Sesta puntata della saga di Marco Ruggiero, professore di scienze biomediche all'Università di Firenze, prima venditore in proprio di yogurt che cura l'AIDS e ora di panacee per conto di Immuno Biotech, una ditta con sede in un paradiso fiscale, una dipendente e tre cliniche in località segrete, di cui è direttore scientifico.
La più grande paura per chiunque sia o si sia ammalato di cancro, si chiama metastasi, la proliferazione incontrollabile del tumore inizialmente circoscritto a una precisa zona del nostro corpo, in altri organi, producendo quelli che si definiscono tumori secondari.
Secondo una discussa ricerca pubblicata su Cell Metabolism da un gruppo dell’University of Southern California, guidato da Valter Longo, assumere grandi quantità di proteine animali tra i 50 e i 65 anni aumenterebbe il rischio di cancro tanto quanto lo aumenta il fumo, mentre dopo i 65 anni potrebbe invece avere effetti benefici.
I giorni scorsi la rivista “Science” riportava la notizia di uno studio pubblicato da un gruppo di ricercatori svedesi, che pare gettare un velo nero sui benefici degli antiossidanti per la nostra salute, in particolar modo per quanto riguarda la correlazione tra il trattamento in pazienti ad alto rischio di cancro e lo sviluppo effettivo del tumore. In questi termini lo studio in questione è stato più volte riportato in rete, fomentando la convinzione che esso scardini la posizione scientifica ma soprattutto modaiola, dei benefici effetti di una dieta ricca di antiossidanti.