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Arriva A+++

POLITICA - Vivo in un bilocale classe B, ho un frigorifero classe A, uso due volte alla settimana una lavatrice classe A+ e una lavastoviglie classe A. In media consumo 120 kwh di energia al mese. Purtroppo non so niente dei consumi del mio televisore. Quando l’ho acquistato, un anno fa, l’etichetta energetica non era obbligatoria. Ma qualcosa è cambiato. Dal 30 novembre sono entrate in vigore le nuove etichette per indicare la classe energetica di frigoriferi, congelatori e per la prima volta anche televisori. Dal 20 dicembre è toccato anche a lavatrici e lavastoviglie. Le novità consistono nell’introduzione della nuova classe di efficienza energetica A+++ e nella codifica formale di altre due classi A+ e A++, già utilizzate anche se non previste dalla precedente scala. Le vecchie etichette energetiche, infatti, partivano dalla A ed arrivavano alla G, dove ovviamente la A era la classe più alta e la G quella meno efficiente.

La Comunità Solare Locale

AMBIENTE - Nei prossimi mesi il nuovo Ministro per l'Ambiente dovrà lavorare a un piano energetico nazionale. Un buon esempio da Casalecchio di Reno dove nasce una cooperativa per incentivare le rinnovabili. "Tagliare le emissioni di gas serra" è questo l’obiettivo principale del nuovo ministro dell’Ambiente Corrado Clini, secondo il quale dovranno essere maggiormente integrate politiche energetiche, del trasporto e delle infrastrutture ma non solo, le politiche ambientali dovranno intrecciarsi con tutte le politiche degli altri dicasteri. Soliti proclami o inversione di tendenza? Sicuramente c’è molto da fare. Un piano nazionale per il taglio delle emissioni dovrà però andare pari passo con un piano energetico, tutt’ora assente nel nostro Paese.

Avanti tutta

AMBIENTE - In autunno, oltre alle foglie cadono i rapporti sui consumi energetici e i relativi gas serra. Due fanno proiezioni pessimiste sul futuro del clima e uno proiezioni ottimiste sui profitti dei petrolieri. La correlazione è puramente temporale, sono usciti tutti e tre la scorsa settimana. Il Centro per l'analisi delle informazioni sulla CO2 (CDIAC), del governo statunitense, ha pubblicato le stime del 2009 e 2010. L'anno scorso abbiamo battuto ogni record, immettendo 9,137 miliardi di tonnellate di "carbonio ossidato" immesso in atmosfera (oltre 33 miliardi di tonnellate di CO2). Mezzo miliardo di tonnellate in più rispetto al 2009. L'aumento di 6% è dovuto per un 3% a quello dei consumi cinesi, per un 1,5% a quelli statunitensi e circa 1% a quelli indiani. Ci sarebbe una buona notizia: i paesi firmatari del protocollo di Kyoto, come quelli dell'Unione Europea, hanno ridotto le proprie emissioni dell'8% rispetto ai livelli del 1990. Sennonché la maggior parte ha subappaltato le emissioni a Cina da cui importano merci energivore, come si vede in questa ricerca sui "flussi globali del carbonio".

Riscaldamento dalle radici

FUTURO - Oggi i sistemi di riscaldamento a pavimento (l’acqua calda circola in tubature che si trovano sotto la pavimentazione) permetteno di fornire calore con un’efficienza superiore rispetto a quelli tradizionali che riscaldano l’aria. Secondo l’Unione Europea il risparmio energetico va dall’8% fino al 30% e la performance migliora ancora se il sistema è integrato con una pompa di calore geotermica. Non male ma si può fare di più. A provarci sono due scienziati coreani, Young–Suk e Tae–Sung Oh che studiando la decomposizione di materiale vegetale nel terreno a contatto con le radici delle piante, hanno ideato un nuovo sistema di riscaldamento a pavimento in grado di ridurre i consumi di energia addirittura fino al 60%.

Energia da “giri d’aria”

AMBIENTE - Zebre e balene faranno risparmiare energia nei grandi centri urbani del futuro. Fantascienza? non per Frank Fish, professore di biologia alla West Chester University, che partendo proprio da questi due animali, è da tempo impegnato a studiare una fonte energetica potenzialmente ricca ma ancora poco sfruttata: le raffiche di vento che si creano in città. Ogni palazzo, di una certa dimensione, può influire sul clima locale generando delle turbolenze. Infatti la differenza di temperatura tra il lato in ombra e quello soleggiato determina la presenza di flussi d’aria che potrebbero essere ulteriormente potenziati pitturando gli edifici in bianco e nero, proprio come le zebre.

Fotovoltaico, cresce la potenza installata

AMBIENTE - La quota dei 10.000 MW è stata raggiunta: è questa la potenza fotovoltaica installata oggi in Italia con il sostegno degli incentivi del conto energia. Secondo gli ultimi dati del contatore fotovoltaico del Gestore Servizi Energetici nel nostro Paese sono attivi più di 270.000 impianti. La maggior parte sono entrati in esercizio tra il 2007 e il 2010 con il Secondo Conto energia. Ma anche il Quarto Conto energia, partito lo scorso giugno, sta andando bene: più di 25.000 nuovi impianti attivi per una potenza di oltre 1.600 MW. Non solo, dall’inizio del 2011 sono già entrati in esercizio 6.500 MW e nell’ultimo anno (agosto 2010- agosto 2011) la potenza installata derivante dal fotovoltaico è cresciuta da 2.000 MW a 10.000 MW. Secondo le ultime stime, il numero degli impianti potrebbe attestarsi per la fine del 2011 intorno ai 350.000, con una potenza installata di 12.000 MW

Quanta energia consumiamo?

AMBIENTE - Nel 2010 abbiamo consumato una quantità di energia pari a più di 12 miliardi di tonnellate di petrolio equivalente, facendo registrare un aumento del 5,6% rispetto all'anno precedente. Si tratta del più alto incremento dal 1973, l'anno della grande crisi energetica. A dirlo è l'ultimo rapporto della BP - Statistical Review of World Energy - pubblicato a fine giugno 2011. Come viene prodotta l'energia che utilizziamo? Leggendo l'infografica, che schematizza le diverse fonti dell'energia consumata nel Mondo, in Europa e nel nostro Paese, è evidente che la maggior parte dell'energia è prodotta sfruttando le risorse dei combustibili fossili, principalmente il petrolio. Tuttavia l'oro nero, da dieci anni a questa parte, continua a perdere terreno. Nel 2010 ha registrato un incremento di solo 3,1%, il più basso tra i combustibili fossili. Crescono fortemente, invece, il carbone (+7,6%) e il gas (+7,4%) che oggi rappresentano, rispettivamente, il 29,6% e il 23,8% dei consumi globali di energia. Ancora scarso il contributo delle fonti rinnovabili, nonostante l’aumento record registrato l'anno scorso: +5,3% per l’idroelettrico, +15,5% per le altre fonti rinnovabili (biocombustibili, geotermia, solare ed eolico).

Nucleare, i due volti dell’Asia

ESTERI - Come ha reagito il mondo a Fukushima? In Europa ha prevalso la prudenza: a poco meno di cinque mesi dal disastro giapponese, infatti, paesi come Germania e Svizzera hanno annunciato un processo di disimpegno dal nucleare. In Italia il plebiscitario referendum dello scorso giugno ha segnato il tramonto del programma atomico, per altro già messo in discussione dal Governo poche settimane prima della tornata elettorale. La Francia, dal canto suo, non sembra avere in programma nessun dietrofront; tuttavia, non è previsto neppure un rilancio in termini di grandi investimenti in questa fonte energetica. Un solo nuovo reattore infatti è in arrivo in Francia nella prossima decade. Negli Stati Uniti sono stati indetti controlli approfonditi alle centrali per accertare eventuali malfunzionamenti o potenziali situazioni di pericolo. Una reazione emblematica arriva inoltre dai due paesi più popolati dell'Asia e del mondo, Cina e India. Mentre in Europa i dubbi sull'energia atomica sono tanti, in questi due paesi il nucleare è in forte espansione. Fukushima non ha suscitato dubbi ai governi di Cina e India che, al contrario di Germania e Svizzera, non rinunciano alle centrali e, a differenza anche della Francia, hanno anche in programma grandi investimenti sull'energia nucleare. I numeri forniti dalla World Nuclear Association parlano chiaro: Cina (con Taiwan) e India sono i due paesi nel mondo che hanno pianificato la costruzione del maggior numero di reattori, precedendo in questa classifica anche Russia e Stati Uniti. Cina e India puntano tutto sul nucleare per garantire energia a popolazioni che superano abbondantemente il miliardo di abitanti. Reazione più "europea" quella del Giappone, paese in cui il futuro dell'energia nucleare è in forte dubbio.

Non solo nucleare

I cittadini italiani hanno da poco archiviato il nucleare grazie ad una mobilitazione che non si registrava da sedici anni....

Il manifesto del PDF

IL CORRIERE DELLA SERRA - I temi del nucleare e dell'acqua privata o pubblica sono collegati tra loro e alle emissioni di gas serra, al riscaldamento globale e al suo effetto sulle risorse idriche e sulle rese agricole. Con alcune amiche del PDF (Partito Delle Fifone) li colleghiamo pure al disarmo atomico, e vista l'aria bellicosa che si respira tra India e Pakistan e in altri posti, vogliamo più ricerca sui nuovi tipi di reattori, sopratutto quelli che riciclano l'uranio e magari il plutonio delle testate atomiche. Ragioniamo così. Con l'aumento della CO2 in atmosfera, gli eventi meteo "estremi" stanno diventando più frequenti. Se l'anno scorso è stato brutto, questo è partito male. In Europa occidentale, è in corso la quarta siccità dall'inizio del secolo, quella nel sud-est degli Stati Uniti è "senza precedente" nella loro (breve) storia. Quella cinese è la peggiore da mezzo secolo: il governo ha ordinato di aprire l'invaso delle Tre Gole, rinunciando a parte dell'energia elettrica prodotta dalla diga perché nell'ultimo tratto lo Yangtze era a secco, i trasporti fluviali bloccati, metà porto di Shanghai inutilizzabile
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