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OggiScienza TV – Il futuro energetico, dopo Fukushima

OggiScienza TV - Il futuro energetico, dopo Fukushima Dopo l'incidente alla centrale giapponese, si è tornato a discutere di nucleare: al centro del dibattito non solo la sicurezza delle centrali ma anche la questione energetica. Da anni c'è chi propone il nucleare come fonte di energia pulita, da sostituire ai combustibili fossili, responsabili dei gas serra. Ma si può realmente considerare il nucleare la soluzione energetica, capace di fornire il miglior rapporto tra impatto ambientale, produttività ed efficienza? Ne parliamo con Ilenia Picardi, autrice dell'ebook Clima Fukushima. Scienza e movimento del riscaldamento globale (Il Saggiatore)

La canna da zucchero che rinfresca l’aria

LA VOCE DEL MASTER- Il Brasile non è solo la terra del carnevale, della samba e del caffè. Grazie a strategie avviate in seguito alla crisi petrolifera del 1973, è diventato anche il paese del biocarburante e oggi è leader mondiale indiscusso nella produzione di biocombustibili da canna da zucchero. Un modo pulito di produrre energia che, oltre a limitare lo sfruttamento di fonti non rinnovabili, come gas e petrolio, riduce di molto le emissioni di anidride carbonica. E i benefici per l’ambiente non si esauriscono qui. Stando a una ricerca pubblicata sull’ultimo numero della rivista "Nature Climate Change", la riconversione in canna da zucchero di altre coltivazioni, soprattutto soia, è in grado di raffreddare il clima locale

Gas naturale con metanolo e caffè

IL CORRIERE DELLA SERRA - L'anno scorso il Comitato per l'energia e il commercio della Camera ha chiesto informazioni sulle "pratiche estrattive" alle 14 principali società che dal 2005 sfruttano concessioni ottenute nei vari stati e iniettano fluidi ad alta pressione nelle rocce per creare fratture e microfratture dalle quali far uscire il gas. Il 18 aprile scorso, ha pubblicato i risultati. La fratturazione idraulica ha dato accesso a vaste riserve interne di gas naturale, che potrebbero rappresentare una tappa importante verso le energie pulite del futuro. Eppure è tuttora incerta la sicurezza del procedimento, una situazione aggravata dalla segretezza sui prodotti chimici impiegati. La presente analisi è la prima valutazione a livello nazionale, per tipo e volume, dei prodotti usati tra il 2005 e il 2009. In sintesi, nelle rocce sono stati immessi 3 miliardi di litri di 2.500 prodotti (esclusa l'acqua aggiunta nei "pozzi") contenenti 750 composti chimici diversi. Comprendono

OggiScienza TV – Come ridurre l’impatto ambientale

OggiScienza TV Il 15 aprile si conclude la Settimana Europea dell’Energia Sostenibile. OggiScienza coglie l'occasione per darvi alcuni consigli pratici per adottare stili di vita a minor impatto ambientale e vi segnala il Manuale di sopravvivenza energetica di Andrea Mameli (Scienza Express,2001) e la campagna Porta la sporta.

Nucleare: sì o no?

Al referendum del 12 e 13 giugno la popolazione è chiamata a pronunciarsi sul futuro delle centrali atomiche in Italia....

Le batterie per le rinnovabili

NOTIZIE - Uno dei grossi problemi delle energie rinnovabili è la discontinuità: se in certi momenti se ne produce a pieno regime, in altri ci si ferma del tutto (cala il vento per l’eolico, scende la notte per il fotovoltaico e così via). È dunque fondamentale avere un modo efficiente per immagazzinarla per periodi prolungati e usarla nei momenti di carenza produttiva. Alla Fiera di Hannover, che inizia oggi, gli istituti Fraunhofer presenteranno un nuovo tipo di batteria di flusso che potrebbe trovare in futuro utilizzo in centrali di approvvigionamento su larga scala, cosa al momento ancora impensabile. Secondo gli scienziati, nella rete elettrica del futuro saranno necessarie questo tipo di centrali grandi e stazionarie in grado di fare da “buffer” nella distribuzione dell’energia elettrica prodotta da varie fonti incostanti come le rinnovabili. L’idea più diffusa è quella di avere degli impianti della dimensione di un campo da pallavolo con una capacità di 20 MWh (in grado di dare energia a circa 2000 abitazioni durante una notte invernale o un giornata nuvolosa) ma si tratta di un obiettivo ancora molto ambizioso.

La sabbia che inquina

POLITICA - Lo scorso settembre la Campagna per la Riforma della Banca Mondiale (Crbm) ha pubblicato "Insabbiati", un rapporto sul petrolio non convenzionale e lo sfruttamento delle sabbie bituminose. L'allarme lanciato riguarda i metodi estrattivi e le conseguenze che questi provocano sull'ambiente. Per capire quello che sta accadendo (e chi ne è il responsabile), abbiamo intervistato Elena Gerebizza, che si occupa di finanza per lo sviluppo per la Crbm e ci ha parlato di quello che è successo in Alberta e quello che sta accadendo oggi in Congo.

Celle multitasking

IL CORRIERE DELLA SERRA - Tre miliardi di poveri del terzo mondo hanno urgente bisogno di energia, ma il petrolio e il carbone sporcano e uccidono, i pannelli solari sono poco efficienti, le eoliche deturpano il paesaggio, il nucleare non produce carburanti, sul rubinetto del gas ha le mani ... ... (inserire qui il dittatore di turno), la CO2 riscalda il clima e acidifica gli oceani. Che fare?

ITER lo vogliamo ancora?

IL CORRIERE DELLA SERRA - Su Nature, Geoff Brumfiel conferma una voce che girava da un po': i paesi europei che finanziano Iter - il prototipo di centrale a fusione nucleare - vorrebbero portar via 1,4 miliardi dai fondi europei del prossimo programma quadro, per pagare gli arretrati e riaprire il cantiere di Cadararache. Iter doveva costare 5 miliardi, oggi si prevede che ne costerà 15. . Dagli anni Settanta sento vantare la fusione, un'energia simile a quella del Sole, come quella che risolverà i problemi energetici senza crearne altri. Il combustibile - deuterio, per esempio - costa poco, e la produzione d'elettricità così abbondante che basterà una centrale per continente, più una per l'India e la Cina, e lo sviluppo dell'umanità sarà garantito. Non mi convince [Continua...] : il sistema di ignizione inaugurato in California è ancora fermo al palo, quello di Italia e Russia fermo sulla carta. Per di più un quench come quello dell'LHC priverebbe d'energia un intero continente? Eh no, meglio spendere in ricerche sui pannelli solari a punti quantistici, come questa. O se proprio si vuol provare l'ebbrezza della fusione, almeno tentiamo di farla "tabletop", come questa.
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