda del legame tra CCSVI e sclerosi multipla e restringerla unicamente al continuo botta e risposta su riviste più o meno specializzate? Non proprio, visto che un altro aspetto molto interessante è quello relativo all’organizzazione delle strutture che sostengono l'idea di Zamboni e, più in generale, alla convergenza di interessi che permea l’intera vicenda. A livello organizzativo la struttura di riferimento è la fondazione Hilarescere, tutta dedicata alla ricerca sulla CCSVI, il cui comitato scientifico annovera la presenza, tra gli...
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Sclerosi multipla e CCSVI: andiamo a fondo

SALUTE - Esiste una relazione tra la sclerosi multipla e l’ostruzione di alcune vene del collo? Paolo Zamboni è convinto di sì. Ferrarese, angiologo e ricercatore presso l'Università di Ferrara, Zamboni è l’uomo che sta turbando la comunità scientifica per la sua discussa (e discutibile) teoria che lega la sclerosi multipla all’Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale, meglio conosciuta con la sigla CCSVI, una condizione caratterizzata dalla difficoltà delle vene cerebrali e toraciche a far defluire in maniera efficace il sangue dal sistema nervoso centrale. Tutto ha inizio nel 2009, quando il...
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Sclerosi multipla e CCSVI, ci sono prove certe?

SALUTE - È il mese di dicembre del 2008, quando Paolo Zamboni pubblica lo studio che annuncia il nesso causale tra CCSVI e sclerosi multipla. Una scoperta simile ce la si aspetterebbe pubblicata sui giornali scientifici più importanti, come Science o Nature. E invece no, ecco la prima incongruenza di una vicenda ricca di anomalie: l'articolo appare su una rivista di nicchia, il Journal of Neurology, Neurosurgery e Psychiatry. I limiti dello studio La prima cosa che si nota leggendo attentamente il lavoro di Zamboni sono i suoi limiti, e...
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