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IL PARCO DELLE BUFALE

Scienze nutrizionali applicate

La custode invita i lettori, sopratutto se lettrici, a conservare ricevute e bugiardini delle polverine, capsule o tavolette verdi che hanno comprato per perdere soldi chili in eccesso senza dover cambiare dieta né fare moto. Potrebbero tornare utili.

Tutto su Tisanoreica®

LA VOCE DEL MASTER - “Non sono a dieta, sono in Tisanoreica!”. Così recita lo slogan che accompagna qualsiasi pubblicità della dieta Tisanoreica di Gianluca Mech, ormai diventata un must tra vip e non. Non si tratta Infatti solo di una dieta, ma di un vero e proprio brevetto alimentare commerciale, la cui composizione è segreta, un po’ come per la Coca Cola (e quindi d’ora in poi si userà il nome corretto, ovvero Tisanoreica®). Sul sito de “Il Giornale” Gianluca Mech, inventore e promotore di questa dieta, svela che già il nome è tutto un programma: le tisane non c’entrano nulla, si chiama Tisanoreica® “Perché ti sana. Senza le tisane”. Se però si vanno a guardare quali prodotti vengono offerti nei 40 giorni previsti di regime dietetico ci si rende subito conto che se la parola tisana non compare spesso, il termine “decotto” la fa da padrone. Ma cosa prevede il protocollo dietetico Tisanoreica®? All’interno del sito dell’azienda Gianluca Mech Spa si legge “Il metodo Tisanoreica è un protocollo per la riduzione ponderale che si basa sull’attivazione di una via metabolica definita chetosi”. Chiaro no? Non molto. Per riduzione ponderale si intende la perdita di peso, di un individuo, sia per cause naturali come una malattia o per la pratica di uno sport, sia indotta da un regime dietetico; detto diversamente è il processo di dimagrimento
AMBIENTESALUTE

Food Fight

“Poor diets kill more brothers than pistols” (Le diete scadenti uccidono più fratelli delle pistole). Con queste parole, il gruppo hip hop Earth Amplified, ha lanciato il suo ultimo video clip Food Fight, nel quale paragonano l’industria del cibo al mondo degli spacciatori di droga e delle bande armate.

Carnivoro o vegetariano: com’era il nostro antenato?

CRONACA - Prima c'era un antenato essenzialmente onnivoro. Dopo si sono differenziate due discendenze, una carnivora e un'altra vegetaria. La seconda ha avuto meno successo e si è estinta. Questo quello che a grandi linee si legge in un paper pubblicato ieri 8 agosto su Nature. In pricipio c'era l'australopiteco (vissuto da 4 a 2 milioni di anni fa), da cui si sono differenziate due linee evolutive, homo (noi) e parantropo (estinto un milione d'anni fa). L'ipotesi più accreditata al momento è che parantropo si è estinto perché aveva una dieta troppo specializzata per affrontare i cambiamenti climatici avvenuti nel periodo della sua scomparsa, mentre homo variava di più e per questo è sopravvissuto. Lo studio di Vincent Balter dell'Università di Lione offre ora una visione alternativa.
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