I fossili rinvenuti nell'argillite di Burgess rappresentano la più importante testimonianza della famosa esplosione del Cambriano, la radiazione adattativa avvenuta circa 540 milioni di anni fa che ha dato origine a tutte le attuali tipologie di organizzazione corporea degli odierni animali. Sono presenti, infatti, tutti i phylum animali tuttora esistenti, compreso quello dei cordati (nella fauna di Burgess è presente la famosa Pikaia gracilens), ovvero quello a cui apparteniamo, più diversi altri oggi estinti.
Uno dei più importanti eventi della storia della vita sulla Terra è senza dubbio rappresentato dalla cosiddetta Esplosione del Cambriano: tra 540 e 520 milioni di anni fa, avvenne in tempi (geologici) rapidissimi un'imponente radiazione adattiva di fauna pluricellulare invertebrata, che diede origine a tutti gli attuali phylum animali, compreso quello dei cordati, a cui apparteniamo, che allora era rappresentato dalla famosa Pikaia gracilens.
CRONACA - Un fossile straordinariamente ben conservato ci fornisce importanti informazioni sulle prime fasi di evoluzione del sistema nervoso centrale complesso. Fuxianhuia protensa, così è stata chiamata la nuova specie, è un artropodo vissuto oltre 520 milioni di anni or sono, senza però lasciare discendenti fino ai giorni nostri. Nonostante ciò, questo organismo rappresenta un'importante testimonianza dell'evoluzione del cervello e dei sistemi sensoriali negli artropodi, il phylum animale più diversificato e diffuso sulla Terra, comprendendo, tra gli altri, insetti, crostacei e aracnidi.
Questa specie, descritta sulle pagine dell'ultimo numero di Nature, presenta infatti un cervello anatomicamente molto complesso se paragonato a tutti gli altri organismi del Cambriano finora noti: senza entrare troppo nei dettagli, il cervello risulta tripartito con neuropili ottici molto sviluppati, mostrando un elevato livello di encefalizzazione in una specie dalle caratteristiche anatomiche molto 'primitive'. Una simile struttura, che oggi si ritrova oggi negli insetti e nei malacostraci, il gruppo di crostacei che comprende granchi e gamberi, non si riteneva essersi originata in una fase così precoce dell'evoluzione della vita pluricellulare