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Labirinti di DNA per dispositivi diagnostici

NOTIZIE - L'immobilizzazione del DNA su supporti solidi, attraverso un processo di auto-assemblaggio e manipolazioni enzimatiche, è un'applicazione importante per lo sviluppo di dispositivi miniaturizzati innovativi per la diagnostica. Sulla rivista Nature Communications un team interdisciplinare di ricercatori ha recentemente pubblicato i risultati di uno studio che illustra i meccanismi con cui gli enzimi di restrizione interagiscono con il DNA in nanostrutture molecolari. La scoperta può aprire nuovi scenari per la medicina molecolare di frontiera e favorire lo sviluppo di nanotecnologie a basso costo, usando strutture composte da molecole di DNA, utili per esempio per l’analisi di tessuti biologici.

Se l’ossido si fa “nano”

CRONACA - Apparentemente una piccola ricerca, ma dai possibili risvolti di notevole spessore, nonostante – scusate il gioco di parole – la sottigliezza dello spessore. È quella condotta da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Fisica dell'Università di Trieste e di Elettra Sicrotrone di Trieste, che è appena stata pubblicata sulla prestigiosa rivista americana Physical Review Letters.

Che gusto la microstruttura!

CUCINA - Attraverso la luce di Sincrotrone all'Elettra di Trieste si scopre che il gusto dipende anche dalla microstruttura di un alimento: la copertura di cioccolata del Magnum, le bolle d'aria nella mollica del pane, il chicco di caffè ben tostato e i bucatini hanno tutti un certo perché