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Cambio climatico, un pro e un contro

AMBIENTE - Mentre continua, a colpi di articoli scientifici, il dibattito sulle conseguenze del cambio climatico (si veda qui e qui), noi facciamo la nostra parte dando un colpo al cerchio e uno alla botte. Vi presentiamo quindi due articoli pubblicati negli ultimi tempi: uno, un po’ datato ma ancora attuale (della metà di luglio), sui benefici che l’agricoltura di alcuni paesi in via di sviluppo (Pvs) trarrebbe dalla modifica delle condizioni climatiche; l’altro, molto più recente, sulle conseguenze del cambio climatico sull’incidenza del rischio di tumori alla pelle. E non solo, perché anche l’agricoltura…

Il mammoscopio fotoacustico (senza raggi X)

CRONACA – Il cancro al seno è una delle forme più comuni di cancro tra le donne: basti pensare che ogni anno è diagnosticato, nel mondo, a più di 450.000 donne. Per diagnosticarlo, vengono attualmente usate tecniche di imaging come la mammografia a raggi X e l’ultrasonografia, che si basano soprattutto sui cambiamenti morfologici del tessuto del seno, per distinguere tra un tessuto benigno e uno maligno. La sensibilità di questi due strumenti è però limitata, oltre a essere affetta da altri inconvenienti, come il rischio di falsi positivi o falsi negativi; inoltre, espone le donne a dosi di radiazione ionizzante che, per quanto basse e accettate come innocue, possono comunque presentare dei rischi. Per queste ragioni, da qualche anno si stanno sviluppando metodi che sfruttano la luce rossa e infrarossa per visualizzare i tumori in maniera non invasiva, e ciò grazie soprattutto alla capacità di queste tecniche di fornire informazioni senza fare uso di radiazioni ionizzanti. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Twente e del Medisch Spectrum Twente Hospital di Oldenzaal, nei Paesi Bassi, ha recentemente completato la prima fase di sperimentazione di un nuovo dispositivo di imaging, basato sulla fotoacustica
SALUTE

System biology per capire i meccanismi degli antitumorali

SALUTE - Integrare i dati tra geni, RNA messaggero e proteine, in modo da ricostruire la cascata di “reazioni” che determina un particolare effetto, come la resistenza a un farmaco. Stiamo parlando della System Biology, approccio utilizzato dal laboratorio di Farmacologia Antitumorale dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, diretto da Maurizio D'Incalci, in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova, la Fondazione “Edmund Mach” di Trento, il Fondo Edo Tempia per la lotta contro i tumori di Biella e il CNR di Napoli, per capire cosa ci sia dietro alla resistenza alla trabectidina. Si tratta di un antitumorale derivato dai tunicati che, sebbene attivo su diversi tipi di sarcoma, mostra una particolare predisposizione per il liposarcoma mixoide, tumore che coinvolge il tessuto adiposo, soprattutto di braccia e cosce. Il problema è che pazienti trattati a lungo con questo principio attivo mostrano resistenza con un meccanismo fino a ora sconosciuto
LA VOCE DEL MASTER

Il ruolo dei livelli di ossigeno nei tumori

LA VOCE DEL MASTER - Le ricadute di cancro alla prostata dopo la radioterapia si associano ad una brusca diminuzione di ossigeno nella massa tumorale stessa, e questo potrebbe fornire un supporto efficace nella scelta dei trattamenti successivi. In particolare è stato dimostrato che l’ipossía, cioè la ridotta disponibilità di ossigeno, nelle cellule della massa tumorale di carcinoma prostatico influisce negativamente sulla riuscita della radioterapia e rende più probabili i fenomeni di recidiva. Da qui l’ipotesi di associare in futuro alla radioterapia un trattamento mirato verso l’ipossìa stessa, al fine di garantire la cessazione definitiva della proliferazione tumorale e aumentare la probabilità di sopravvivenza.

Il verme che attacca il dogma

CRONACA - Qualcuno ricorderà la scena di Fantasia della Disney, in cui un Topolino apprendista stregone, addormentatosi dopo aver magicamente animato una scopa e averle ordinato di portare secchi d'acqua in cantina, si risvegliava in una specie di oceano. Non riuscendo a fermare la scopa, cercava di farla a pezzi con un'ascia, con il solo risultato di creare una miriade di altre scope dai frammenti della prima, peggiorando la situazione. Ebbene, secondo uno studio pubblicato questo mese sulla rivista Science, è stato scoperto un verme piatto che si comporta in modo analogo alle scope disneyane, e che per giunta sembra infischiarsene delle regole fondamentali della biologia. Autore della scoperta, un gruppo di ricercatori dell'Università della California di San Francisco (Ucsf) e dello Stowers Institute for Medical Research di Kansas City, Stati Uniti. Il verme in questione manca infatti di una struttura cellulare chiave, il centrosoma, considerato finora essenziale per la divisione cellulare.

Una metafora per la ricerca, concorso AIRC per i più giovani

CULTURA - Dall'ufficio stampa di AIRC (l'associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro) mi segnalano questa iniziativa, che mi sembra meritevole e divulgo con piacere: Raccontare la ricerca scientifica sul cancro, con uno slogan, un’illustrazione o una foto. È questa la sfida del concorso “Una metafora per la ricerca”, promosso da AIRC e da IFOM - Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano. è un concorso per tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo grado (come mi sento vecchia, posso solo supporre che significhi "le superiori"). Ragazzi, potete mandare il vostro prodotto - slogan, illustrazione o foto, appunto - all'indirizzo che trovate al sito web www.scuola.airc.it (entro il 31 gennaio prossimo)

17 anni e le nanoparticelle contro il cancro

CRONACA - Avete presente quando nei telefilm americani bambini e adolescenti devono creare un progetto scientifico originale e dimostrarlo a tutta la classe? L'annuale high school science competition (2011 Siemens Competition in Math, Science & Technology) indetta dalla Siemens Foundation ne è una versione avanzata, e quest'anno è stata vinta da una ragazza di 17 anni. Angela Zhang (di Cupertino, California, deve tirare aria buona da quelle parti) ha vinto 100.000 dollari con un progetto intitolato: "Design of Image-guided, Photo-thermal Controlled Drug Releasing Multifunctional Nanosystem for the Treatment of Cancer Stem Cells."

Gli scopi pacifici del laser da guerra

FUTURO - Un gruppo di ricercatori della Michigan State University, negli Stati Uniti, ha sviluppato un laser capace di rilevare ordigni artigianali, l'arma più letale in cui s'imbattono i soldati in Iraq e Afghanistan. Il laser, dall'aspetto simile a un semplice puntatore per presentazioni, ha in potenza sensibilità e selettività sufficienti da esplorare vaste zone e rilevare dispositivi esplosivi improvvisati, armi responsabili di circa il 60% delle morti tra i soldati della coalizione condotta dagli Stati Uniti (e di cui fanno parte, in Afghanistan, anche soldati italiani). Marcos Dantus, chimico, ha pubblicato i risultati del suo gruppo nell'ultimo numero di Applied Physical Letters

La mamma di tutte le cellule sanguigne

NOTIZIE - È la cellula più pura, la staminale "mamma" di tutto il sistema sanguigno e la sua scoperta apre speranze enormi per il trattamento di malattie devastanti come le leucemie. Il gruppo di ricerca di John Dick (scienziato dal curriculum notevole, una Canada Research Chair in biologia delle cellule staminali e il posto di scienziato senior al McEwen Centre for Regenerative Medicine e all'Ontario Cancer Institute, dell'University Health Network) ha isolato la cellula in grado di generare tutti i tipi di cellule presenti nel sangue umano.
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