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GreenJobs: i serious game

GREENJOBS - Dal 1947, quando Thomas T. Goldsmith Jr. e Estle Ray Mann idearono il primo videogame, l'industria dei videogiochi ha fatto passi da gigante. Solo in Italia, secondo i dati dell'AESVI, nel 2010 sono stati venduti 17 milioni di videogiochi. Per fatturato, siamo al quinto posto della graduatoria europea dopo Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna. Si gioca con le console in 11 milioni di case italiane. Esistono anche videogame diversi, i serious game, che al di là dell'aspetto ludico hanno l'obiettivo di sensibilizzare le persone su tematiche politico-sociali e scientifiche, tra le quali la tutela dell'ambiente. Abbiamo intervistato Agata Meneghelli esperta di serious game dell'Università di Bologna.

Riscaldamento dalle radici

FUTURO - Oggi i sistemi di riscaldamento a pavimento (l’acqua calda circola in tubature che si trovano sotto la pavimentazione) permetteno di fornire calore con un’efficienza superiore rispetto a quelli tradizionali che riscaldano l’aria. Secondo l’Unione Europea il risparmio energetico va dall’8% fino al 30% e la performance migliora ancora se il sistema è integrato con una pompa di calore geotermica. Non male ma si può fare di più. A provarci sono due scienziati coreani, Young–Suk e Tae–Sung Oh che studiando la decomposizione di materiale vegetale nel terreno a contatto con le radici delle piante, hanno ideato un nuovo sistema di riscaldamento a pavimento in grado di ridurre i consumi di energia addirittura fino al 60%.

OggiScienza TV – Biodiversità e agricoltura

OggiScienza TV - Biodiversità e agricoltura Come far convivere la crescente richiesta di terreni da dedicare all'agricoltura con la necessità di mantenere la biodiversità mondiale? A questa domanda risponde uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Science.

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AMBIENTE - "Lavori "verdi". Quanti e quali sono i mestieri che hanno a che fare con la ricerca sull'ambiente in Italia? Parte oggi una nuova rubrica di OggiScienza che da voce a chi questi mestieri li fa, per conoscere la ricerca italiana sull'ambiente (e le sue applicazioni) "dal di dentro". Oggi Paolo Fedrigo ha intervistato Arturo Pucillo, previsore all'osservatorio meteo regionale del Friuli Venezia Giulia (link) . Buon ascolto
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Apocalisse rimandata…

ESTERI - Domenica 28 agosto New York era pronta al peggio. Ma il disastro, fortunatamente, non c’è stato. L’uragano Irene, declassato prima da livello 3 a livello 1 e poi a tempesta tropicale, ha risparmiato la Grande Mela lasciando però un conto pesante che potrebbe attestarsi intorno a 12 miliardi di dollari di danni. Uno scenario completamente diverso da quello di sei anni fa, quando il 29 agosto 2005 Katrina si abbatté sugli Stati della Louisiana e del Mississippi inondando la città di New Orleans e provocando più di 1.300 morti nelle diverse zone colpite. Un duro colpo per l’amministrazione di George W. Bush, che fu contestata per i ritardi e l’inefficienza organizzativa dei soccorsi

Avanzo di galera e di ferie

IL CORRIERE DELLA SERRA - Tim Ball, di "Friends of Science" (sic) e varie lobby canadesi del petrolio, ha scritto che il posto di Michael Mann non era alla Penn State, l'università della Pennsylvania, ma in una "State pen", una prigione statale. Mann è ancora in libertà, in compenso il direttore del Goddard Center for Space Studies della NASA James Hansen è stato arrestato lunedì 29 agosto davanti alla Casa Bianca insieme a 142 persone tra cui 60 leader religiosi di varie fedi. Come altri 450 arrestati dal 20 agosto, chiedevano al presidente Obama di non autorizzare la costruzione del pipeline Keystone XL che dovrebbe trasportare petrolio estratto dalle sabbie bituminose dell'Alberta, nel Canada occidentale, fino alle raffinerie americane sul Golfo del Messico.

Quanta energia consumiamo?

AMBIENTE - Nel 2010 abbiamo consumato una quantità di energia pari a più di 12 miliardi di tonnellate di petrolio equivalente, facendo registrare un aumento del 5,6% rispetto all'anno precedente. Si tratta del più alto incremento dal 1973, l'anno della grande crisi energetica. A dirlo è l'ultimo rapporto della BP - Statistical Review of World Energy - pubblicato a fine giugno 2011. Come viene prodotta l'energia che utilizziamo? Leggendo l'infografica, che schematizza le diverse fonti dell'energia consumata nel Mondo, in Europa e nel nostro Paese, è evidente che la maggior parte dell'energia è prodotta sfruttando le risorse dei combustibili fossili, principalmente il petrolio. Tuttavia l'oro nero, da dieci anni a questa parte, continua a perdere terreno. Nel 2010 ha registrato un incremento di solo 3,1%, il più basso tra i combustibili fossili. Crescono fortemente, invece, il carbone (+7,6%) e il gas (+7,4%) che oggi rappresentano, rispettivamente, il 29,6% e il 23,8% dei consumi globali di energia. Ancora scarso il contributo delle fonti rinnovabili, nonostante l’aumento record registrato l'anno scorso: +5,3% per l’idroelettrico, +15,5% per le altre fonti rinnovabili (biocombustibili, geotermia, solare ed eolico).

Contro il “petrolio etico”

AMBIENTE - Contro il cosiddetto"petrolio etico" è iniziata la protesta di Bill McKibben, l'autore di Terraa, del movimento 350.org e di Tar Sands Action. Da un lato, escludono che il nuovo pipeline commissionato alla TransCanada si guasti meno di quelli precedenti: è soggetto alle stesse norme di sicurezza di cui nessuno controlla il rispetto, si veda l'incidente alla Deepwater Horizon. Dall'altro, la tecnologia per il "petrolio etico" richiede enormi quantità di acqua ed energia, e ancora prima della trasformazione del bitume in benzina emette più gas serra di quello che succede con il petrolio normale.

Nube tossica a Trieste

NOTIZIE - Emergenza benzene oggi a Trieste. Gli allarmi lanciati dagli abitanti del quartiere (Servola) intorno all'impianto siderurgico ''Lucchini-Severstal'' hanno mobilizzato i tecnici dell'ARPA del Friuli Venezia Giulia che hanno accertato la fuoriuscita dall'impianto di grandi quantità di benzene, con valori nettamente superiori ai limiti di legge. Lo stabilimento, chiamato semplicemente "la ferriera" dagli abitanti della città, si trova a ridosso del centro urbano in una delle zone più densamente abitate della città. Da anni ormai gli abitanti della zona, e di tutta la città, denunciano la grave situazione ambientale e sanitaria provocata dall'impianto, ma le proteste non sono valse a nulla, e anzi in anni recenti la ferriera è stata venduta a nuovi proprietari che hanno cercato di rilanciare l'attività del fatiscente stabilimento.
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